Nel giorno dell’approdo di Daniel Radcliffe a Venezia ho voluto fare un’esperienza: conoscere le sue fan. L’ex Harry Potter del grande schermo ha attirato al Lido orde di ragazzine tra i tredici e i diciassette anni che hanno passato una serie infinita di ore appostate a bordo red carpet nonostante sole, vento, grandine o tempesta. Fare la loro conoscenza è stata un’esperienza, come dicevo. Quindi ve la voglio raccontare.
Prima di tutto bisogna chiarire una cosa: non tutte le ragazzine si accalcano davanti al red carpet. Ci sono, infatti, quelle più furbe. Appartengono a questa categoria le fan che, non si sa come, riescono a sapere sempre quando il vip dei loro sogni uscirà dal retro del palazzo della Settantesima Mostra del Cinema di Venezia per essere scortato al suo hotel extralusso di appartenenza.
Se loro son furbe, però, anche i bodyguard non scherzano. Quando una fan prende coraggio e chiede al tizio della sicurezza se davvero da lì dovrebbe uscire Daniel Radcliffe a breve, la risposta è sempre la stessa: “No, sta per passare Franca Rame”. A quel punto la reazione tipica della ragazzina in questione è: “Ah va beh, allora torno sul red carpet”. La situazione è surreale ma c’è anche chi non ci casca. Da qui la possibilità di vedere il loro idolo per poi scoprire che è “troppo basso”, “troppo pallido”, “forse un po’ ingrassato”. (Io non so perché non l’ho ancora visto, riferisco solo voci di corridoio).
Sia come sia, pare che questa sosta infinita sia sfiancante anche per loro. Alcune accusano un forte mal di testa, altre lamentano di avere fame ma di non poter spostarsi perché rischierebbero di perdere la priorità acquisita.
E’ tutto bellissimo.