David Parenzo a TvBlog: “Vado in prestito a Rai 3 per raccontare la Guerra dei Mondi”
Parte domani in prima serata su Rai3 una nuova scommessa del neo direttore di rete Andrea Vianello. Si tratta di La guerra dei mondi, condotto da una new entry per il terzo canale della televisione pubblica, ovvero David Parenzo.
Un talk show generazionale in cui un gruppo di under 40 si metterà a confronto con un gruppo di over 60 su svariati temi dei nostri tempi. Per la prima puntata il gruppo di autori del nuovo programma ha deciso di scegliere come tema il lavoro. Un tema centrale della società, che risulta essere perfetto per il formato di questa nuova produzione. TvBlog, alla vigilia del debutto, ha interrogato il conduttore del programma, David Parenzo, che ci ha spiegato meglio di cosa si tratta. Con lui abbiamo parlato anche del suo passato nelle televisioni locali e di altro ancora. Buona lettura.
Come sarà strutturato “La guerra dei mondi” ?
Due mondi contrapposti che si sfidano sui temi dell’attualità. L’idea è quella di affrontare con la chiave di lettura dello scontro generazionale, che è un tema al centro del dibattito politico: da Renzi a Beppe Grillo i temi della nostra società. Le due diverse visioni del mondo, rispetto per esempio al tema del lavoro, che sarà protagonista della prima puntata. Apriamo appunto con questo importante tema, in modo abbastanza emblematico volendo raccontare da una parte il mondo dei garantiti e dall’altra il mondo di quelli che in pensione non ci andranno mai. La cosa che vorremo capire è perché in Italia lo “scontro generazionale” , per fortuna, non è mai scoppiato come in alcune altre parti del mondo.
Qual è il motivo secondo te ?
Noi abbiamo da una parte una generazione che è quella degli anni sessanta, che è quella di “vogliamo la rivoluzione…” e che poi si è conquistata il potere e dall’altra invece una parte di giovani che quella roba li non la fanno, forse perché il conflitto è stato in qualche modo “comprato”. Nel senso che, se i figli sono quelli che devono stare a casa con papà e mamma, difficile che scoppi una guerra generazionale. I genitori ed i nonni spesso sono quelli che reggono il welfare familiare.
E’ per caso questa una specie di evoluzione del programma che hai fatto su MTV Tutti a casa la politica fatta dai ragazzi ?
Non credo sarà una evoluzione di quel programma. Li abbiamo fatto una bella cosa in cui io mi “immergevo” in quel mondo, qua sarà molto diverso.
Ci sarà un presenza fissa comica, come ormai d’uso nei talk show televisivi ?
Da noi non ci sarà un comico, ma ci sarà il Signor Pinuccio, che è oggi un personaggio del web grazie a Fiorello.
Che ruolo avrà nel programma ?
Farà il “faccendiere”. Cercherà di risolvere i problemi, quello cioè che telefona al potente di turno fingendo di essergli amico, costruendo così la raccomandazione.
Il tutto si svolgerà in diretta ?
Verrà fatto tutto in diretta dal mitico teatro delle Vittorie in Roma. Con noi ci sarà anche Massimo Cacciari per tutte e 4 le puntate, che sarà il nostro filosofo e saggio di riferimento, dopo che di saggi nel nostro paese se ne sono visti tanti ultimamente.
Due fazioni che si contrappongono: quanto c’è dello spirito dell’Aboccaperta di Funari in questo programma ?
Non è esattamente come nel programma di Funari, diciamo che riportiamo in televisione la formula in cui il pubblico, non è un pubblico plaudente ma è pubblico partecipante con delle storie.
Potrebbe essere questo l’inizio di una più lunga collaborazione con Rai3 e come ci sei arrivato sul terzo canale della Rai ?
Mi ha chiamato il direttore Vianello. Per ora penso a queste 4 puntate, il futuro non lo so, dopo di che ho un contratto in essere con La7 quindi sono nelle mani del dottor Cairo.
Quindi sei in prestito per ora a Rai3 ?
Esattamente.
Quando termina il contratto con La 7?
Il contratto con La7 mi scade a dicembre.
Chi apprezzi di più e chi non sopporti fra i conduttori televisivi nostrani di talk show e di quale programma di questo tipo, fra quelli attualmente in onda, vorresti diventare conduttore ?
Sono cresciuto con Giuliano Ferrara dell’Istruttoria e con Gad Lerner quando conduceva Milano Italia, proprio sulla terza rete. Quindi se devo dire chi apprezzo di più, cito quei due momenti televisivi e anche Michele Santoro. Poi diciamo che non mi piacciono i talk show pomeridiani in generale, devo dire anche perché fondamentalmente a quell’ora non posso guardare molto la televisione, lavorando.
Il sodalizio radiofonico con Cruciani nel programma di Radio24 La Zanzara, proseguirà anche il prossimo anno, oppure pensi ormai di darti solo alla televisione ?
Direi proprio di si
Della tua esperienza in una tv locale come Telelombardia cosa ti porti in Rai ?
Mi porto tantissime ore di diretta. L’esperienza accumulata di costruire dei programmi con pochi denari. Io so che vengo da quel tipo di televisione, una televisione in cui venivano tirati i cavi poco prima della diretta, dove c’erano i redattori che facevano anche gli assistenti alla regia. Mi ricordo di aver fatto una gavetta lunga 15 anni. Quindi l’emozione di essere qui al Delle Vittorie con una squadra fortissima di autori e lavoratori.
A chi dedichi questo approdo in Rai ?
La dedico alla mia prima figlia e al figlio in arrivo.