Amici 12, la nostalgia di Ema impazza sui social. Ma come cantante o volto tv?
Emanuele Corvaglia è entrato in studio di registrazione con la Maionchi. Ma non è più adatto alla tv?
Houston, abbiamo un problema. Emanuele Corvaglia quest’anno ha fatto simpatia a tutti sin dalla prima sua esibizione, nella puntata di sabato 19 gennaio 2013. Non a caso Maria gli faceva aprire le danze (del canto) sulle note di Walk on the Wild Side di Lou Reed. A un certo punto la confessione che non ti aspetti, da un aspirante cantante pur giovanissimo: non l’aveva mai sentita in vita sua. Eppure, già allora, mi fece tenerezza, per quel suo modo un po’ genuinamente impacciato, ma molto contemporaneo, di stare in tv. In una parola, disarmante.
Poi, sempre non a caso, Emanuele è stato il primo dei ragazzi ad avere un microfono in mano su Witty Tv per presentare in esclusiva le casette del sabato.
E, ancora, Ema è colui su cui quest’anno ha sempre indugiato la telecamera durante le esibizioni altrui, perché lui si scatenava e “a pelle” sentiva tutto il format, le emozioni dei suoi Amici. E ti trasmetteva la sua energia.
Poi succede che un ragazzo comunicativo e originale, al sabato pomeriggio, si ritrovi catapultato in un grande palco di prima serata per diventare una popstar. E lì non solo sembri piccolo piccolo (vista anche la sua esile vocina), ma abbia un vero e proprio blocco.
Così Ema, sabato scorso, ha rinunciato a cantare il suo inedito, occasione che purtroppo non gli ricapiterà più su Canale5 visti i tempi di crisi, rischiando di passare per spocchioso. Invece il suo era un autentico senso di inadeguatezza rispetto al contesto.
Ema, però, poi esce dalla scuola e ha più di 80.000 fan a contestarne l’eliminazione sulla pagina ufficiale Facebook. Non a caso è stata bersagliatissima – per avergli preferito il ballerino Pasquale – l’insegnante di canto Grazia Di Michele, che ha a sua volta risposto sul social network: “Amici ha delle regole che non ho scritto io e ci costringono a eliminare ogni settimana qualcuno”.
Sia l’uscita di Emanuele che quella di Angela non sono passate inosservate, ma se la Semerano è stata rimpianta solo per la sua potenza vocale, di Ema manca a tutti una cosa sola: la sua “presenza”.
Più che aspettare tutti il suo debutto discografico, ci mancheranno le sue faccette buffe, la sua mimica coinvolgente, la sua stralunatezza e iperattività.
Lui, però, non demorde e ha appena annunciato su Facebook di star entrando in studio di registrazione. Ebbene sì, Mara Maionchi – diventata l’assistente sociale degli sbarbatelli di Amici – ha deciso di dargli una chance con la sua etichetta discografica:
Sono Emaaaaaaq sto entrando in studioooooooooooooooooooo siiiiii vi voglio bene siiii grazieeee a tutti quelli che mi sostengono e che non miblasciano mai solo! Che mi difendono e lottano per me! Io lotterò per voi! Un bacio Emaaa!
Siamo sicuri che, per lui, sia l’opportunità più giusta? Ne abbiamo visti tanti, di giovani di belle speranze, tentare a vuoto con Zia Mara, da Tony Maiello a Gerardo Pulli (appena riemerso dopo un anno di crisi, ma di ritorno in un mercato sempre più saturo) allo stesso Giuseppe Giofrè, prima breaker ora cantante dance. Qualcuno le dica che una bella faccia non fa un cantante da classifica.
La mia proposta-provocazione è, invece, un’altra. Amici, più che sfornare ogni anno decine di ballerini e cantanti, lancia ragazzi che entrano nel cuore della gente e hanno personalità da vendere.
Molti di questi continuano a essere seguiti dai fan anche dopo il programma, a prescindere dal fatto che siano cantanti o ballerini. Allora perché non lanciare dall’anno prossimo una nuova categoria, quella di “nuovi volti tv?”.
Una sorta di ritorno agli aspiranti conduttori di Saranno Famosi, la scuola diretta dal Preside di tv Bruno Voglino. Allora fu lanciato un ragazzo interessante, come Renato Sannio, che poi ha lavorato con Disney Channel.
Oggi che si moltiplicano i canali e i ragazzi di Amici sono gli unici teen idol, perché non dar loro una formazione e farli crescere in tv, se la classifica e il palcoscenico non fanno per loro? Tra l’altro ci sono già dei precedenti che hanno dato ottime prove, vedi Matteo Macchioni su DeA Kids, grazie alla lungimiranza di broadcaster esterni.
Perché non canalizzare meglio il potenziale di ragazzi come Diana Del Bufalo, Andrea Dianetti, Alice Bellagamba, sviluppandone da subito talenti che vanno al di là del canto e del ballo? Magarli facendoli crescere in casa su La5, Italia2 e Witty?
Insomma, Alessandro Cattelan – ai suoi esordi – aveva forse una maggior cultura musicale di Ema, ma non era meno impacciato.