The Wire e The Americans tra i migliori telefilm (ma mancano…)
Il magazine “IL” ha pubblicato la classifica delle migliori serie tv di sempre e dell’anno. Nella prima vince The Wire, nella seconda The Americans.
Non è ancora la fine dell’anno, ma è sempre una buona occasione per parlare di telefilm e discutere su quali siano i migliori dell’anno e non solo. Così, “IL”, magazine de “Il Sole 24 ore”, ha fatto qualcosa che raramente vediamo sulle riviste italiane, che spesso trattano i telefilm con superficialità e poca conoscenza a proposito, ed ha stilato nelle scorse settimane (ma la notizia è stata ripresa oggi dall’Accademia dei Telefilm) due classifiche che non mancheranno di far parlare i fan delle serie tv.
Partendo da un presupposto che molti di noi danno per ovvio, ovvero che la tv (in particolare quella americana) negli ultimi anni ha regalato al pubblico seire tv che reggono ed a volte superano il confronto con i film, il magazine ha stilato due classifiche. Una affronta le migliori serie tv di sempre, l’altra (che in realtà è un elenco di titoli messi a mo’ di torneo) le migliori serie tv dell’anno.
Per quanto riguarda i migliori telefilm di sempre, “IL” ne ha citati sedici, passando da alcune più recenti ad altre meno, con qualche dimenticanza che non piacerà ad alcuni. All’ultimo posto c’è “Dr. House”, che sicuramente rientra tra i telefilm più amati degli ultimi anni; al quindicesimo “Misfits”, la serie inglese con protagonisti ragazzi costretti ai servizi sociali che scoprono di avere dei poteri speciali. Volgare ma geniale, è una scelta particolare che però va apprezzata. Quattordicesima è “The Office”, mentre al tredicesimo posto troviamo “Game of Thrones”, forse un po’ basso ma sicuramente meritevole di far parte della classifica. Al dodicesimo posto c’è “Sex and the city”, all’undicesimo la poco conosciuta (in Italia) “Curb Your Enthusiasm”.
Al decimo posto “Desperate Housewives”, altra serie tv che ha regalato al pubblico un nuovo ideale di donna, non stereotipata e moderna. Nono posto per “Six Feet Under”, ottavo (nonostante i numerosi premi ricevuti) per “Breaking Bad”, mentre al settimo posto c’è “The Good Wife”, molto ben scritta ed interpretata ma che, forse, poteva anche stare dietro alla serie tv con Bryan Cranston. Sesto posto per “Lost”, superato da “24”, mentre al quarto posto c’è “Mad Men”.
Il podio ci mostra tre serie tv tra le più acclamate di questi anni: al terzo posto “I Soprano”, ormai diventata cult, al secondo “The West Wing”, che ci ha portato all’interno della Casa Bianca, mentre a vincere è “The Wire”, serie tv che mette ancora una volta d’accordo tutti.
Mancano alcune serie tv importanti, che hanno sempre fatto parte di classifiche del genere, come “Twin Peaks”, “Dexter”, “Buffy”, “Star Trek”, “Friends” ed “I Simpson”. L’impressione, però, è che quelli di “IL” abbiano voluto deliberatamente evitare certi titoli per non ripete la solita classifica già vista da altre parti.
Discorso diverso per le migliori serie tv dell’anno. In questo caso, si deve considerare non tanto l’effetto della serie nella globalità del mondo dei telefilm, ma la loro capacità di diventare imperdibili nel giro di poco tempo. In questo caso, come detto, non c’è una classifica, ma un elenco di “partecipanti” ad un torneo che ha visto vincitore “The Americans”, la nuova serie di Fx ambientata durante la Guerra Fredda.
Lo show ha battuto “Scandal”, la serie tv di Shonda Rhimes che in due stagioni è riuscita a battere, in ascolti, anche “Grey’s anatomy”, che va in onda un’ora prima. Sul podio (non è stata fatta la finalina) ci sono “House of Cards”, la nuova serie tv che ha lanciato Netflix per quanto riguarda le produzioni originali, ed “Homeland”.
Le altre serie che hanno partecipato sono state “Girls” (battuto da “Scandal”), “Downton Abbey” (sconfitto da “House of Cards”), “Veep” (superata da “Homeland”) e “The Newsroom” (battuta da “The Americans”). In questo caso, c’è poco da obiettare: si tratta dei migliori telefilm andati in onda fino alla scorsa primavera. Le novità in arrivo in autunno (qui il calendario), però, potrebbero spodestare qualche titolo ed entrare in gara da subito.