Milly Carlucci: “La prima edizione di Amici fu un flop”. Bugia in buona fede o volontaria per tutelare Altrimenti ci arrabbiamo?
La conduttrice è intervenuta durante la puntata odierna di Tv Talk.
Durante la giornata di oggi, Milly Carlucci è intervenuta nella trasmissione di Rai 3, Tv Talk. La conduttrice di Altrimenti ci arrabbiamo, tra i tanti argomenti che ha affrontato, ha anche parlato delle innumerevoli volte nelle quali si è “scontrata” con Maria De Filippi, anche in questo periodo, sua rivale del sabato sera con il talent show Amici.
La Carlucci, oltre a porgere i complimenti di rito, si è anche voluta soffermare sull’enorme budget che Amici ha avuto a disposizione per questa edizione. Considerando che il talent show giunto alla dodicesima edizione, quest’anno, ha ospitato pezzi da 90 come Harrison Ford, Michael Douglas e Al Pacino, l’argomento soldi è stato inevitabile.
Queste sono state le principali dichiarazioni di Milly a riguardo:
Questa versione di Amici è stata meglio di Sanremo, il tipo di investimento ha creato serate con budget che neanche il Festival potrebbe avere. Nessuno si sarebbe aspettato uno sfarzo del genere per un programma seriale. Questo lo dico senza sapere i budget altrui. Al Pacino, ad esempio, costa quando una puntata di Altrimenti ci arrabbiamo. E’ una giusta ricchezza data ad un prodotto giunto alla dodicesima edizione.
Dopo queste affermazioni, ne sono seguite altre che meriterebbero più di un’analisi:
E’ un programma storico, che quando partì ebbe un insuccesso clamoroso, ma l’azienda ci credette. Fece il 16%, un risultato basso. L’azienda ci credette e quando si investe, si arriva ad un programma con dodici anni di vita. L’azienda ha creduto in questo prodotto, facendone un evento. C’è il massimo dei personaggi italiani e mondiali.
Siamo proprio sicuri che la prima edizione di Amici è stata un flop?
Torniamo indietro nel tempo: Saranno famosi, che come ben sappiamo era il titolo della prima edizione di Amici, effettivamente, partì in sordina, con Daniele Bossari alla conduzione, primo storico conduttore e praticamente finito nel dimenticatoio.
Passando alla fase serale, però, le cose sono radicalmente cambiate: la media share delle dieci puntate non è stata del 16% ma del 19% e, particolare che fosse la Carlucci ha obliato, è che il primo serale di Amici/Saranno Famosi è andato in onda su Italia 1 e non su Canale 5.
Se aggiungiamo che la prima edizione di Amici si aggiudicò anche due Telegatti nelle categorie Miglior Reality Show e addirittura nella categoria Trasmissione dell’anno, possiamo affermare con certezza che Saranno Famosi non è stato proprio un insuccesso.
Dopo aver chiarito questo dilemma, l’intenzione principale non è quella di accusare Milly Carlucci di essere una bugiarda perché è altamente probabile che le precitate considerazioni siano state elargite in assoluta buona fede.
E se la Carlucci, però, con questo esempio un po’ forzato e “aggiustato”, abbia voluto implicitamente comunicare qualcosa a qualcuno in particolare e, allo stesso tempo, tutelarsi per i risultati poco entusiasmanti ottenuti da Altrimenti ci arrabbiamo?
Le dichiarazioni successive sull’attuale programma del sabato sera di Rai 1 sono emblematiche da questo punto di vista:
Il programma avrebbe avuto una visibilità maggiore in una serata diversa. Per noi è stato importante farlo vedere a chi decide il palinsesto.
Qualcuno avrà ricevuto il messaggio?
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