Fondi Viminale, caso La Motta: i regali di Tartaglia agli uomini Rai
I regali a Del Noce, Lei, Marano e Mazza per spingere la Mitar Group in Rai, con l’aiuto dell’ex prefetto che ha truffato il Viminale.
Leggendo sul settimanale L’Espresso i dettagli dell’inchiesta che riguarda Eduardo Tartaglia, 59enne produttore di film, e Francesco La Motta, ex prefetto, numero due del Sisde e dell’Aisi, servizio segreto civile, si colgono riferimenti non da poco alle pressioni esercitate sulla Rai attraverso generosi regali ad alti dirigenti. Andiamo per ordine.
Il caso in questione è quello che i colleghi di CrimeBlog vi hanno raccontato nelle scorse settimane e che vede protagonisti i cugini Tartaglia e La Motta, capaci di portare via i quattrini persino dal ministero dell’Interno: dieci milioni di euro, soldi che sarebbero serviti, in base al Concordato con il Vaticano, a restaurare chiese e cattedrali.
A prescindere dai dettagli dell’inchiesta giudiziaria di cui in questa sede evidentemente non facciamo menzione, ecco cosa è interessante raccontare. Tartaglia, insieme al figlio, crea la Mitar Group, una società che ha realizzato anche alcuni film trasmessi da Rai2 e finanziati da Medusa. Alcuni titoli: Divieto di svolta con Peppino di Capri, Il mare non c’è un paragone con Sabrina Impacciatore e Aldo Giuffrè, La valigia sul letto con Biagio Izzo e Alena Seredova (moglie di Gigi Buffon, anche lui, suo malgrado, tirato in mezzo dal broker Tartaglia).
Bene, Tartaglia ai pm racconta:
Avevo interesse che Francesco La Motta mi introducesse in alcuni ambienti che per me erano utili per le attività di produzione che svolgevo.
Infatti La Motta, secondo gli investigatori, “profonde ogni suo sforzo nella spasmodica scalata alla Rai intrapresa da Tartaglia, assecondando a pieno l’ossessione del cugino di conquistare un posto nel dorato empireo dello spettacolo”. E così, per raggiungere l’obiettivo di consacrare la Mitar Group in ambito nazionale, i due si danno da fare con regali da fare a politici e uomini della Rai. I due ne parlano a dicembre del 2011, come confermato dalle intercettazioni.
Parlano di una cena con Alessio Gorla, all’epoca consigliere della tv pubblica e dei doni da lasciare a lui e alla moglie Daniela. Poi pensano ai regali ai “capoccioni” Fabrizio Del Noce, Mauro Mazza, Lorenza Lei e Antonio Marano.
A chiudere il quadro, emerge un altro nome noto a chi si interessa di televisione (e di politica). Tartaglia, che per ogni Natale investiva circa 60mila euro in regali ai vip, compra un dono anche per la fidanzata del figlio di La Motta, l’ex annunciatrice e conduttrice ed attuale eurodeputata berlusconiana Barbara Matera. Omaggiata con collana di Hermès.