Pippo Baudo baciato da Lia Celi (mio marito): “Non è che condannano anche me?”
Baudo fa il verso alla condanna di Berlusconi in diretta su RaiTre
Pippo Baudo poteva lasciarsi sfuggire la frecciatina di stretta attualità? No, per questo la sua ospitata a Celi mio marito di questa sera è destinata a entrare nella storia della tv. Il conduttore de Il viaggio è andato “in promozione” nel programma quotidiano di Lia Celi per lanciare la seconda puntata del suo programma itinerante.
Ma, sin dal suo ingresso sulla terrazza di RaiTre, ha commentato sarcastico (alludendo alla condanna in primo grado di Silvio Berlusconi, fatto del giorno):
“Sono venuto ad attaccare i panni. Tu, Lia, mi hai dato un bacio. Non è che mi condannano per questo?”.
La Celi ha raccolto alla grande la battuta, mostrandosi un’ottima spalla:
“Ma io non sono minorenne. I telespettatori si renderanno conto come sono impacciata. Mi sento come Harry Potter con Silente. Sono col decano dei conduttori. E l’ho presentato io, potrò raccontarlo”.
Baudo ha, quindi, onorato la sua fama di affabulatore raccontando il suo Viaggio più importante, quello che l’ha visto lasciare la terra natia per Roma:
“Ho lasciato la Sicilia in nome di un amore, quello per lo spettacolo. Lo spettacolo più grande era e rimane ancora, malgrado tutto, la televisione. Avevo una zia che aveva un piccolo difetto, aveva una stanza da letto, due lettini, e russava. Non ho mai dormito. Una cosa tremenda. Quando mi sono trasferito per me era definitivo, tale era l’intenzione che avevo che non ho fatto il pendolare. Lo rifarei anche adesso”.
E poi, ancora, è stato un pozzo di aneddoti:
“Abbiamo avvicinato molto il paese, l’abbiamo accorciato. Finalmente ci siamo capiti. Ci aveva pensato prima la radio. Quando è arrivata la televisione in Sicilia, è arrivata in ritardo rispetto al resto del Paese. Il ripetitore è arrivato tre anni dopo. Vedevo la televisione al bar e non capivamo più niente. Vedevo TeleMatch. Vedevo Enzo Tortora. E dicevo, ‘io lì devo andare'”.
Infine, qualche anticipazione doverosa sulla seconda puntata:
“Roma avrà un autista eccezionale, Enrico Brignano, che mi aiuta a raccontare questa bellezza. Non è che la puoi raccontare in una serata. La facciamo due volte, ci torniamo l’ultima puntata, facciamo la Roma religiosa. Stasera il Colosseo è chiaro che lo facciamo, lo raccontiamo, ha dei problemi, però li supererà. Raccontiamo la storia di questo sponsor che vuole dare dei soldi e ha difficoltà a darli. Questo succede in Italia, tu vuoi fare del bene e ti impediscono di farlo. Enrico racconterà la vera storia di Romolo e Remo”.
Sui titoli di coda irresistibile lo scetticismo di Baudo verso lo strapotere di Twitter in Celi mio marito:
“Lia, tu eri un essere normale prima, hai incontrato tuo marito e ti ha reso digitale”.
A chi devo scrivere per avere Baudo a Celi mio marito tutte le sere? Lui e la Celi sono una coppia davvero ben assortita… e Pippo in terrazza che straparla meriterebbe a oltranza (oltre al fatto che lo farebbe anche gratis).