Michele Misseri a Domenica Live: un’intervista assurda in nome dell’esclusiva
Michele Misseri a Domenica Live si rende protagonista di un’intervista surreale ad opera di Barbara D’Urso
Per la rubrica “La grande cronaca”, va in onda oggi a Domenica Live una nuova e appassionante puntata del sanguinoso caso Sarah Scazzi. Questo è più o meno il tono con cui viene presentato da Barbara D’Urso il collegamento in diretta da Avetrana di Michele Misseri con la supervisione in loco della giornalista Ilaria Cavo. Fin qui nulla di nuovo, purtroppo, ma l’intervista di oggi ha toccato vette surreali del tutto inaspettate.
Michele Misseri, il famigerato zio di Avetrana, rilascia a Nostra Signora di Cologno un’intervista cuore a cuore seppur a centinaia di chilometri di distanza, solo che la chiacchierata si dimostra complicata sin dalle prime battute: ci sono problemi con il collegamento e Misseri lamenta di non sentire le domande di Barbarella: “Non si sente, si sente a scacchi”, dice. “Si sforzi, Misseri” è il perentorio ordine della Cavo che, nel corso delle dichiarazioni fiume dello zio di Sarah, si lancerà anche in tentativi di parafrasi delle sue parole.
Perché si rende necessaria una parafrasi? Che Michele Misseri non sia un abile oratore, non è un mistero (e nemmeno la molla che mi spinge a scrivere questo post). Il problema non sta nell’italiano stentato con cui l’intervistato si esprime, ma la brama di esclusiva con cui il blocco su di lui prosegue nonostante le risposte non sense di Misseri e i problemi tecnici del collegamento. Dopo il salto, ne trovate un piccolo assaggio:
L’intervista prende le mosse da quelle che il pm Buccaliero definisce “lacrime finte di Michele Misseri” per poi passare alle variegate versioni fornite dallo zio di Sarah che ha iniziato accusandosi come unico esecutore dell’omicidio, per poi confessare un coinvolgimento della figlia nel delitto e tornare, infine, alla versione iniziale dei fatti. Ecco il commento in merito di Misseri:
Non ricordavo bene perché stavo coi tranquillanti, non sapevo nemmeno di averla accusata Sabrina. Quando l’ho accusata per la seconda volta era la falsa perché doveva essere un incidente. La ragazza scendeva fino a metà rampa di scale e mi diceva “zio è pronto”, quel giorno è scesa più giù perché mia moglie diceva parole al citofono.
Forse non sono abbastanza dentro ai fatti per poter capire tutti i riferimenti di questa (come di tante altre) dichiarazione ma così, al primo ascolto, mi sembra proprio che non abbia un senso o che, in ogni caso, necessiti di chiarimenti ulteriori. Chiarimenti che non sono arrivati semplicemente perché la D’Urso ha continuato a far domande a Misseri “in nome di tutti gli italiani e dei follower che mi seguono su Twitter e che mi chiedono tante cose su di te”, come niente fosse.
E si continua così, nonostante tutto, fino alla chiosa di Misseri “Io quando parlo non me ne rendo conto nemmeno io” e a Barbara D’Urso che lancia la pubblicità promettendo “Nuove dichiarazioni esclusive di Michele Misseri subito dopo la pausa”. Tutto rigorosamente in esclusiva, bellezza.
Io però la bellezza dell’esclusiva in casi come questo non riesco proprio a coglierla e credo di non essere l’unica a pensarla così. Lucio Presta, ad esempio, manifesta tutto il proprio sdegno su Twitter e non c’è chiosa migliore, per questo post:
Io di un paese e di una tv che permette questo, Mi VERGOGNO twitter.com/PrestaLucio/st…
— ellepi_one (@PrestaLucio) 03 marzo 2013