La prima cosa che un dirigente Mediaset dovrebbe dire è: “Non vi lamentate se l’estate prossima vi riempiamo di repliche, vi abbiamo dato produzioni inedite e non le avete viste”.
Il punto è che la totale caduta libera dei programmi di Canale5, rimasta aperta per ferie a differenza di RaiUno, non può dipendere dal gran caldo che avanza e contagia sempre più spettatori latitanti.
La sensazione è che questi prodotti non abbiano fidelizzato abbastanza il pubblico Mediaset, che, proprio perché non si addormenta alla tv – rispetto a quello che fa boommare una vecchissima replica di Montalbano – è più esigente.
Ok, molto pubblico di Canale5 è più giovane e d’estate non vede la tv. Allora, sapendolo in partenza, a chi volevano mirare gli inserzionisti, grazie ai quali sono andati in onda Studio5 e Music Summer Festival – Tezenis Live?
Studio 5 è un duplice flop, per Signorini e la storia Mediaset
Partiamo dal programma di Alfonso Signorini. Vippaio a parte, la formula della trasmissione era troppo nostalgica e stantia per poter catturare target commerciale, essendo un risposta malcelata al Techetechetè della Rai. Il programma, però, ha anche provocato ad ammiccare alla modernità con trovate di grido come “Stefano e Belen per la prima volta ospiti insieme” e la “De Filippi incontra il suo primo fidanzato a C’è posta per te”.
Peccato che ogni puntata sia andata peggio della precedente, raggiungendo cifre allarmanti persino per l’estate televisiva: si è passati dal 12.32% della prima con ospite Fiorello al 10.77% della quarta con Alessia Marcuzzi, mentre gli spettatori sono crollati dai 2.452.000 a soli 1.945.000.
Una duplice disfatta, sia per un Direttore che viene rifiutato dal pubblico televisivo e deve farsene una ragione, sia per Mediaset che ha assistito al flop della sua storia, svilita in uno studio imbarazzante di quattro soldi e celebrata solo grazie alle amicizie di interesse con Signorini.
Il Music Summer Festival non è stato un successo musicale
Ma a rasentare il flop, ieri sera, è stato anche il Music Summer Festival. Sicuramente per colpa dello Speciale Porta a porta sul Papa a Rio De Janeiro, che in genere non ha mai fatto male a nessuno ma ieri sera ha fatto il 14.71% e 2.859.000 spettatori, cifre quasi da garanzia per uno speciale di approfondimento.
Ma chi si sarebbe aspettato soli 2.270.000 spettatori e il 13.74% per una “finale” di un programma musicale? E, soprattutto, quale obiettivo il Music Summer Festival può dire di aver raggiunto?
Ok, in questo caso una media discreta se l’è portata a casa, con un 16% e 2.873.000 spettatori. Ma anche in questo caso parliamo di una caduta libera, visto che la prima puntata aveva fatto il 18.37% e 3.369.000.
Detto questo e premessa la vittoria dell’ennesimo rapper, il Tezenis Live non sembra essere entrato “nel cuore” degli spettatori come di iTunes. I partecipanti, né esordienti né Big, sono tutti rimasti né carne né pesce, senza ampliare il proprio bacino di pubblico. Clementino, Coez, Antonio Maggio restano ancora di nicchia, non avendo acquistato né bimbeminkia né un ampio riscontro popolare.
Sfumato lo stesso effetto Moreno della prima puntata, il Disco per l’estate del 2013 è proseguito con una ritualità stantia e senza colpi di scena, complice anche la concentrazione del non-evento in quattro serate e la sua messa in onda in netta differita (ricordiamo che negli anni Novanta non c’erano i social network).
Sarebbe bastato fare almeno la finale in diretta, magari a settembre, per chiudere quest’esperimento estivo con un pizzico di pathos in più. Nei telespettatori ormai sui trenta, peraltro, è rimasto ancora vivo il confronto col Festivalbar, ma il Festivalbar non è mai stato un evento da Canale5 e negli ultimi anni floppava anche su Italia1.
Quindi, tenendo botta con i superospiti, il Music Summer Festival ha vinto? Sappiamo, però, che alla Fascino che l’ha co-prodotto piace lasciare il segno, più che vivacchiare. Qui l’obiettivo non era tirare la carretta, ma dare una nuova occasione a giovani talenti, quelli nel limbo che rischiano l’oblio a tempo di record.
Paradossalmente, un evento come il Battiti Live, trasmesso le domeniche in diretta sulla Rete del Sud, Telenorba, ha avuto un impatto mediatico ben maggiore. Pur senza contare sulla gara, che avrebbe dovuto dare un senso al Music Summer Festival e invece non è interessata a nessuno.
Stasera mi tuffo non ha colpito nel segno come si sperava
Poi c’è Stasera mi tuffo, altro esperimento estivo “senza infamia e senza lode” per cui, però, bisognerebbe fare un ragionamento diverso. Sicuramente andando a giugno, senza il gran caldo, si è difeso con un ottimo 18% di media. Qui la posta in gioco era più alta, c’erano Paolo Bonolis, dei giurati tecnici e un cast che di sicuro avrà implicato costi da periodo di garanzia. E non c’è stato il boom del format vacanziero che tutti speravano, per far invogliare a produrre d’estate.
Canale5 ha un pubblico fedele solo per il trash, Pupetta e Il Segreto
Cosa deve imparare Canale5 da tutto questo? Che da una parte, d’estate, non può contare né sui giovani né sui vecchi. Dall’altra, col boom della fiction dell’Arcuri Pupetta (share in salita fino al 22% e punte di 5 milioni) e della soap Il Segreto (che veleggia in daytime intorno ai 3 milioni e sopra il 20%), due prodotti ugualmente imbarazzanti, ha un solo pubblico in grado di farle impennare l’auditel estivo: le sciure barra zitelle barra annoiate.
Dall’estate prossima si inizi a pensare a una serialità più leggera low-cost, da sperimentare in vista di promozione in garanzia come negli States. E si mandino in vacanza talent e lustrini di serie C, che la gente avverte subito come cheap e abbandona.