Beppe Grillo: “Accanimento sconvolgente di tv contro M5S. Conduttori sbranano attivisti”
Il comico torna a criticare aspramente la televisione italiana.
Beppe Grillo si scaglia contro la televisione italiana. Ancora una volta il comico genovese attraverso il suo blog se la prende con i “conduttori televisivi” e non solo. Si tratta di un post al vetriolo che risponde alle tante critiche, insinuazioni e derisioni a cui i neo deputati grillini sono stati sottoposti negli scorsi giorni e che viene pubblicato all’indomani del caso Pomeriggio Cinque di cui vi abbiamo raccontato poche ore fa:
Il loro obiettivo (dei conduttori, Ndr) è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l’intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. E’ pagato per quello dai partiti.
Il leader che non vuole farsi chiamare leader del Movimento 5 Stelle, e che in campagna elettorale non ha partecipato a nessun dibattito-confronto televisivo, definisce quello messo in atto da qualche giorno dalle televisioni un “accanimento nei confronti del M5S” che “ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana”:
E’ qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all’albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio. Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica.
Il comico, con un passato in tv in Rai, chiude il suo post con dichiarazioni che potrebbero sembrare shock, ma che in realtà fanno parte del programma del M5S da molto tempo:
Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un’anomalia da rimuovere al più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda. E’ indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato. E’ necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi.