Albe televisive: streaming, le paure della repubblica
Guardali,adesso tutti vogliono lo streaming. Facce eccitate, imbarazzate e felici, in attesa di comparire, come avviene nei camerini cinetv, trucco e parrucco. Ma sono in diretta, sempre. E adesso ascoltali. Non hanno nulla da dire ma hanno preparato un copione. Per intendersi, farsi capire? No per scannarsi, educatamente, cafonescamente. Non solo l’ormai storico incontro con Bersani e due stelle del movimento iperstelluto, Crimi e Lombardi. Tutti gli altri streaming prima o dopo confezionati, anche nei partiti tradizionali (quei pochi che restano), fanno lo stesso gioco del fuori ciak che è poi un ciak. Lo sanno benissimo gli attori dilettati in cerca del bersaglio (il successo ad ogni costo, o almeno l’apparire), che vanno a recitare parti pubbliche in parlamento o nelle sedi dei partiti e dei movimenti. Narcisismo assoluto. Ma incapacità di affrontare e risolvere, o almeno tentare di risolvere problemoni, problemi, problemucci di fallimento del Paese. Narcisi senza testa nello sti