Cucine da Incubo, 12 giugno 2013: Ristòrart
Due fratelli chef sempre in guerra, una mamma stanca di litigare, due cognate esasperate dai debiti: davvero un bel ‘quadretto’ familiare per la quinta missione di Cannavacciuolo.
Quinto appuntamento con lo Chef Cannavacciuolo, stasera impegnato con un’ardua missione, risollevare un ristorante affidato a due fratelli litigiosi e alle loro mogli. Meno mal che almeno la mamma era un pezzo di pane: E forse proprio per questo il ristorante, dopo 25 anni di onorata carriera stava per chiudere.
Cannavacciuolo ha messo mano alla sua arte, ha dato ai fratelli grembiuli di diverso colore – affidando loro una gerarchia -, ha tolto dalla cucina l’imbarazzo del pesce surgelato e di una paella che sulla Tiburtina non aveva molto senso e ha ridato al locale la sua anima ripartendo dalle sue origini. Nato come un fast food 25 anni fa, Cannavacciuolo reindirizza il Ristòrart alla carne facendolo diventare una steak house con la migliore carne di Roma. Mamma Rita non fa che abbracciare e baciare il ‘Gigante buono’ che ha ridato la pace alla famiglia e ha riavvicinato i fratelli ‘coltelli’.
La riapertura del Ristòrart dovrebbe risalire allo scorso febbraio. Comunque sia, per Cannavacciuolo è l’ennesimo successo, una missione compiuta anche ‘umanamente’. Arrivati a metà percorso (10 in tutto le puntate realizzate per questa prima stagione) noi avvertiamo la mancanza di qualche ingrediente nel menu di Cucine da incubo:un po’ più di tempo per le ricette non lo disdegneremmo. All’arte culinaria di Cannavacciuolo viene dedicato davvero poco tempo in tv e le video ricette sul web non sono la stessa cosa: noi le vogliamo sul piccolo schermo, con funzione ‘narrativa’.
L’appuntamento, comunque, è per mercoledì prossimo.
Cucine da Incubo, quinta puntata del 12 giugno 2013 in diretta
22.52 “Ho unito l’arte alla cucina, ho unito due fratelli. Addìos!“. Con un ‘Adios’ pronunciato alla maniera dei Quartieri Spagnoli più che in spagnolo, Cannavacciuolo va verso nuove meravigliose avventure, abbaiando qualcosa alla fine che neppure io ho capito. Ma resta un mito. Appuntamento a mercoledì prossimo con la sesta puntata di Cucine da incubo Italia.
22.50 “Io vi ho dato i colori, adesso il ritratto lo dovete fare voi” dice alla famiglia (per) ora felice e soddisfatta.
22.49 Risolto anche l’impiccio di metà missione, il servizio si conclude con successo.
22.47 La pace dura poco: Stefano si sente il re della cucina ed esagera, Pino dimentica troppo spesso che il capo è il fratello. La competizione continua, ma forse ce la faranno a capire che devono lavorare insieme.
22.40 Nuova organizzazione e nuovo menu: Stefano sarà il responsabile di cucina, Pino diventa ‘aiuto’, con la responsabilità dell’amministrazione. Un modo per dare a ciascuno un compito e una responsabilità. E la linea del locale è quella della steak house. Basta pesce surgelato.
22.41 E siamo alla riapertura: gli architetti hanno cambiato faccia al ristorante. O meglio hanno recuperato in cantina i quadri di Stefano e hanno dato di nuovo un’identità al locale.
22.35 Per costringrli a lavorare insieme, Cannavacciuolo li ammanetta. E finalmente lavorano insieme. E si divertono. Quanto durerà? (Pubblicità…)
22.32 E tornati in cucina – ora pulita – Cannavacciuolo si mette ai fornelli per cucinare un piatto davvero artistico: un filetto da colorare di varie salse.
22.31 Per far capire meglio allo staff/famiglia cosa intende per cucina, Chef Cannavacciuolo li porta a una mostra: da una parte le foto dei suoi piatti, dall’altra le foto dei piatti del Ristorart. Facile capire cosa s’intenda per ‘arte in cucina’…
22.29 “La puliamo una volta al mese, dopo 17 ore non ce la facciamo anche a pulire la cucina. Se avessimo i soldi…” dicono gli chef fratelli. “La passione non costa niente” risponde il mito Cannavacciuolo e aggiunge “Mo’ pulite ‘sta cazz’ e cucina“. Jamm’ bell’ guaglio’…
22.27 E siamo all’ispezione in cucina. Il grasso è ovunque, il batterio è in festa.
22.25 Fine servizio. “Mo’ vi dovete scornare, non in cucina!”, dice Cannavacciuolo. E si apre il vaso di Pandora: tutti si rinfacciano qualcosa. La Catarsi prima della rinascita.
22.22 Davvero al Ristorart siamo ai minimi termini. I due fratelli lasciano la cucina e si mettono a chiacchiera davanti al ristorante pieno di gente: due geni, davvero. “OHHH, ma che state facendo? ‘Jamm’ ‘a verè”: ci pensa Cannavacciuolo a riportarli all’ordine.
22.16 Pino reagisce all’attacco alla moglie lasciando la cucina. E non sarà l’unico. Pubblicità.
22.16 “Stattene in sala, nun c’è torna’ più qui, sennò ti riempio di calci in culo” dice a un certo punto Stefano alla cognata Germana. Non si può sentire…
22.15 Siamo all’ABC: i piatti escono uno alla volta, i tavoli vengono serviti a metà. Lo chef non sa più cosa criticare. E’ una delle peggiori cucine viste finora.
22.13 Siamo al servizio serale. La figuraccia con lo chef non è bastata. Stefano e Pino continuano a litigare anche sul fatto che uno dei due si rivolge alla mamma chiamandola per nome. Le urla arrivano in sala, le comande si perdono, la gente se ne va. Ottimo.
22.12 “Sai cos’è l’arte in cucina? Quando uno ci mette l’amore” dice Cannavacciuolo a questa coppia di chef presuntuosa che ora piange di fronte alle sciocchezze infinite che hanno fatto.
22.09 Il massimo è che gli presentano un hamburger congelato. Ma come si fa?
22.09 E siamo alla Paella, ‘na via di mezzo tra un risotto e una Paella. “‘Na cacata” l’estrema sintesi dello Chef. E quando le mogli cercano di difendere il fatto di aver usato pesci surgelati per mantenere basso il prezzo, Cannavacciuolo risponde nell’unico modo possibile: “Ve l’ha ordinato il medico di fare la Paella a Roma?”.
22.07 Si son persi anche la sua comanda. L’unica in cucina. Bruciano anche la pizza.
22.06 La focaccia è cotta male, gli gnocchi so’ senza sale e ‘stucchevoli’. Fallito anche il primo piatto. A cura di Pino.
22.04 Lo chef Stefano ha la bella idea di dargli un carpaccio di polpo non fresco “per ingannare l’attesa”. Che bella idea, davvero!
22.03 Menu troppo lungo, come sempre accade. “Ma in cucina c’è uno chef o un artista? Lui una cosa deve fare…”
22.02 “Arte e cucina, uhm… qua va a finire che trovo Pinturicchio in cucina” commenta al volo lo Chef. Cita Totò, buon sangue non mente.
22.01 Venticinque anni di lavoro in mano a Cannavacciuolo. Beh, ma se andava bene con il fast food perché lanciarsi nella ristorazione.
22.00 Manuela, la moglie di Stefano, è la prima ad arrivare; segue Germana, la moglie di Pino. E i fratelli più le mogli sono ingestibili. E poi c’è mamma Rita, che non fa che piangere. Questa la situazione che trova lo Chef.
21.57 Pino racconta la storia del locale, nato come un fast food col nome di Pranzo 2000 e poi nel 2003 diventato Ristorart. Pino è il contabile, Stefano, il fratello, è lo chef. Insieme però hanno deciso di investire tutti i loro soldi in un ristorante… Bella idea.
21.55 “La cucina è la vostra espressione di vita”: sarà questa la frase cult della serata? In ballo un ristorante e una famiglia in crisi, quella del Ristorart che appende quadri alle pareti ma ha una cucina da schifo.
21.53 Siamo prontissimi. Ormai Cannavacciuolo è alle porte del Ristòrart.
Cucine da Incubo, puntata 12 giugno 2013: anticipazioni
Lo Chef Antonino Cannacciuolo torna a Roma per la terza volta (in cinque puntate) per soccorrere il Ristòrart, locale nei pressi della Stazione Tiburtina in mano a due fratelli chef in continua competizione, alle rispettive mogli – che non ne possono più dell’incapacità dei propri mariti – e di una mamma che non sa come riportare la pace in famiglia e nelle casse del ristorante.
Questi gli ingredienti della quinta puntata di Cucine da Incubo Italia, in onda questa sera – mercoledì 12 giugno – su Fox Life a partire dalle 21.55 che seguiremo in diretta su TvBlog. La missione di Antonino Cannavacciuolo è rimettere in sesto un ristorante che cerca un’identità nell’arte visiva, offrendo spazi espositivi, ma che ha perso di vista l’antica arte della cucina.
“Un ristorante dove l’unica arte rimasta è quella dei quadri esposti in sala”,
recita il promo: sul parallelo tra ‘le arti’ si giocherà tutta la puntata, c’è poco da fare.
Colpevoli del reato di ‘fallimento di famiglia e ristorante’ la coppia formata da Stefano e Pino Pepè Sciarria, chef e proprietari del Ristòrart, che perdono più tempo a contendersi fornelli e pentole che a cucinare, che non fanno altro che litigare col servizio (offerto dalle loro metà) piuttosto che pulire la cucina. E che hanno come piatto forte una paella che grida vendetta (e che lo chef riporterà a nuova vita).
I problemi, insomma, son più o meno sempre gli stessi e Cannavacciuolo segue sempre il suo schema killer: ingresso, prima critica, assaggio, ‘cazziatone’, osservazione, ‘aricazziatone’, quindi nuovo menu, ristrutturazione e rinascita. Percorso netto che potremo seguire dalle 21.55 su Fox Life commentandolo in diretta su TvBlog. Mi raccomando, nel frattempo seguiamolo su Tuitterrrrrrr.