Dates, il mondo dei primi appuntamenti secondo il creatore di Skins: un duello dialettico tra amore ed introspezione
Dates è la serie tv di Bryan Elsley, creatore di Skins, in cui ogni episodio ha come protagonisti due personaggi diversi, alle prese con un appuntamento
Un primo appuntamento è come un duello tra due persone, pronte a sfoderare la propria arma migliore (o quella che ritengono tale) per andare alla conquista dell’altro. Un primo appuntamento può dar vita ad altri appuntamenti, o finire poco dopo senza esiti, o può portare a conseguenze imprevedibili, complice la presenza ad un tavolo di un bar o di un ristorante di un perfetto sconosciuto davanti a cui ogni singola mossa o parola assume un significato del tutto diverso.
A rappresentare molto bene questo duello è stato Bryan Elsley, creatore di “Skins”, che ha proposto nelle scorse settimane su Channel 4 “Dates”, nuova serie tv incentrata, come dice il titolo, su degli appuntamenti. Personaggi che s’incontrano dopo essersi conosciuti attraverso un sito di incontri e che a volte sono costretti a far fronte ad una realtà decisamente inferiore alle loro aspettative.
“Dates”, girato a Londra, non ha una trama vera e propria. Ogni episodio, della durata di circa venti minuti, racconta un appuntamento. I due personaggi (uomo e donna, ma anche, nella prima stagione, donna e donna) s’incontrano, si presentano ed iniziano a parlare. Ed è qui che scatta la magia della serie. Il duello a cui abbiamo accennato in “Dates” è interamente dialettico, con dialoghi accattivanti e mai lenti, capaci di entrare in profondità dei personaggi in poco tempo.
Se è vero che i personaggi cambiano di puntata in puntata, è anche vero che alcuni di essi ritornano nel corso della stagione. Mia (Oona Chaplin, Talisa in “Game of Thrones” e nipote di Charlie Chaplin), ad esempio, compare nel primo episodio, pronta a dare buca al camionista David (Will Mellor). Entrambi, però, torneranno negli episodi successivi, con nuovi personaggi. La stessa cosa vale per la timida maestra Jenny (Sheridan Smith) e l’affascinante Erica (Gemma Chan), anche loro alle prese con diversi personaggi che le porteranno a rendersi conto di cosa vogliono realmente dalla vita.
“Dates”, infatti, usa il pretesto dei primi appuntamenti per raccontare un ventaglio di personaggi di fronte a delle fasi della loro vita di incertezza. Un po’ come fossero davanti ad uno specchio, costretti ad autoanalizzarsi, i protagonisti si sfogano con i loro appuntamenti rivelando la loro vera natura nel giro di poche parole.
Sebbene il contesto non sia proprio realistico e gli appuntamenti vengano rappresentati dentro contesti fin troppo studiati ai fini del racconto, ad affascinare nella serie tv sono tre elementi: oltre ai già citati dialoghi, la presenza di un cast azzeccato, che arriva da Inghilterra e Scozia, ed un’impostazione molto teatrale.
Ogni episodio è costituito da degli atti: l’incontro, la conoscenza, le conseguenze di una frase di troppo o di un segreto svelato e la conclusione. Uno schema si ripete per tutte le nove puntate e che fa di “Dates” un interessante ritratto delle relazioni moderne e delle persone in cerca dell’anima gemella. Perchè per quanto possa sembrare una lotta tra due persone, ogni appuntamento ha un solo scopo: trovare qualcuno che ci accetti per come siamo.