Ieri e oggi in tv ridà Voice alla Carrà. E rievoca il Bagaglino, quando in tv si rideva anche “a destra”
Il programma amarcord di Rete4 ripropone la partecipazione della showgirl a Chi ha incastrato Peter Pan? e la parodia del Bagaglino.
Passano gli anni, ma i dispettucci Rai-Mediaset non cambiano. Una moda sempreverde è quella di “sfruttare” l’ondata di popolarità di un personaggio concorrente, servendosi del proprio materiale di repertorio. Ricordate, quando Flavio Insinna è passato a Mediaset e la Rai lo inflazionava con repliche di sue vecchie fiction, persino di Cotti e mangiati?
Sulla stessa falsariga è la puntata trasmessa alla domenica pomeriggio, su Rete4, di Ieri e oggi in tv, guarda caso su Raffaella Carrà. Della regina di The Voice viene riproposta la storica partecipazione a Chi ha incastrato Peter Pan?, invitata dal suo amico Paolo Bonolis quando pure conduceva Carramba su RaiUno.
Sa di imbeccatissima l’impertinente domanda di un bambino:
“E vero che la Rai e Canale5 fanno a botte per pigliar soldi?”.
Bonolis, già conduttore-mercenario passato a Mediaset con grandi cifre, rispondeva:
“Questo è un lavoro che rende tanto alle aziende che ci fanno lavorare. Loro fanno a botte e noi prendiamo i soldi. Il fatto che Raffaella sia qua è un motivo per me di grande soddisfazione, saltiamo queste barriere maledette che mettono l’uno contro l’altro”.
Raffaella rispondeva:
“In questo stesso studio hai fatto i Cervelloni. Noi siamo amici al di là del lavoro”.
Oggi Raffaella, non a caso, lavora al talent gestito dallo stesso agente di Bonolis. Ma voglio venire a un altro punto.
Ieri e oggi in tv su Raffaella Carrà domenica 17 marzo 2013
Secondo la tecnica ipertestuale dell’amarcord show Mediaset, abbiamo visto un frammento del Bagaglino, in particolare di Saloon del 2001. Protagonista un irresistibile Leo Gullotta nei panni, appunto, della Carrà, con il suo intercalare “meraviglioso straordinario eccezionale” e pronto a fare il verso alla risata della showgirl.
Sul palco si alternano anche altri personaggi storici come Martufello nei panni di Pippo Baudo (“Vi ho inventato io”) e il monumentale Oreste Lionello nelle vesti di Hillary Clinton, che promette a Bill:
“Un giorno io sarò Presidente e tu mappina”.
Quando si dice “è stato lungimirante”. Non vi nascondo che, rivedendo questo sketch, io ho riso. Come rido all’ennesima volta che sento “Megan Ghella, quant’è bella” dalle parole di Nino D’Angelo in Vacanze di Natale (magari riproposte su Sky).
La sensazione è che, finché si tratta ormai di preistoria televisiva, l’occhio della distanza critica diventa più indulgente. Nella tv di oggi, invece, se non sei collocato a sinistra anche nella risata, non puoi più fare i milioni di spettatori del Bagaglino degli anni d’oro, anzi se ci riprovi ti tirano le pietre.
Tutt’al più tiri a campare in seconda serata con Made in Sud o nel target demenziale di Colorado. Fino anche ai primi anni Duemila, invece, il Bagaglino era ancora un modello di business per l’ammiraglia commerciale.
Allora non dobbiamo meravigliarci che Luca e Paolo, che fino all’anno scorso facevano flop con la comicità su Ok il prezzo e giusto e ospiti come Massimo Boldi, da lunedì diventino ospiti fissi di Fabio Fazio. Come ci sono riusciti? Salendo sul carro di Giorgio Gaber. Oggi, se non svolti a sinistra, in prima serata non sei più credibile (citofonare l’Auditel di Zelig).