Videomessaggio Berlusconi: in onda sulle all-news
L’annuncio in anticipo può allertare l’Agcom. L’obbligo di trasmetterlo non sussiste.
UPDATE 18/09: Arriva, nel tardo pomeriggio, il videomessaggio di Silvio Berlusconi a proposito della sentenza Mediaset, ma anche sulla conferma del risarcimento a De Benedetti. A trasmetterlo, sono le all-news: RaiNews 24, TgCom 24 e SkyTg 24, che hanno aspettato il video per tutto il pomeriggio. I telegiornali delle generaliste, invece, aspetteranno le edizioni serali. Su PolisBlog il testo completo del discorso di Berlusconi.
17 settembre 2013: il videomessaggio di Berlusconi si fa attendere. Stando a quanto twittato dal profilo twitter di TgLa7 il video non sarà trasmesso oggi, ma domani … forse.
Il video messaggio di Berlusconi non uscirà oggi. Forse domani
— Tg La7 (@TgLa7) September 17, 2013
17 settembre 2013: il videomessaggio di Berlusconi, stando a quanto si apprende, sarà disponibile dopo le ore 12 di oggi, durerà 16 minuti (davvero difficile immaginare che possa essere mandato in onda integrale, dunque) e sarà, dice Bechis, pacificatore.
Preciso: videomessaggio "pacificatore" di Berlusconi sarà disponibile domani dopo ore 12. Dura 16 minuti ^fb
— Franco Bechis (@FrancoBechis) September 16, 2013
Videomessaggio: nuovo annuncio
16 settembre 2013: il videomessaggio di Berlusconi arriverà domani mattina, alle 10.30.
La nuova comunicazione “urbi et orbi” del Cavaliere, alla vigilia del voto della giunta del Senato per le immunità e le elezioni sulla decadenza di Berlusconi stesso, dovrebbe contenere, fra l’altro, il rilancio di Forza Italia.
L’annuncio è arrivato durante la puntata di stasera di Piazzapulita, e lo ha dato Enrico Mentana.
Videomessaggio Berlusconi, il primo annuncio
Silvio Berlusconi starebbe per mandare alle televisioni di tutta Italia un nuovo videomessaggio, dopo quello che ha inviato il giorno successivo alla sua condanna definitiva nell’ambito del processo Mediaset.
Questa volta, a differenza di molti precedenti, il videomessaggio di cui parla Repubblica fin da ieri non dovrebbe cogliere nessuno alla sprovvista.
E’ questo il senso di quanto scrive Beppe Giulietti su Articolo 21:
«Dal momento che ha “gentilmente” deciso di annunciarlo in anticipo, questa volta nessuno potrà fingere di essere stato colto di sorpresa.
L’Autorità di garanzia del settore, Agcom, avrà modo di ricordare le regole in materia, rammentando che non esiste obbligo alla trasmissione del messaggio, perché tale obbligo vale solo per la Rai e quando si tratti di messaggi di pubblica utilità e la richiesta arrivi dalle principali cariche istituzionali».
In questo caso, senza ombra di dubbio, la dichiarazione unilaterale videoregistrata di Berlusconi sarebbe un messaggio privatistico, volto verosimilmente a commentare ancora una volta la sentenza e, forse, ad aprire in via definitiva, la crisi di governo.
Dal momento che l’obbligo non sussiste, è lecito chiedersi, come fa Giulietti, chi resisterà alla tentazione di mandare in onda il messaggio.
Dal 1994 ad oggi, la storia della televisione italiana è contrappuntata dalle dichiarazioni monografiche e monolitiche di Silvio Berlusconi (che a volte si è anche sottoposto al contraddittorio, naturalmente. Soprattutto quando sapeva che ne avrebbe tratto vantaggio, con colpi di teatro da maestro, come quello da Santoro e Travaglio che ne ha segnato la resurrezione mediatica). Questa volta, nel caso, si potrebbe evitare.
Oppure, di contro, aprire alla giornata dei videomessaggi e consentire a tutti i cittadini di dire la loro in tv, per 3 minuti di gloria.