Home Operazione trasparenza Rai, Gubitosi pubblica la lista dei fornitori per la prima volta

Operazione trasparenza Rai, Gubitosi pubblica la lista dei fornitori per la prima volta

Il nuovo Direttore generale fa cadere il tabù degli Appalti segreti durato 70 anni

pubblicato 13 Luglio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:34

Questo Luigi Gubitosi è proprio determinato a lasciare il segno e a non far passare inosservata la sua direzione generale della Rai. Come se non bastasse il suo impegno a una Vita in diretta tutta nuova, a un daytime Rai ripulito da prezzemolini vari e al genio in pensione di Carlo Freccero da omaggiare con Rai Expo.

La nuova mission di Gubitosi, che ha rivelato oggi Repubblica, rientra nell’ “operazione trasparenza Rai” e riguarda un fatto epocale: la fine del segreto di stato sugli Appalti Rai.

Su ordine del Direttore, la tv pubblica ha divulgato venerdì scorso i dati sulle aziende esterne con cui intrattiene relazioni commerciali. E’ stata, quindi, inviata una mail indirizzata alla Commissione di deputati e senatori che vigila sulla televisione di Stato, con la lista completa dei fornitori. Come specifica Repubblica, che ha pubblicato per prima la lista:

“L’Albo indica le imprese che offrono prodotti  legati alla programmazione (come appunto fiction o film) o servizi operativi. L’Elenco, invece, mostra le imprese che cedono servizi generici (dalle pulizie degli uffici alla carta per i fax). Ma non finisce qui. La Rai trasmette alla Commissione di deputati e senatori anche i nomi delle imprese sospese dall’Albo e dall’Elenco perché mancherebbero oggi dei requisiti formali per avere rapporti con le reti di Stato. Infine diventa pubblico l’elenco delle aziende che si sono offerte di vendere prodotti e servizi a Viale Mazzini e che sono ancora sotto esame, sotto istruttoria”.

 

Questo passo avviene per la prima volta nella storia della Rai, che per ben settant’anni, dalla sua nascita nel 1944, ha dato solo a pochi eletti l’accesso all’elenco segreto.

Tanta riservatezza aveva alimentato illazioni e sospetti sui prescelti, che a Viale Mazzini vendessero fiction o solo carta per le fotocopiatrici. In più, la reticenza generale faceva propendere anche per un gioco sporco dei partiti. Ora l’operazione trasparenza è compiuta, un buon passo prima dell’apertura della prossima stagione tv.

Rai 1