Pechino Express, giornalista di Libero contro Costantino della Gherardesca
A Enrico Paoli, giornalista di Libero, proprio non piace Costantino della Gherardesca (e la cosa è reciproca).
La seconda edizione di Pechino Express partirà il 9 settembre e prevede un cambio alla conduzione. Al timone del format che tortura vip o sedicenti tali facendoli viaggiare a scrocco per lande sconosciute non ci sarà più il principe Emanuele Filiberto ma il nobile Costantino della Gherardesca. Il nuovo conduttore l’anno scorso aveva partecipato al game show come concorrente in coppia col nipote Barù e oggi raggiunge questo meritatissimo upgrade. “Meritatissimo” per me e, presumibilmente, per molti di voi. Ma c’è chi non è d’accordo e, anzi, twitta allo scandalo.
Accade infatti che spesso e volentieri il social network dei cinguettii venga usato a sproposito e la notizia è che ciò sia accaduto anche oggi. Il giornalista di Libero Enrico Paoli ha voluto dire la sua in merito al cambio di conduzione di Pechino Express e forse forse ha un tantino esagerato:
Costantino della Gherardesca in «Pechino Express». Da concorrente, ora si ritrova presentatore"! Altro che canone, chiedo i danni alla Rai!.
— enrico paoli (@enricopaoli1) August 19, 2013
Ammesso e non concesso che si tratti di un’esternazione impulsiva (o molto più probabilmente buttata lì mentre il nostro attendeva che salisse il caffè) resta il fatto che Costantino ha voluto dare rilievo alla questione (che, per amor di trash chiameremo “principio di catfight”) pubblicando il cinguettio incriminato sulla propria pagina Facebook ufficiale corredato da una frase esplicativa del fattaccio:
Incominciano i divertimenti! Un giornalista diciamo di destra, tale Enrico Paoli di Libero (@enricopaoli1) ha detto che vuole chiedere i danni alla Rai perché condurrò pechino express.
Sarà che il caldo agostano dà alla testa anche ai giornalisti di prestigiosi cartacei oppure la pensate davvero come il buon Paoli? Sia come sia, per nostra fortuna esiste Giovanni che ha la soluzione a portata di tweet:
@enricopaoli1 si farà una class action per questa eresia.
— Giovanni Ferrati (@GFerrati) August 21, 2013
[Foto: Facebook]