Focus Ascolti – Bilancio stagione 2012-2013: Agorà (Rai 3)
Proseguiamo il nostro bilancio stagionale sul fronte degli ascolti, relativo ai programmi del day time, oggi ci occupiamo della trasmissione del mattino della terza rete Agorà.
Programma questo che nel corso della stagione ha vissuto il cambio di conduttore, passando dalle mani di Andrea Vianello, che è diventato nel frattempo direttore di Rai3 a quelle dell’ex corrispondente della Rai da New York, Gerardo Greco. Partiamo, come sempre, dal dato medio stagionale del programma che risulta essere pari a 582.000 telespettatori ed il 10,31% di share. La puntata che ha ottenuto l’ascolto più alto è quella di martedì 26 febbraio 2013 (elezioni politiche) con 1.048.000 telespettatori ed il 13,85% di share. La puntata che ha avuto la media di ascolto più bassa è quella andata in onda il 25 settembre con 356.000 telespettatori ed il 7,4% di share, seconda puntata stagionale.
L’ascolto medio della stagione passata di Agorà è stato di 509.000 telespettatori, pari al 9,27% di share. Vediamo ora insieme il profilo medio del pubblico che ha seguito quest’anno il programma di Rai3. Leggera prevalenza di pubblico femminile con il 55,58% di donne a fronte del 44,42% di uomini. Per quel che riguarda l’età la composizione del pubblico che segue Agorà è formata per lo 0,17% dalla fascia 4-7 annim 0,76% 8-14 annim 0,99% 15-24 anni, 3,17% 25-34 anni, 5,03% 35-44 anni, 11,27% 45-54 anni, 22,02% 55-64 anni e per il 56,58% dal pubblico degli over 65 anni.
Passando alle classi socio economiche abbiamo per il 13,59% dalla classe AA, per il 3,29% dalla classe BB, per il 28,16% da MB, 2,61% BA, 12,74% AB e per il39,62% dalla classe MA. Per livello d’istruzione la composizione del pubblico che segue il programma giornalistico del mattino di Rai3 è formata per lo 0,89% da nessuna, per il 34,49% elementare, 29,71% media inferiore, 28,70% media superiore e per il 6,21% dai telespettatori laureati.
Passiamo ora a vedere in quale regione del nostro paese Agorà conquista la percentuale di share più alta, che risulta essere la Valle D’Aosta con il 22,79%, seguita dalla Liguria con il 17,73% e dalla Toscana con il 15,35% di share. La regione in cui ottiene la percentuale di share più bassa risulta essere la Basilicata con il 5,75% di share, seguita dalla Campania con il 6,74%, quindi c’è la Calabria con il 6,97% di share.