Rosso San Valentino, quinta puntata del 7 maggio 2013: riassunto e foto
Tutto quello che non è successo in quattro puntate si è concentrato sulla quinta. Per il finale di domani restano un paio di briciole…
Siamo arrivati alle battute finali della saga della famiglia Danieli. Dopo lo scandalo del prodotto sabotato e l’arresto di Laura (Alexandra Dinu), la casa cosmetica cerca di recuperare l’immagine con una campagna promozionale in cui è il capofamiglia Guido (Andrea Giordana) a metterci la faccia. L’operazione sembra funzionare, visto che la Danieli riprende quote di mercato.
Chi non riesce a riabilitare la propria immagine è Laura: lascia il carcere, in attesa di giudizio, ma gli operai della Danieli sono ancora convinti della sua colpevolezza. Giovanni (Luca Bastianello), invece, si rende conto dell’errore che ha fatto a pensare che la ragazza abbia tramato insieme a Fabien ai danni del Rosso San Valentino e cerca di recuperare, rinnovandole il suo amore. Ma Laura è ancora troppo ferita dai suoi dubbi per lasciar correre.
In realtà al suo fianco trova Lorenzo (Simon Grechi), in perfetta versione avvoltoio: cerca di intercedere con gli operai, cerca di far capire a Guido che in fondo non c’entra niente e di fronte all’allontanamento di Giovanni offre alla ragazza una spalla su cui piangere. Non ha ancora capito di che essere viscido si tratti, o forse l’ha dimenticato.
Su di loro pesa però il ricordo del figlio perduto, e come vedremo per motivi diversi: in uno dei suoi incubi, Laura ricorda di aver sentito il bambino piangere. Non era morto, quindi, come le è stato detto. E per saperne di più va nella clinica dove ha partorito: peccato che il medico che la ebbe in cura, il dott. Signorelli, sia morto e che casualmente la sua cartella medica sia scomparsa. Lorenzo le consiglia di non ‘incaponirsi’: in fondo sono giovani, possono farne un altro di bambino. Una di quelle affermazioni che gelano la ragazza, ma non la spingono a star lontana da lui.
Ovviamente Lorenzo ha tutto l’interesse a distogliere Laura da suo figlio: in fondo non vede di buon occhio neanche il rapporto che ha con il piccolo Giacomo. Ma quando il ragazzino fugge di casa di fronte all’ennesima questione con la mamma, Daria e Lorenzo vanno a cercarlo proprio a casa sua. Solo Laura, in fondo, capisce dove si è nascosto Giacomo: lo trova, infatti, nel deposito dei fiori. La cura contro l’asma messa a punto proprio da Laura funziona: il bambino non solo non ha crisi, nonostante sia immerso nei petali, ma rivela anche un ottimo naso. Un tratto ereditario? Ma sì, ovvio!
Se sul fronte sentimentale, la situazione vede Giovanni inseguire Laura, placcata però da Lorenzo, sul fronte imprenditoriale sta per chiudersi il cerchio intorno a Guido Danieli.
Ora che nella società è subentrato Alberto Mariani (Toni Garrani), la gestione della politica aziendale non si gioca solo in famiglia. Anzi, la prima proposta di Mariani diventa occasione del primo braccio di ferro tra i buoni e i cattivi: quando Mariani spinge sull’introduzione di sostanze chimiche nella lavorazione per massimizzare i guadagni, andando contro alla filosofia della ditta da sempre dedita all’uso di essenze naturali, Guido crede di poter contare sui suoi figli per avere la maggioranza e invece si ritrova contro Giorgio.
L’operazione è completa: Guido e Giovanni sono in minoranza, la Danieli è in mano a Mariani e a Giorgio. Lorenzo viene nominato nuovo Amministratore Delegato, mentre Guido fa fatica a digerire il tradimento del figlio e Sofia non riesce ad accettare che il fratello abbia fatto tanto male al loro ‘padre putativo’.
Giovanni affronta a muso duro Giorgio: non si aspettava un comportamento del genere dal fratello, che dal canto suo gli getta addosso tutta la frustrazione di essere il figlio ‘non amato’, di essere stato messo da parte al ritorno del ‘genio’ dall’America. Giovanni cerca di fargli capire che così facendo la Danieli non sarà mai sua, ma di Mariani. Giorgio, però, è stretto tra Daria e il suo senso di inadeguatezza.
A tradire Giovanni, però, ci pensano anche Lorenzo e Laura: se li ritrova insieme a casa di Lorenzo, dove si era fiondato dopo la nomina dell’amico ad AD della società, e si ingelosisce. Accusa l’amico di essersi insinuato nella loro relazione, ma Lorenzo gli spiattella il loro passato insieme e il figlio avuto, ma mai nato. Giovanni è sconvolto, anche perché Laura non gliel’ha mai detto. Per Lorenzo è una vittoria.
Nel frattempo Simone Argenti si mette nei guai, come al solito: viene ingaggiato dai suoi creditori per una rapina a un portavalori. Ma all’ultimo momento cambia idea e rovina il colpo ai suoi complici: ovviamente non la prendono bene e tentano di ucciderlo dando fuoco al garage nel quale cerca di nascondersi. Lo salva Giovanni, che casualmente passava da quelle parti per chiedere scusa a Laura della sfuriata fatta nell’incontro con Lorenzo. Giovanni non esita un secondo a lanciarsi tra le fiamme, salva Simone che però, sentite in lontananza le sirene della Polizia, fugge via senza dare spiegazioni alla sorella.
Sorella che avverte la Polizia e che si ristora con Giovanni, che passa la notte da lei: il loro amore torna sfavillante, tanto più che Giovanni ha capito che l’ordine della sostanza tossica servita a sabotare il RSV è stato firmato da Lorenzo e senza che Laura ne sapesse nulla. Il giorno in cui è stato fatto l’ordine, infatti, Laura era a Milano per un salone specializzato. E vabbè che questo non vuol dire niente nella vita reale, ma per Giovanni, la segretaria Armida e anche per l’inquirente sembra l’elemento scagionante. L’ordine è partito dalla Danieli e Laura non c’entra.
Ma la firma di Lorenzo non basta a individuarlo come responsabile, serve qualche conferma in più.
La prima arriva da Sofia, che sente il fratello parlare al telefono con qualcuno (non sa che dall’altra parte del filo c’è Mariani) e dire che nessuno può ricondurli al sabotaggio e che pertanto bisogna stare tranquilli, anche se alla Danieli hanno messo sotto sequestro e sotto controllo telefoni e PC.
Sentita la telefonata, Sofia cerca Giovanni e arriva a casa di Laura: un momento non facile per lei (anche per l’orribile boxer sfoderato dall’ex fidanzato), ma necessario perché lei alla Danieli e a Guido ci tiene davvero e non condivide l’atteggiamento del fratello, che continua a covare odio e che considera Guido colpevole della morte dei loro genitori.
Giovanni corre da Guido e si ritrova di fronte anche Giorgio, che cerca invece – per quanto possa riuscirci – di depistarli e di far passare la rivelazione di Giovanni come un tentativo per scagionare la donna che continua ad amare.
In ogni caso servono prove. Dove trovarle, si domanda Laura? Ovviamente a casa di Lorenzo. Quindi si arma di coraggio e faccia tosta e va a casa sua, per sedurlo e soprattutto per riuscire a mettere le mani sui documenti che possono incastrarlo definitivamente.
Nel frattempo Daria trova su un libro di Giacomo il cognome ‘Signorelli’ scritto a penna: è il nome del ginecologo che le portò Giacomo appena nato. Quando il ambino le dice che il libro è un regalo di Laura, i pezzi del puzzle iniziano ad incastrarsi. Ma anche la ‘figliastra’ è legata a doppia mandata alla famiglia Argenti: Flavia non riesce a mettersi in contatto con Simone, è angosciata e la matrigna passa nelle sue vicinanze proprio mentre tenta di rispondere a una telefonata del ragazzo.
Con la scusa di volere del vino rosso, Laura riesce ad allontanare Lorenzo – scappato in cantina per accontentarla – e in pochi minuti non solo riesce a mettere a soqquadro casa in cerca di carte compromettenti, ma riesce anche ad aprire la sua cassaforte, dove trova la sua cartella clinica. L’arraffa e va via con Nancy, che l’aspetta sotto casa di Lorenzo ‘a motore acceso’.
Peccato che vada via poco prima che arrivi Daria, imbufalita: chiede a Lorenzo spiegazioni su Giacomo e scopre che il bambino è proprio il figlio di Lorenzo e di Laura. “Io volevo sbarazzarmi del ragazzino, tu volevi un figlio…” questa la spiegazione di Lorenzo. Cuore di papà.
Il ritrovamento della cartella clinica fa passare in secondo piano la questione sabotaggio. Tanto più che c’è ancora Simone da trovare. Ma almeno sembra che quel capitolo possa dirsi risolto, visto che con un sms Flavia avvisa Laura che Simone è nascosto nei laboratori del Rosso San Valentino.
Un sms che puzza di trappolone lontano un miglio. E infatti ai laboratori Laura trova un assalitore (Daria) che la getta del serbatoio dell’acqua e chiude la botola. Daria non sa, però, che nell’auto di Laura c’è Giacomo: eh sì, perché il bambino era di nuovo uscito di casa (di sera, da solo, al buio) per raggiungere l’amica grande e restituirle quel libro che le aveva regalato. Giacomo, dunque, è solo in macchina, mentre Laura è nella chiusa nel serbatoio dell’acqua.
Sopravviverà?
Certo! Se ci fosse un mezzo dubbio, ci pensa il promo della puntata di domani, l’ultima, a fugarle. Scommettiamo che alla fine tutti fanno fronte comune contro Lorenzo e Daria, Giorgio si redime e Laura può vivere con l’amato figlio e l’amato Giovanni? E finisce pure che Sofia fa la testimone di nozze, va!
Fin troppo semplice. Ci rivediamo domani, comunque, per il gran finale.