Baciamo le mani, quarta puntata del 13 settembre 2013: riassunto e foto
Ida e Salvatore diventano testimoni sotto protezione, ma per pochissimo tempo. Poi, una volta arrestato don Cesare, tornano a Little Italy.
Baciamo le mani – quarta puntata
Agnese (Virna Lisi) è disperata per la morte di Pasquale (Massimo Bellinzoni) e accusa per la perdita del figlio Ida/Gabriella (Sabrina Ferilli), nonostante la promessa fatta di prendersi cura di lei. Intanto a casa Vitaliano arriva il commissario Bellomo (David Coco) per parlare con Ida e convincerla che è arrivato il momento di andare via, ed entrare nel programma protezione testimoni.
Il piccolo Salvatore soffre per questo nuovo cambiamento di vita e vorrebbe restare a casa Vitaliano, dove ha trovato una famiglia, una nonna e degli zii. Ma non ci sono alternative, e il bambino urla tutta la sua rabbia contro la madre che ritiene responsabile per tutto quello che sta accadendo.
Per Felicita (Martina Pinto) è un momento difficile: Vito (Massimiliano Morra) non la vuole più nè vedere nè sentire e lei non ne comprende il motivo. Non sa che il ragazzo la vuole tenere lontana dal pericolo, e così quando lo vede prestare giuramento per entrare a far parte a tutti gli effetti della famiglia mafiosa di don Gillo (Burt Young) ne rimane sconvolta, chiudendo qualsiasi rapporto con lui.
Don Caruso mantiene la parola data ad Agnese e convoca don Gillo, per chiedergli di tenersi alla larga dalla famiglia Vitaliano e dalla loro macellaria. Per il momento don Gillo decide di farsi parte, ma don Caruso è molto malato e una volta morto le cose potrebbero cambiare.
La casa in cui il commissario Bellomo accompagna Ida e Salvatore, nella periferia di New York, è un tugurio, e il bambino è sempre più stravolto da tutta la situazione, anche perché dovrà rinunciare alla scuola e alla famiglia a cui ormai si sentiva legato. Le discussioni con sua madre si fanno quindi sempre più frequenti.
In Sicilia i poliziotti scoprono che la talpa all’interno del commissariato è Cangemi, poco prima del ritorno del commissario. A quel punto Bellomo convince il poliziotto a collaborare per incastrare una volta per tutte don Cesare, incontrandolo con indosso delle cimici. Il piano riesce, ma per Cangemi finisce male. Don Cesare, prima di essere arrestato, uccide infatti la talpa.
Il piccolo Salvatore, approfittando di una breve assenza di sua madre, scappa di casa e si perde nei quartieri malfamati della città. Mentre Ida si dispera e cerca l’aiuto di Ruggero (Francesco Testi) per ritrovare suo figlio, il bambino viene ritrovato da un poliziotto che lo accompagna poi da Agnese, l’unico posto che Salvatore sa indicare. È la donna a chiamare Ida e a darle la bella notizia del ritrovamento del bambino e poi quella dell’arresto di don Cesare.
Maria Rosa (Daniela Marra), la figlia di don Gillo, è promessa sposa al figlio di un altro boss mafioso ma lei non intende convolare a nozze in questo modo. Riesce quindi a convincere Vito ad aiutarla: i due ragazzi si fanno trovare a letto insieme e in questo modo don Gillo, messo davanti al fatto compiuto di una figlia disonorata, accetta che i due ragazzi si sposino.
Ida e Salvatore tornano, su richiesta di Agnese, a vivere a casa dei Vitaliano e questo fa sì che la donna e Ruggero si avvicinino sempre di più, pericolosamente. Lui è chiaramente invaghito della cognata.
Don Draghi, su suggerimento del figlio, fa assassinare da un infermiere don Caruso. In questo modo Agnese si ritrova senza protezione, e pur con la morte nel cuore decide di vendere la macelleria ai mafiosi pur di salvare la vita ai figli.