Fino ad ora non vi avevo ancora parlato dei party che il Lido offre piuttosto copiosamente durante questa Settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e so che ve ne stavate tutti chiedendo il perché. Beh, la ragione è che non ci ero mai stata. Fino all’altra sera. L’arrivo di Daniel Radcliffe al Lido aveva fomentato le sue fan ma anche la movida locale tanto che l’ex maghetto più occhialuto del grande schermo aveva pensato bene di farsi attendere come ospite d’onore ad una festa sulla Terrazza DiSaronno.
Risparmiandovi il discorso sul fatto che pedalare con tacco dodici e vestitino in piena notte è possibile (ma non ve lo consiglio), alle 23 io e il mio invito eravamo fuori dal locale in attesa di entrare per goderci la festa e, soprattutto, pregustandoci il momento in cui Radcliffe avrebbe mostrato le sue abilità canore (sì, anche l’invito pregustava tutto ciò). La prima cosa che vedo appena approdata in Terrazza è Cesare Cremonini accompagnato da una bionda misteriosa. Open bar, subito.
Verso mezzanotte arriva Radcliffe ma io non lo vedo (no, non è una facile battuta sulla sua statura, anche se avrei potuto farla). L’attore arriva cirocondato da una decina di bodyguard, quindi più che vederlo, abbiamo tutti percepito la sua magica apparizione. Peccato solo che il nostro si sia immediatamente rifugiato nel privè del locale uscendone solo un’oretta dopo (sempre blindatissimo dal suo codazzo di guardie del corpo). Quindi niente karaoke per lui?
Ebbene no, pare che l’ex mago si sia sentito a disagio perché temeva che qualcuno potesse filmarlo durante la sua ebisizione (no, e chi mai avrebbe pensato di fare una cosa del genere?) quindi, se non altro, siamo tutti liberi di pensare che sia stonato, ecco.
Non tutto è perduto, però. La serata karaoke è andata avanti per la gioia di tutti i presenti (se escludiamo i loro timpani, ovviamente) e alla faccia di quel timidone di Radcliffe. Se lui non ha avuto il coraggio di esibirsi, c’è chi, invece, non si è fatto problemi a calcare il palco per affrontare il pubblico (tra cui presenziava anche, come dicevo, Cesare Cremonini). Ebbene, io non aggiungo altro. Però c’è il video in apertura.
E a me servirebbe tantissimo un mantello dell’invisibilità, ora.