Mission, Roberto Fico: “Pronta un’interrogazione rivolta ai vertici Rai”
Roberto Fico ha annunciato di aver preparato un’interrogazione rivolta ai vertici della Rai a proposito di Mission, il programma che porterà otto vip nei campi profughi
UPDATE 14/08
Roberto Fico torna a parlare di “Mission” sul blog di Beppe Grillo. In un post, il presidente della Commissione di Vigilanza Rai annuncia di aver preparato un’interrogazione rivolta ai vertici Rai sul programma:
“Ho approfondito nei giorni scorsi il progetto di “The Mission”. Il programma andrà in onda il 27 novembre e il 4 dicembre 2013 per descrivere le condizioni dei campi profughi in Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Mali. Mi sono già confrontato con la Presidente della Rai Annamaria Tarantola a riguardo, nel corso del colloquio che abbiamo avuto venerdì 2 agosto, chiedendo ulteriori informazioni sulla trasmissione. (…) Dato il rischio di spettacolarizzazione della sofferenza altrui, ho ritenuto necessario preparare personalmente un’interrogazione rivolta ai vertici della Rai da presentare in Commissione di Vigilanza. Anche altri commissari si sono interessati al caso; il deputato del Pd Vinicio Peluffo ha depositato un’interrogazione a riguardo. La nostra attenzione sul punto è, dunque, massima”.
Fico spiega anche di voler sapere chi produrrà il programma e se i vip che parteciperanno al social show riceveranno un compenso o no:
“In particolare ho intenzione di richiedere alla Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Uno Giancarlo Leone chi e in che modo produrrà le due puntate; se saranno accordati cachet alle celebrities che parteciperanno al reality; come sono state richieste e acquisite le liberatorie per l’utilizzo delle immagini delle donne, degli uomini e dei minori accolti nei campi profughi visitati”.
Infine, conferma la richiesta di visionare il numero zero del programma, sebbene la Rai abbia annunciato che non esiste una puntata pilota di “Mission”.
Mission, anche il Movimento 5 Stelle contro la Rai
Nuovo capitolo dell’ormai noto caso Mission, il programma di Rai1 in onda sulla rete ammiraglia della tv pubblica il 27 novembre e il 4 dicembre che non piace per nulla a molte organizzazioni no profit e gran parte della politica italiana, da Sel (compresa la Presidente della Camera Laura Boldrini che pure – in qualità di portavoce di dell’Unhcr, che collabora alla trasmissione insieme a Intersos – aveva contribuito alla sua ideazione) al Pd. Nelle scorse ore si è aggiunta anche la voce contraria del Movimento 5 Stelle rispetto al reality show (o docu-reality) nel quale otto vip vivono all’interno dei campi profughi del Sud Sudan e del Congo. Ad affrontare l’argomento è stato Beppe Grillo sul suo blog. Il comico ha accusato la Rai di voler spettacolarizzare il dolore dei profughi e non ha risparmiato nemmeno la Boldrini:
Il servizio pubblico RAI, con la consulenza della specialista in rifugiati che si meraviglia della povertà in Italia Laura Boldrini, ha deciso di “spettacolarizzare” le vicissutidini dei profughi per “colpire l’opinione pubblica” con il reality “Mission” che invierà personaggi come Albano, Michele Cucuzza e Emanuele Filiberto a fare da volontari nei campi in Congo e in Sudan. Questa spettacolare banalizzazione della tragedia è irrispettosa nei confronti delle vittime e inutile perché non informa i cittadini. La RAI per “colpire l’opinione pubblica” mandi dei giornalisti non collusi a fare delle inchieste serie per capire chi ci guadagna dallo sfruttamento dei congolesi e del loro territorio e spiegare ai cittadini italiani come agire evitando ad esempio di comprare i prodotti di determinate aziende. Il mondo si cambia con i cittadini attivi ed informati, non commuovendosi di fronte alla tv.
Sul caso è tornato anche Roberto Fico, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Il deputato grillino già nelle scorse ore aveva annunciato che avrebbe richiesto maggiori informazioni sul programma ai vertici di Viale Mazzini oltre che la possibilità di visionare “la puntata numero zero già registrata in modo da poter comprendere se sono stati effettivamente rispettati i principi che regolano, nel Contratto dei Servizio, la missione e il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo perché, in caso negativo, dovrebbe essere messa in discussione la stessa messa in onda del programma”. Bene, Fico oggi in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggetto ha messo da parte le richieste e le ipotesi, per sentenziare::
Il linguaggio del reality non mi pare certo adeguato a rappresentare una realtà come quella dei campi profughi. Inserire come protagonisti degli pseudo vip mi sembra poi rispondere ad una logica da tv commerciale, non certo da servizio pubblico. Peccato perché è una realtà che certo merita di essere trattata dalla Rai.
Mentre la Rai ufficialmente assicura che saranno rispettati “dignità delle persone, dei rifugiati e sensibilità dell’opinione pubblica”, dal canto suo Giancarlo Leone, direttore di Rai1, non pare curarsi troppo delle critiche preventive a Mission provenienti soprattutto dal mondo della politica e su Twitter scrive:
Tv.Da qualunque parte lo si veda, il dibattito su #themission è comunque importante e utile.Servirà a fare un programma migliore su @RaiUno
— Giancarlo Leone (@giankaleone) August 7, 2013
Per la serie ‘un po’ di pubblicità, anche se negativa, non guasta mai’.