Home The Voice of Italy The Voice Of Italy, Fabio Troiano a Tvblog: “Pronto ai ‘fucili contro’ che ci saranno durante la prima puntata”

The Voice Of Italy, Fabio Troiano a Tvblog: “Pronto ai ‘fucili contro’ che ci saranno durante la prima puntata”

The Voice Of Italy, intervista al conduttore Fabio Troiano.

6 Marzo 2013 09:29

Altro che conduttore, “sarò un cronista a bordo campo”: lo ha detto questa mattina Fabio Troiano, neo condutt…ops…’cronista’ di The Voice Of Italy.

Il suo ruolo sarà simile a quello di Simone Annichiarico a Italia’s Got Talent: nella prima fase del programma dovrà raccontare cosa succede durante le blind audition dall’attesa del cantante prima di entrare sul palco al responso, e alla conseguente gioia o delusione, accompagnata dalle reazioni dei familiari e degli amici riuniti nella family room.

Ma come si sente Fabio in questa veste per lui insolita?

Adesso bene, ma non lo so tra un po’. Perchè quando fai una conferenza stampa per un film o una fiction ormai hai fatto tutto. Poi c’è la messa in onda ovvio, ma ti riguarda sì e no. Il tuo lavoro insomma l’hai già fatto. Invece quando fai la conferenza stampa di un programma televisivo, il programma deve ancora iniziare, e c’è ancora molto da fare: ci sono le dirette, e lì sarà panico.

Ecco il resto della nostra intervista (il video lo trovate in fondo al post).

The Voice è un programma musicale, tu sei un ascoltatore di musica?

Sì, sono un ascoltatore di musica, ma penso come tutti. La musica è un po’ la colonna sonora della vita di tutti i giorni. La musica è l’amplificatore dei sentimenti: se sei triste e vuoi essere tristissimo, trovi la tua musica. Ti metti sul tuo divano e inizi proprio a piangere. Se sei felice e vuoi essere felicissimo metti la musica giusta, e vai. La musica fa parte di noi. Io sono torinese, vivo a Roma, e mi faccio i viaggi in macchina Roma-Torino, sarebbe impossibile fare un viaggio senza la musica.

Insieme a Carolina Di Domenico si parlava dell’importanza che il web avrà all’interno del programma. Com’è il tuo di rapporto con il web e il social?

E’ un rapporto inevitabile, il ‘nuovo che avanza – anche se non è proprio ‘nuovo’ il social -. Adesso inizia a essere nuovo nelle trasmissioni: c’è una comunicazione immediata. E’ un altro modo di fare la diretta: con delle chat tu puoi scrivere, parlare in modo immediato con qualcuno. Sei a casa ma sei dentro al programma. E’ bello che questo succeda in una trasmissione, il web è l’unica cosa che può darti questa possibilità.

Ma tu guardi ad esempio su Facebook o Twitter – quando vanno in onda i programmi o i film in cui sei coinvolto – cosa dicono di te?

Sì, capita e mi piace. C’è chi fa il commento negativo e positivo, è giusto, ognuno può esprimersi come crede. Sono pronto ai ‘fucili puntati’ che ci saranno quando la gente vedrà la prima puntata. Già ne parlano…e io non ho ancora fatto niente. La gente deve parlare. Ma va bene.

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