Home A La Mala Educaxxxion la Sandrelli “è l’unica che fa sesso”. Per la Saluzzi “non è sbagliato usare l’eros”

A La Mala Educaxxxion la Sandrelli “è l’unica che fa sesso”. Per la Saluzzi “non è sbagliato usare l’eros”

Nel salotto radicalchic di Elena Di Cioccio la verità la insegnano Bigas Luna e una giornalista insospettabilmente di ampie vedute

pubblicato 9 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:25

La Mala Educaxxxion, sesso e potere martedì 9 aprile
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Chi l’avrebbe mai detto? Nel salotto buono di Elena Di Cioccio, a cui il nostro geniale Diego Odello aveva già fatto notare qualche pruderie romanzata di troppo, le sole a “scandalizzare” sono due donne di spettacolo apparentemente castigate.

E’ appena andata in onda su La7d la puntata de La Mala Educaxxxion dedicata al rapporto tra sesso e potere. L’ennesima conferma della formula-feuilleton del programma la dà il suo racconto, da quest’anno ancora più virato verso la letteratura d’appendice.

Si parla di fascino della divisa ribaltato in chiave utilitaristica. Laddove, ai tempi de L’amante di Lady Chatterley, era il rude guardacaccia a far colpo sulla borghese annoiata, ora è il libero professionista che guadagna bene a tirare.

Esempio della serata un fascinoso pilota d’aerei, che grazie al suo lavoro si è sempre potuto approcciare al gentil sesso con sicurezza. Scopriamo che una donna molto ricca gli ha proposto di andare con lei a Parigi per un weekend e lui ha accettato, alle sue condizioni. Ma non sappiamo altro, anche perché in studio c’è la moglie (si sono prestati a un castigato rvm dei loro momenti di intimità).

Le amiche zitelle, ma vogliose, della Di Cioccio in studio, quelle che si ributtano sul mercato, dicono che per loro la divisa evoca tartaruga e muscoli. Non si contano i feticismi vari, ma tutti ricostruiti con doppi sensi virtuosistici.

L’unico che si spinge più oltre, nel migliore dei cliché, è il “versatile” del gruppo. Non semplicemente gay e neanche bisessuale, preferisce definirsi uno che “posso essere Batman, ma anche Robin”. Lui, infatti, ha raccontato:

“Sono entrato in questo locale, una bellissima festa. Venne il ragazzo che si occupava del guardaroba, mi disse ‘guarda c’è quel signore, famoso e potente, che ti darebbe 3 milioni delle vecchie lire per un approccio orale’, lui su di me. Io, sarà un po’ il carattere e il soldo mi smonta tutta la situazione sexy, ho rifiutato. Io non ho mai pagato un uomo per la stessa motivazione. Non trovo sexy il denaro”.

Non sia mai a prostituirsi, nel salotto buono della Di Cioccio ci sono dei sessuomani perbene. Tipo, in studio c’è anche un’imprenditrice contenta di stare con uno che non lavora, per poter dargli “indicazioni” a casa. Tutto qui. Nient’altro di più spinto, non si può mica.

Dicevamo, le sole veramente a spingersi – in questa puntata – sono le “tardone” famose. Da una parte Stefania Sandrelli, che per un’omaggio all’appena defunto Bigas Luna viene riproposta in veste erotica. La vediamo protagonista di un’inequivocabile scena di sesso in Prosciutto, prosciutto, in cui domanda durante il rapporto, al suo toy-boy, che regalo voglia in cambio. Lui le chiede una moto (e il film, già avantissimo, era del lontano 1992).

Ancor più audace, in quanto senza filtri recitativi, è un’insospettabile giornalista dalle larghe vedute, Paola Saluzzi. Una che ha ucciso anni di discorsi contro le donne oggetto, facendo intendere che “vendersi”, per ottenere qualcosa in cambio, non è poi la fine del mondo per lei:

“Usare il proprio potenziale erotico per raggiungere un obiettivo personale non è sbagliato, se sappiamo a ciò a cui andiamo incontro. La bellezza o il fascino che esprime l’erotismo ti appartiene, è tuo, non è una colpa e non è una colpa il modo in cui lo usi. Non si può puntare il dito in maniera malevola. Dipende se tu alla fine di un determinato percorso ti possa dire una persona contenta o meno”.

Peccato che la Di Cioccio, al rientro, non abbia approfondito: poteva venirne fuori un bel talk d’attualità.

A La Mala Educaxxion, insomma, gli spezzoni cinematografici e i contributi dei vip hanno più verità e profondità della fiction in studio, un copione di soft-eros talmente blindato da non lasciar spazio alla spontaneità. Non che si voglia vedere gli opinionisti all’opera, ma un filo in meno di “recitato” gioverebbe.La Mala Educaxxxion, sesso e potere martedì 9 aprile

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