The Walking Dead doveva andare in onda sulla Nbc (“ma non volevano uno show sugli zombie”)
Alla conferenza dedicata a The Walking Dead del convegno Produced By, i produttori della serie tv hanno svelato che la Nbc era interessata a produrre la serie, ma voleva cambiare tutta la storia. Gale Anne Hurd, produttrice dello show, ha ricevuto minacce di morte dai fan
Ve lo immaginate “The Walking Dead” in onda sulla Nbc? Se la risposta è no, sappiate che neanche i vertici del network generalista sono riusciti ad immaginarselo, tant’è che nel 2005 si sono lasciati sfuggire l’occasione di produrre la serie tv che, qualche anno dopo, sarebbe stata vista da decine di milioni di persone in tutto il mondo. Questa è una delle curiosità raccontate durante la conferenza dedicata alla serie tv all’interno di “Produced By”, convegno dedicato ai produttori televisivi americani.
Durante il panel su “The Walking Dead”, il produttore della serie David Alpert ha spiegato come la Nbc si sia lasciata sfuggire di mano l’idea di portare in tv il fumetto di Robert Kirkman, a cui ai tempi già aveva messo mano Frank Darabont (che poi vi avrebbe lavorato fino alla metà della seconda stagione).
Secondo Alpert la Nbc, quando acquisì per prima i diritti dei fumetti, disse di voler realizzare “qualcosa di totalmente differente” rispetto alla storia originale. “Quando hanno rinunciato”, ha spiegato Alpert, “dissi loro: ‘Credevo voleste fare qualcosa di totalmente diverso’ “. La risposta che ricevette fu “Infatti, non vogliamo una serie tv sugli zombie”.
E’ così che “The Walking Dead” è arrivato su Amc, dove ora va in onda con una media di oltre dieci milioni di telespettatori a puntata. Darabont, all’inizio, non gradiva l’idea che una rete via cavo trasmettesse la serie, puntando probabilmente ad un pubblico più vasto come quello della generalista. La rete, invece, si è dimostrata all’altezza, permettendo agli autori ed ai produttori di avere tempi rapidi nella realizzazione della prima stagione e, soprattutto, senza particolari censure. A ricordarlo è stata Gale Anne Hurd, produttrice della serie tv:
“Abbiamo ricevuto un ordine ad ottobre e siamo andati in onda -con tutti e sei gli episodi girati- l’ottobre successivo. Amc ci ha fatto delle annotazioni fantastiche. Nessuna di queste era sulla censura, mai. Sono stati un incredibile partner creativo.”
Il successo di “The Walking Dead” è arrivato, ovunque, anche in Cina, “dove sono titubanti davanti a personaggi cannibali”, ha detto Alpert. Ma questa popolarità ha avuto anche degli effetti negativi: se la maggior parte dei fan di una serie televisiva riesce a superare l’uscita di scena di un personaggio principale dello show, anche reagendo in maniera spropositata (come abbiamo visto con il terzo episodio della nona stagione di “Game of Thrones”), pare che alcuni fan di “The Walking Dead” siano addirittura passati alle minacce di morte.
Gale Anne Hurd ha ammesso di aver ricevuto in passato delle minacce da alcuni fanatici per aver ucciso determinati personaggi della serie (e sappiamo che “The Walking Dead”, sia nella versione televisiva che in quella cartacea, non si fa tanti scrupoli ne far fuori qualche personaggio):
“I fan si identificano così tanto nei personaggi che se ne uccidi uno… Beh, prima lo negano. E’ come negli stadi del lutto. Prima dicono ‘Non sono morti davvero, torneranno’. Poi si arrabbiano. Poi ti minacciano. Non capiscono la differenza tra fantasia e realtà”.
Marci Wiseman di Amc ha poi concluso sottolineando il successo di “Talking Dead”, il talk show che va in onda dopo la puntata di “The Walking Dead” con una media di oltre quattro milioni di telespettatori: “Penso che batta la maggior parte degli show della Nbc in prima serata”, ha detto. Ed intanto, la Nbc, che non voleva show su esseri affamati di carne umana, ora si starà mangiando le mani.
[Via DeadlineHollywood]