Massimo Giletti, l’Arena, il contratto e la Rai
C’è un programma che tutte le domeniche pomeriggio sulla prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo è leader degli ascolti, con medie di oltre il 20% di share e punte che spesso e volentieri superano il 25% di share, parliamo dell’Arena condotta da Massimo Giletti. Un programma amato ed odiato esattamente come la squadra di cui è tifoso Giletti, cioè la Juventus. Perché più si vince e più in qualche modo si diventa antipatici a qualcuno. Nonostante questo si muovono, come elefanti nella foresta africana, voci che vorrebbero cambi di rotta nel prossimo futuro che coinvolgerebbero proprio il padrone di casa dell’Arena, Massimo Giletti.
Si vociferava infatti di uno suo spostamento alla Vita in diretta, con un cambio nel contenitore che avrebbe coinvolto la coppia ora al timone del programma diretto da Daniel Toaff. Appare però incredibilmente incredibile, smantellare in qualche modo l’Arena per portarla, magari spezzettata nel day time feriale di Rai1, visti gli ascolti che sta portando a casa e soprattutto perché l’Arena è ormai diventata un appuntamento fisso per il telespettatore della domenica pomeriggio della prima rete. Prima però di tutto questo, c’è qualcosa che cova, sottotraccia a questa vicenda. Parliamo del contratto del giornalista piemontese. Proprio in questa settimana si potrebbe sbloccare questa questione. Secondo alcune voci che abbiamo raccolto, Giletti, alla luce dei successi dell’Arena e delle prime serate dedicate ai grandi della musica del passato, vorrebbe che sia riconosciuta la sua professionalità, visti anche i costi delle trasmissioni che ha condotto.
Vogliamo parlare di costi, già perché il periodo che stiamo vivendo è certamente di “vacche magre”, tutte le aziende, non solo quelle televisive, devono fare i conti con la crisi e la questione costi è assolutamente in primo piano. Mediaset ha dei forti problemi con la gelata nella raccolta pubblicitaria, tanto da mettere in pericolo l’avvio di “Stasera mi tuffo”, Rai con i soldi del canone può respirare un pochino di più, ma non per questo non deve stare attenta a risparmiare. In tema proprio di risparmi, l’Arena, programma prodotto internamente in Rai, ha dei costi assolutamente irrisori rispetto a certe trasmissioni attualmente in onda sui canali del servizio pubblico, magari con la collaborazione di produttori esterni all’azienda. Stessa storia anche per quel che riguarda le serate monografiche andate in prime time sulla prima rete, furono prodotte internamente e con costi più bassi di una prima serata.
Settimana questa appena iniziata e che appare in qualche modo decisiva per il contratto che potrebbe legare Massimo Giletti alla Rai per il prossimo anno. Contratto che, una volta firmato, darebbe il via a quel gioco d’incastri che si sta mettendo in piedi in questi giorni al quinto piano di viale Mazzini. Oppure se non firmato, permetterebbe a Giletti di guardarsi intorno e perché no, di fare il salto del fosso.