Focus Ascolti – Bilancio stagione 2012-2013: I menu di Benedetta (La 7)
Il nostro bilancio stagionale sui programmi del day time delle 7 reti generaliste focalizza la sua attenzione del varietà culinario di La7, ormai defunto “I menu di Benedetta”, precisamente sull’emissione del mezzogiorno.
Partiamo dal dato medio per la replica del mezzogiorno che risulta essere pari a 275.000 telespettatori e l’1,83% di share, su una durata media di 55 minuti dalle ore 12:30. La puntata più vista è stata quella andata in onda giovedì 24 gennaio 2013, che ottenne una media di 406.000 telespettatori ed il 2,56% di share. La meno vista fu quella andata in onda il giorno di capodanno che portò a casa 140.000 telespettatori e lo 0,84% di share. La media della stagione precedente delle repliche del mezzogiorno dei Menu di Benedetta fu di 319.000 telespettatori ed il 2,35% di share.
Vediamo ora la composizione del pubblico che ha seguito quest’anno la replica del mezzogiorno del defunto programma condotto da Benedetta Parodi. Partiamo dal sesso dove vediamo una netta prevalenza di pubblico femminile nella misura del 70,78% a fronte del 29,22% di pubblico maschile. Per quel che riguarda l’età partiamo dallo 0,73% della fascia 4-7 anni, 1,43% 8-14 anni, 4,97% 15-24 anni, 14,46% 25-34 anni, 13,95% 35-44 anni, 21,62% 45-54 anni, 16,82% 55-64 anni e per il 26,01% dagli over 65.
La composizione per classi socio economiche vede il 23,49% della classe AA, 2,18% BB, 31,67% MB, 4,89% BA, 3,16% AB e per il 34,61% dalla classe MA. Per livello d’istruzione abbiamo per l’1,87% nessuno, 12,60% elementare, 32,73% media inferiore, 42,58% media superiore e per il 10,21% laurea. Partendo dal dato del totale individui che risulta essere dell’1,83%, i top share per target vedono il 2,67% di share per la fascia 25-54 anni, il 3,84% della classe AA, il 2,84% della media superiore ed il 4,08% di share per i laureati.
La regione italiana in cui I menu di Benedetta ha ottenuto la percentuale di share più alta risulta essere il Molise con il 4,92% di share, seguito dalla Valle D’Aosta con il 3,89% ed il Friuli Venezia Giulia con il 3,22% di share. La regione in cui ha ottenuto lo share più basso è la Campania con lo 0,82%, seguita dalla Puglia con lo 0,93% e dalle Marche con l’1,02% di share.