Virus secondo alcuni avrebbe dovuto colmare il vuoto lasciato nel palinsesto di Rai2 dall’addio di Servizio Pubblico. Al momento sta succedendo che il talk show di Nicola Porro con quello di Michele Santoro abbia in comune solo le polemiche. Certo, non prolungate e così di impatto nell’opinione pubblica come è avvenuto in passato con il conduttore salernitano, ma d’altronde è andata in onda una sola puntata finora (domani sera nuovo appuntamento).
Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato che la consigliera Rai Benedetta Tobagi ha criticato il nuovo programma di Rai2 in onda ogni mercoledì, entrando nel vivo dei contenuti. Bene, oggi il collega Antonio Verro ha replicato alla Tobagi prendendo le difese di Virus. E tutto è finito a taralucci e politica.
Per chi ne fosse all’oscuro, premettiamo: la Tobagi è stata nominata nel Cda Rai dal Pd (anche se indirettamente), mentre Verro è notoriamente in quota Pdl. A Il Giornale (dove lavora Porro, che ne è stato anche vicedirettore) il consigliere berlusconiano ha asserito che “il virus di Porro è di non essere di centrosinistra e di non essere antiberlusconiano”; poi ha esplicitato l’accusa nei confronti della collega per la quale ha parlato di “accanimento ideologico”:
Criticare un programma dopo la prima puntata mi sembra una forma di accanimento ideologico. (…) Ha criticato in modo troppo meticoloso la ricostruzione di un retroscena. Per conto mio tutto questo serve solo a ostacolare chi è di centrodestra.
Quindi, dopo aver precisato che quando criticava Santoro lo faceva perché “non ritenevo che quel modo di fare informazione, fazioso e di parte, corrispondesse alla missione del servizio pubblico”, ha rincarato la dose:
(La Tobagi) ha criticato in modo troppo meticoloso la ricostruzione di un retroscena. Per conto mio tutto questo serve solo a ostacolare chi è di centrodestra. La riprova sta nel fatto che la Tobagi, in possesso di un’altissima opinione della donna, è rimasta silente sul caso che ha visto protagonista Ravetto, costretta ad abbandonare lo studio del programma di Parenzo su Raitre perché maltrattata da Busi.
Il riferimento è alla trash rissa avvenuta in diretta nel corso de La guerra dei mondi, talk di Rai3 condotto da David Parenzo, e che in effetti non ha attirato l’attenzione della scrittice.
L’intervista a Verro, cioè a colui che a proposito di Report disse che “non fa inchieste” ma una trasmissione “costruita per confermare la sua tesi”, offre comunque altri spunti. Il tema è sempre lo stesso: la Tobagi auspica una Rai più di sinistra e per questo critica le voci non allineate (Bruno Vespa escluso, visto che secondo Verro è “un moderato, un governativo per definizione, non uno schierato col centrodestra”); anche il voto contrario ai palinsesti è da interpretare in questa direzione:
In quella circostanza la critica a Porro non si è esplicitata. Ma le considerazioni della Tobagi partivano dal fatto che avrebbe voluto una linea editoriale più spostata a sinistra. È paradossale che Porro, unico di centrodestra, venga criticato in un mondo dominato da giornalisti e conduttori dell’altra parte politica.
Ma in che senso “una linea editoriale più spostata a sinistra”. Come, concretamente?
Hanno proposto inchieste sul disagio nelle carceri. Programmi che trattassero l’ateismo alla stessa stregua della religione. Colombo caldeggiava una serie di puntate sulla Costituzione condotta da Zagrebelsky.
Porro cavalcherà l’onda delle polemiche per cercare di risollevare gli ascolti (1.319.000 spettatori, 6.45% di share) oppure seguirà la linea tracciata nella prima puntata quando ha spiegato che il valore della pacatezza è un punto di riferimento della trasmissione?