Pomeriggio Cinque fa pure l’Happy Hour con la cronaca, che straborda al preserale (ieri crollato all’8%)

Non vorremmo essere nei panni della superaziendalista Barbara D’Urso in questi giorni. L’azienda le ha chiesto di tornare in extended version, coprendo tutto il pomeriggio e il preserale dalle 3 mezza alle 8, neanche conducesse Domenica In ai tempi d’oro.

Peccato che in questo periodo non ci siano notizie di grido e la conduttrice si affanni già tutto il pomeriggio per parlare di temi improbabili come i “cerchi di grano non sono degli Ufo” o “4 caffè costano 100 euro a Venezia”.

Almeno, fino a ieri, si vantava di cambiare registro. Alle 18.40, in concomitanza con la partenza di Reazione a catena, ha dichiarato tutta pimpante:

“Ora si balla o si canta”.

Non l’avesse mai detto. Ogni volta che un programma di Barbara vira più sull’intrattenimento (trash) crolla d’ascolto. E’ successo a Stasera che sera, Baila, e, non a caso, la sua ultima Domenica Live era tutta cronaca e infotainment (guai a trasformarla in Buona Domenica con lei).

Ieri, invece, ha pensato bene di fare un lungo momento di amarcord estiva con Edoardo Vianello. Risultato? Il nuovo segmento Pomeriggio 5 Happy Hour ha riportato la magrissima media dell’8.50% e di 1.083.000 (surclassato, oltre che da Pino Insegno al 23% e poi al 26%, persino dal Tg3 al 15%).

E dire che la D’Urso ha pensato bene di aprire Pomeriggio Cinque di oggi tutta tronfia perché “ieri siamo stati i più visti sempre di tutte le reti al pomeriggio”, fiera solo di aver battuto La vita in diretta Story ferma autolesionisticamente al 9.92% e 841.000 spettatori.

Paolo Bonolis si starà già leccando i baffi, perché il Direttore del Tg5 Clemente Mimun non vedrà l’ora che non solo riporti il preserale a due cifre, ma lo traini con più del 20%.

La D’Urso è oggi corsa silentemente ai ripari. Innanzitutto procrastinando il termine della Seconda parte di Pomeriggio Cinque fino alle 19.00 (sperando di ridurre il distacco sul competitor) e cercando di non perdere pubblico dopo il talk:

“Oggi si continua. E’ tutto un Pomeriggio Cinque. Tanto siete lì in questo momento. state prendendo il caffè? il tè già è andato, vi do il tempo per prepararvi per preparare la cena guardando Pomeriggio Cinque. Qua sto”.

Così, anziché cantare e ballare da subito, la D’Urso ha cavalcato in pieno preserale la polemica della spoglie di Battisti (con il Direttore Paolo Liguori relegato a suo inviato dal cimitero), sfoggiando le mitiche faccette dalla permanenza assicurata:

“Trovo bizzarri i vetri oscurati. è grave, è un negare ai fans. W battisti. secondo me lucio battisti è felicissimo da lassù se tutti cantano le sue canzoni. l’idea di spostare le spoglie di una persona dopo 15 anni, cioè… ricordiamolo qua lucio battisti”.

E sono partiti filmati sgranati in bianco e nero, presi da Youtube, per attirare qualche vecchierella. Poi il lancio della D’Urso dell’Happy Hour vero e proprio, slittato alle 19.00:

“Vi aspetto qui tra tre minuti, la spiaggia dei belli e mica solo quello. Non vedo l’ora di mostrarvi che succederà tra pochissimo”

Solo lei poteva farci offrirci pure all’ora dell’aperitivo un cocktail di dramma e faccette. Al ritorno dalla pubblicità la D’Urso ci ha tenuto a specificare che avrebbe alternato ai bislacchi collegamenti con le spiagge (ieri una per nudisti, oggi una negata ai brutti) e a momenti più leggeri altri segmenti di cronaca:

“Si balla, si canta, si ride. ma non solo. Saremo anche con la cronaca. Dobbiamo cantare insieme e raccontare delle cose insieme”.

E a questo punto sono arrivati, a grande richiesta (?) di nuovo insieme, i Gatti di Vicolo Miracoli, ovvero Franco Oppini e Umberto Smaila.

Poi si sono susseguiti i tormentoni dell’estate, con tanto di balli di gruppo in studio, e la storia di cronaca della ragazza uccisa in ufficio. Con la D’Urso che ha dato la linea al Tg5 con il caso della famiglia con 14 figli. Il minestrone di informazione-spettacolo spalmato per 4 ore e mezza, anziché per tre, risolleverà il morale di Mimun?

Pomeriggio Cinque Happy Hour – puntata martedì 3 settembre 2013