Donne: il volto della violenza, su Real Time il lato ‘sociale’ della chirurgia estetica
Al via stasera su Real Time una nuova serie, Donne: il volto della violenza. Il chirurgo plastico Andrew Jacono rimedia ai traumi facciali di donne vittime di incidenti e di violenza, ogni domenica alle 23.05.
Solo gli americani possono costruire un programma sulla violenza contro le donne facendo della chirurgia estetica il ‘momento clou’ del racconto. Ci vuole una sana dote di ‘laicismo’ verso una piaga socio-culturale per fare di un intervento chirurgico la svolta salvifica di una donna maltrattata. E’ più o meno questo il succo di Donne: il volto della violenza, in onda su Real Time da stasera, domenica 17 marzo, alle 23.05, che vede al centro delle storie narrate l’opera del dottor Andrew Jacono. E’ lui, chirurgo plastico di fama mondiale, il minimo comun denominatore delle storie raccontate dalle protagoniste, insieme alle ferite che le violenze hanno lasciato sul loro corpo.
Violenza familiare, crimini ‘comuni’ ma anche casuali incidenti domestici lasciano ogni anno cicatrici più o meno profonde sul corpo delle donne: oltre ai dati sempre più preoccupanti sul femminicidio, crescono anche quelli sulle donne che devono fare i conti con le ferite che la violenza, di vario tipo, lascia sul proprio corpo.
Si ha, però, la sensazione che il titolo italiano della serie punti a connotare la serie quasi come un approfondimento ‘sociale’, quasi di taglio giornalistico, su un fenomeno che occupa quotidianamente le pagine dei giornali. A leggere le sinossi di quel che nella versione originale si chiama Facing Trauma si percepisce piuttosto un ‘gusto’ meno sociale, più legato all’accidente che al crimine. Stasera, infatti, si racconteranno le storie di Alyssa, sfigurata a causa di un incidente e di Kateshia, che vuole cancellare le cicatrici di un attacco in cui è morto il fratello (ma non si capisce dove); la prossima settimana spazio a Mary, colpita in volto dal suo compagno, e ad Haley, investita dal fratello, quindi il 31 marzo si racconta della storia di Brittany, aggredita ad Halloween, e di Shakeera, traumatizzata dopo essere stata minacciata con un coltello.
Il format non avrà mai problemi a recuperare storie utili, purtroppo; ora bisogna capire il taglio del racconto. In ogni caso, è bene che si parli della violenza sulle donne perché la conoscenza è il miglior mezzo per combatterla. E’ fondamentale, però, che non si ‘approfitti’ del filone ‘violenza’ per attirare spettatori.