Stefania Rocca è la prima ospite del Giffoni Film Festival 2013: arriva in una Cittadella ancora alle prese con gli ultimi ritocchi al make-up e incontra la stampa per parlare del cortometraggio “Osa”, che presenterà questo pomeriggio ai giurati, e per raccontare qualcosa dei suoi ultimi, e prossimi, impegni al cinema e in tv.
In attesa che arrivi in sala stampa, dove incontrerà i giornalisti con la memoria storica del Festival Tonino Pinto colonna della Rai Tv, a fare da regista, più che moderatore, possiamo dare un’occhiata alla sua mise.
Se uno non sa cosa mettersi è perfetta: a noi piace moltissimo (ok, basta angolo fashion).
Ok, si parte con un applauso e con una carrellata dei suoi successi cinematografici, scorrendo la lista dei registi con cui ha lavorato. Attrice, cantante, vero talento, si inizia parlando di matrimoni, per introdurre ll suo corto sui matrimoni forzati.
“Ho scelto di fare questo corto per una cosa che mi è successa nella vita. Un giorno ero su un treno da Milano e una ragazza seduta di fronte a me inizia a piangere e mi racconta che stava scappando da un matrimonio imposto dalla sua famiglia. L’ho ospitata per una sera a casa mia e da questo incontro, dalla forza di questa ragazza di raccontare la sua vita in tre minuti, è nata l’idea di un corto per dare agli altri quello che lei ha dato a me e per non dimenticarlo”.
L’idea è stata poi realizzata con ActionAid.
“Il titolo è estrapolato da una frase di Romeo e Giulietta ‘Con le ali dell’amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all’amore. E ciò che amore vuole amore osa’. L’intento alla base di questo film è quello di spingere le persone che vivono questo problema a chiedere aiuto e a chi non lo vive ricordare che la piaga dei matrimoni forzati non colpisce solo paesi con il Pakistan, ma anche da noi”.
Aggiunge la Rocca:
“Non ci si può sposare se non per amore. E’ un nostro diritto scegliere la persona che ti deve accompagnare per l’eternità”.
Beh, anche Chiara Rengoni, in fondo, non ha proprio seguito il proprio cuore. Ma non vogliamo essere blasfemi…
Cosa sta facendo ora?
“Sto girando la seconda stagione di Una Grande Famiglia. Mio marito torna e io quest’anno sono combattuta tra due uomini, due fratelli. E’ stato interessante girarla, perché quando pensi che una persona sia morta fai tanta fatica a dimenticarlo. Poi però se torna fai molta fatica a riaccettarlo. Pensi di non conoscerlo più”.
Futuro nel cinema come Valeria Golino (cui Tonino Pinto l’ha paragonata, come altro esempio di self made actress, multitalentuosa e ora anche premiata come regista all’opera prima)?
“Assolutamente sì. C’è un progetto, ho preso i diritti di “L’ora di tutti”, romanzo del 1962 di Maria Corti che tratta della battaglia di Otranto, con la presa da parte dei Turchi della città nel ‘400 ma sono solo un pretesto per raccontare la storia di tutti noi. E anche quel momento che arriva per tutti. Ma non ci sono ancora finanziamenti, lo stiamo ancora scrivendo, non siamo ancora sul set.”
Ma non solo. Stefania Rocca sembra decisa davvero a intraprendere la carriera da regista.
“La prossima idea per un corto con Action Aid è proprio legata ai bambini e nella loro istruzione”.
NOn ha però intenzione, per adesso, di cimentarsi con la scrittura o la regia tv: di carne al fuoco ce n’è già abbastanza.
Per ora finiamo qui. L’intervista è andata più sui temi cinematografici che televisivi, ma ci siamo rifatti con l’intervista video, a breve online.