Giappone, candid camera da paura: il velociraptor, le gang ed il pulsante misterioso
In Giappone le candid camera puntano a spaventare senza troppi problemi i protagonisti. Un video in cui un velociraptor attacca alcuni dipendenti di un ufficio ha fatto il giro del web, ma ci sono altri esempi di come i giapponesi vogliano scherzare
Come sanno divertirsi i giapponesi, nessun altro sa farlo. E meno male, verrebbe da dire. Perchè le candid camera trasmesse in Giappone non si limitano a lasciare le vittime in situazioni imbarazzanti o alle prese con personaggi originali ed imprevedibili, ma sembrano puntare a fare più un esame di resistenza cardiaca piuttosto che a far strappare qualche risata.
E’ diventato virale, in questi giorni, uno scherzo che una trasmissione ha realizzato ai danni di ignari dipendenti di un ufficio. Che poi siano davvero ignari o si tratti di attori lasciamo deciderlo a voi. Lo scherzo è tanto semplice quanto surreale e, secondo il sottoscritto, un tantino esagerato. I protagonisti della candid camera passeggiano per un corridorio quando, davanti a loro, si trovano davanti alcune persone fuggire ed urlare.
Il motivo di questa fuga viene presto svelato: davanti alla vittima compare un velociraptor, con tanto di effetto sonoro, che punta il malcapitato di turno ed inizia ad inseguirlo. Sebbene il pupazzo non si sforzi più di tanto a nascondere la presenza di una persona al suo interno (tant’è che noi comodamente davanti al computer riusciamo a vedere le gambe dell’attore che lo sta azionando), il risultato è esilarante ma, forse, un po’ di cattivo gusto.
D’altra parte, i giapponesi hanno un loro senso dell’umorismo, che punta molto ad un effetto slapstick sia nei game show che nelle candid camera. A loro piace vedere l’effetto che una prova o uno scherzo ha non tanto sulla mente del protagonista, quanto nella sua reazione fisica. Era alla base di “Takeshi’s Castle”, il programma doppiato dalla Gialappa’s Band e da noi diventato “Mai dire Banzai” (successivamente il format ha assunto diversi titoli, tra cui “Wipeout”, come la versione americana del programma), e lo è alla base delle loro candid camera.
Per dimostrarvi cosa intendiamo, siamo andati alla ricerca di qualche altro scherzo made in Japan ed il risultato è sempre lo stesso: qualche risata ma, poi, il dubbio che forse si sia un po’ troppo esagerato. Ma questo, ovviamente, è un’opinione soggettiva.
In questa candid una signora viene lasciata da sola in una stanza. Sotto una scatola si cela un bottone rosso. Il gioco è fatto: la signora si lascerà prendere dalla curiosità e lo premerà? Ovviamente la tentazione è forte, e le conseguenze altrettanto:
Stesso principio per questa candid, dove una signora ben vestita deve recarsi in una stanza, dove si trova lo stesso pulsante. Nonostante non sembri molto interessata alla funzione del bottone, alla fine lo preme. Ed il colpo di scena finale ci dice che ne è valsa la pena:
Qui, invece, un povero ragazzo si trova nel mezzo di una rissa tra due gang:
Gli americani hano provato ed emularli, ma i giapponesi restano maestri nell’arte dello scherzo. Ecco come hanno sfruttato loro, un anno fa, l’idea del velociraptor:
Insomma, non c’è gara. E se andate in Giappone, portatevi dietro un ansiolitico.