Rosso San Valentino, ultima puntata – 8 maggio 2013: riassunto e foto
Lieto fine previsto e prevedibile, anche se stiracchiato per cercare di creare una suspense mai vissuta fino in fondo.
Ci eravamo lasciati ieri con l’attentato a Laura, gettata nel serbatoio dell’acqua da Daria, intenzionata a eliminare la pericolosa minaccia di veder distrutta tutta la sua faticosa ricchezza. Ma con Laura (Alexandra Dinu) c’era anche Giacomo (Gabriele Caprio), che l’aspettava in auto, come da sue indicazioni.
Non vedendola tornare, Giacomo entra nei laboratori e la vede nel serbatoio dell’acqua. Il bambino va a chiamare il custode. Laura è salva. Giovanni (Luca Bastianello) va subito a trovarla a casa e la rimprovera per essersi intrufolata a casa di Lorenzo (Simon Grechi): è per questo che hanno provato a ucciderla, Giovanni ne è convinto. Almeno spera che questo tentato omicidio convinca gli inquirenti a scagionarla del tutto dalle accuse, ma è ancora presto. Laura, però, adesso sa che suo figlio è vivo.
In realtà è proprio per questo che Daria (Elisabetta Pellini) ha cercato di ucciderla: vuole evitare che arrivi a tutte le verità, dall’identità di Giacomo alle manovre contro la Danieli. Ma il tentato omicidio agita anche Lorenzo: una mossa avventata che rischia di mettere tutti in pericolo.
Simone (Emanuele Bosi), letta sul giornale la notizia del tentato omicidio della sorella, la chiama per dirle di stare tranquilla, anche nel caso in cui lui non dovesse farsi più vivo. Ma Simone non riesce a stare lontano da Flavia: la ‘intercetta’ e le spiega quanto è successo con la rapina al portavalori. Flavia (Maria Luisa De Crescenzo) non la prende bene, ovviamente: confidava in un comportamento maturo del suo ragazzo e invece… Però riesce a convincerlo a costituirsi: insieme, dice, riusciranno a spiegare cosa è successo e ad affrontare le difficoltà insieme.
Ma torniamo all’indagine sul sabotaggio alla Danieli. L’ordine della sostanza tossica è partito dal Pc di Ettore Pagani (Vincenzo Peluso) e l’inquirente è convinto che il sabotatore sia lui; dal canto suo il tecnico del laboratorio cerca di far cadere la colpa su Laura. L’uomo non l’ha mai sopportata perché lo ha privato della sua autorità. Esce scosso dall’interrogatorio e tra le lacrime e il cellulare che squilla perde il controllo dell’auto e va a sbattere contro gli scogli. Non muore però. Si sparge però la voce che abbia tentato di uccidersi.
Giovanni intanto scova sulla cartella clinica del parto di Laura il nome dell’ostetrica “scritto piccolo piccolo, quasi illeggibile”, Elisabetta Mariotti. Il primo tentativo per rintracciarla va a vuoto: ha lasciato la casa dove viveva quindi si deve capire dove si sia trasferita. Ma Giovanni e Laura non intendono mollare.
Laura non vuole mollare neanche Lorenzo e vuole inchiodarlo alle sue responsabilità: credendo che Ettore abbia voluto uccidersi va ad affrontare Lorenzo. Si sente la prima espressione ‘volgare’ di tutta la serie: Laura non riesce a non epitetarlo “figlio di puttana”. E non ha torto. Gli chiede notizie del figlio ma lui per tutta risposta le dice che in fondo lei non può dimostrare che la cartella clinica fosse nella sua cassaforte. Perché lo ha fatto? “Tu eri destinata a me, ma poi è venuto quel bambino. Per me non era il momento, ma tu non l’hai capito”. Un signore.
A raggiungere la Mariotti ci pensa Lorenzo: con i soldi che gli aveva anni prima, da donna ha comprato casa fuori città. In più ha ripreso il nome da ragazza, quindi è irrintracciabile. Tra i due c’è un accordo, che ora Lorenzo intende rinnovare. A lei non conviene esporsi.
La seconda visita che Lorenzo vuole fare è al dottor Signorelli. In realtà sono Giovanni e Laura a raggiungere per primi la vedova di Signorelli. O meglio una finta vedova di Signorelli: non era vero che il medico fosse morto due anni prima, come detto a Laura dalla segretaria della clinica in cui aveva partorito. Infatti sono Lorenzo e Daria a raggiungere Signorelli nella clinica dov’è ricoverato: non è certo stato uno stinco di santo ma per evitare problemi, Daria vuole farlo fuori. Una bella iniezione e di lui non dovranno avere più paura.
E’ il momento della resa dei conti. Si parte con un faccia a faccia tra Guido (Andrea Giordana) e Lorenzo, che per la prima volta gli butta addosso tutta la sua rabbia, rinfacciandogli di aver aspettato che il padre fallisse per prendersi tutto e lasciarli senza nulla e costringendolo a uccidersi. Inutilmente Guido nega, ma non spiega ancora come siano andate davvero le cose.
Ennesimo scontro al vertice anche tra Giorgio (Paolo Romano) e Giovanni: il primogenito fa capire al più piccolo di non essere ‘casualmente’ finito dalla parte di Mariani, ma fa anche capire di essere stato costretto.
Per sapere da chi e perché, Giovanni va dal padre: a lui non solo racconta di aver capito che Giorgio è pienamente coinvolto nella scalata di Mariani, ma cerca di sapere chi c’è dietro. Guido ha ragione a dire che l’avrà fatto perché si è sempre sentito messo da parte, ma Giovanni vuole salvarlo. Pensa anche di denunciarlo per tirarlo fuori da una trappola dalla quale potrebbe non saper uscire più e che lo potrebbe distruggere. Ma Guido non è d’accordo: Giorgio è un adulto. Che si prenda le sue responsabilità.
Giovanni, peraltro, scopre che il dottor Signorelli non è morto. Ma quando lo raggiungono nella Casa di Cura non può parlare: è peggiorato in pochi giorni. E’ inservibile…
Da un moribondo a uno che si sta riprendendo: Ettore chiede insistentemente di parlare con Laura per guardarla in faccia e dirle che lui col sabotaggio non ce’entra nulla.
Quindi il punto è che l’ordine della sostanza tossica è partito dal pc di Ettore, ma si è capito che l’ha firmato Lorenzo. Chi ha sabotato però la lavorazione?
Non può che essere stato Vittorio (Luigi Di Fiore), che infatti confessa tutto. Confessa di averlo fatto perché Lorenzo gliel’aveva chiesto e a Lorenzo deve la libertà. Infatti ora confessa che la colpa dell’incidente in cui morirono i suoi compagni e nel quale lui è rimasto sulla sedia a rotelle è stata colpa sua. E’ stato lui a non aver attivato la procedura di vuoto necessaria per iniziare il processo di produzione: se n’era dimenticato quel giorno. E così, quando il padre di Laura ha messo in temperature le caldaie è esploso tutto. Pietro si addossò la colpa perché in quel periodo beveva: non ricordava, quindi, se la temperatura fosse corretta. E così si è assunto la responsabilità
Vittorio non ha mai parlato e deve a Lorenzo il silenzio: fu lui a raggiungerlo per primo in ospedale, a lui raccontò tutta la verità e fu lui a consigliargli di tacere.
Ora però è arrivato il momento di confessare il doppio tradimento, prima al padre e poi alla figlia. Un colpo terribile per Laura, che però porta Vittorio a confessare tutto agli inquirenti. Per lo meno la memoria di Pietro Argenti può essere riabilitata (anche se bere sul lavoro, eh…) e può essere il colpo di grazia per Lorenzo.
Intanto si stringe il cerchio intorno all’identità di Giacomo: Laura riesce a rintracciare l’ostetrica, che al vedere la cartella clinica si scioglie e racconta tutto, mentre Giovanni capisce che Lorenzo sta ricattando Giorgio con qualcosa di inconfessabile. Alla fine Guido, Giovanni e Laura ci arrivano nello stesso momento. Giacomo è il figlio di Laura e di Lorenzo, che l’ha ceduto a Daria e Giorgio.
L’ostetrica avverte Lorenzo: ha raccontato tutto a Laura. Lorenzo chiama Daria che, da gran signora lo scarica dandogli del fallito. Lorenzo quindi va da Laura: gli racconta tutta la verità e poi viene preso da un raptus quando lei lo rifiuta. Da quando è tornata per lui è andato tutto a rotoli. Cerca così di strangolarla ma interviene nel momento opportuno Giovanni che la salva.
Intanto Daria fa i bagagli per partire con Giacomo: crede di poter rifarsi una vita con Mariani, ma non sa che Giorgio l’ha denunciato. Tra lo spararsi e il denunciarlo ha preferito la seconda. Quando lo racconta a Daria lei lo epiteta con uno ‘”stronz*”. Decide di fuggire via lo stesso con Giacomo: Giorgio vuole andare con loro, senza Daria la sua vita non ha senso (ecco, appunto, Daria non ha tanto torto…). Ma Daria gli punta contro una pistola e fugge via con il bambino. Non sa che nel portabagagli della macchina c’è Laura nascosta.
Partono le ricerche, mentre Giorgio vuota il sacco: racconta a Guido e a Giovanni che ha fatto tutto per amore. Ha sempre amato Daria, “L’unica cosa che è stato veramente libero di scegliere”. Ecco, ottima scelta. Racconta di non aver mai saputo che il bambino fosse di Lorenzo e di Laura, che in cambio di Giacomo, Lorenzo ha preteso di entrare in società e che da quel momento ogni modo era buono per fare soldi, lecito o illecito.
Intanto la fuga di Daria e Giacomo continua: il bambino vuole fermarsi e appena riescono ad entrare in un bar il bambino fugge, apre il portabagagli sicuro di trovarci Laura. Ha riconosciuto il suo profumo. Laura e Giacomo fuggono a piedi, mentre Daria si mette in macchina e scappa, senza pagare il benzinaio. E’ lui ad avvertire le autorità di questa donna in fuga verso la Francia.
Simone e Giovanni si mettono subito sulle loro tracce,mentre Laura e Giacomo raggiungono la statale per prendere un passaggio. Ma casualmente si imbattono proprio nella macchina di Daria che li minaccia pistola alla mano. Se li ricarica in auto e minaccia di uccidere Giacomo.
Ma le forze dell’ordine organizzano posti di blocco e per evitarne uno Daria esce di strada e piomba in acqua con l’auto. Lei è dispersa, mentre Laura riesce non solo a nuotare ma anche a raggiungere Giacomo, in attesa che arrivi Giovanni a salvarli. E dire che non ha imparato a nuotare: ma la disperazione di una mamma vince ogni ostacolo.
E’ tutto finito: siamo all’happy ending. La famiglia Danieli, purificata da Lorenzo e Daria, si riunisce nella sua nuova formazione per l’inaugurazione del nuovo impianto del Rosso San Valentino. Ci sono anche Simone e Flavia, Sofia che resta vicino a Guido e anche Ettore.
Ci sarà una seconda stagione, che dite?