Viale Mazzini.tv censurato? Del Grosso a TvBlog: “Chi tocca i fili della Rai muore”
Chiude il sito ricco di indiscrezioni e magagne sulla Rai
Sono giorni di oscurantismo a Viale Mazzini. Ieri parlavamo del nuovo uso interno, quindi inibito ai più, della rassegna stampa pubblica dell’Ufficio Stampa Rai, per via di un diktat delle case editrici.
D’altra parte, è ingiustamente passato sotto silenzio tanto lo sbarco quanto la dipartita di Viale Mazzini.tv, un sito che pubblicava indiscrezioni clamorose sulle beghe della tv di stato. La formula era quella del botta e risposta (“Cara Rai…”), con risposte, però, sin troppo dirette. Era abbastanza plausibile che a scriverci fosse qualche insider dell’azienda, che ora non ha più voce in capitolo visto che Viale Mazzini.tv, da lunedì 27 maggio, è offline.
Come ricostruito dal sito Globalist, il sito era diventato “una bibbia quotidiana”, per chi voleva smascherare l’apparente spending review e ritorno all’austerità dell’era Gubitosi-Tarantola. Si parlava di nuove consulenze costosissime, di programmi che fanno bassi ascolti e non vengono chiusi, di Neripoppins che aveva ben 9 autori nonostante il riscontro sottotono, come anche di mariti, mogli e cognate che lavoravano nello stesso programma, di presunti scambi di favori tv per ospitate o conduzioni, finiti anche sulla cronache giudiziarie.
Per non parlare delle critiche a Giancarlo Leone per il crollo dell’intrattenimento Rai, le polemiche sulla questione Alessandro Di Pietro (“perché ha pagato solo lui e non gli autori o il capostruttura?), o a Maria Pia Ammirati, che si starebbe per prendere anche la direzione del pomeriggio di RaiUno nonostante Unomattina sia passato dal 30% a uno scarso 20%.
Insomma, ce n’era per tutti con dati alla mano, ma il sito è stato troncato sul nascere (destino che, invece, ha risparmiato l’altrettanto implacabile Dagospia). Mentre lo stesso Globalist si chiede perché nessuno ne parli, compresi i grillini che invocano la trasparenza anche in Rai, noi abbiamo contattato il Dr. Remigio Del Grosso, Ex Vice Presidente CNU – AGCOM ed Ex Membro Comitato Scientifico Rai. Ecco il suo illuminante parere sulla vicenda:
“Spero tanto sia stata una scelta autonoma dei curatori, ma non mi faccio soverchie illusioni. Per mia diretta esperienza, chi tocca i fili (della Rai) muore. Certo il sito era abbastanza, forse troppo, anonimo ed anche per chi si batte, come il sottoscritto, per una Rete super libera, questo fatto destava qualche perplessità. Era un sito molto informato e quindi, probabilmente, era alimentato anche da personale interno all’azienda. Il che deve aver fatto drizzare le antenne ai suoi super dirigenti che, da qualche tempo, stanno cercando di mettere la sordina agli eterni problemi del servizio pubblico radiotelevisivo. Ed in parte ci stanno riuscendo. Si avverte, infatti, un calo di attenzione da parte di chi dovrebbe vigilare sulla concessionaria. Il Contratto di Servizio scaduto nel 2012, ad esempio, non è stato ancora rinnovato, nonostante l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la delibera N. 587 del 29 novembre 2012, ha fornito da tempo le “linee-guida sul contenuto degli ulteriori obblighi del servizio pubblico generale radiotelevisivo ai sensi dell’articolo 45, comma 4, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177”. D’altronde, anche quello passato era stato siglato dopo un anno e mezzo dalla scadenza del precedente e, naturalmente, è stato applicato soltanto in minima parte. Nulla si sa, infatti, circa l’applicazione dell’art. 27 che prevedeva la pubblicazione sul sito degli stipendi, dei compensi ai consulenti e dei costi delle trasmissioni di servizio pubblico, mentre per la pubblicazione dei compensi ai conduttori ed agli ospiti delle trasmissioni la Rai ha già ottenuto la marcia indietro dei proponenti”.
Lo stesso Dr. Del Grosso, che ringraziamo per la disponibilità, ci segnala la chiusura per alcuni giorni dello stesso profilo Facebook del Direttore di RaiUno Giancarlo Leone. Pare sia tornato online da poco. UPDATE: Giancarlo Leone ha dichiarato che si è sempre trattato di un fake.