La seconda puntata – in diretta su PolisBlog – della nuova stagione di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come di consueto con la copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico è partito dalla Costa Concordia notando “come è facile rimuovere le cose quando non serve il voto del Pd”. Poi è entrato nel merito della vicenda:
L’operazione è andata bene perché l’ha diretta un sudafricano.
Il comico quindi, dopo aver imitato lo stravagante Antonio Razzi, ha ricordato gli apprezzamenti che l’attuale Presidente del Consiglio ha riservato solo alla prima parte della Costituzione, tirando in ballo lo scrittore Roberto Saviano:
La Costituzione per Letta è come il monologo di Saviano, la prima mezz’ora ti prende tantissimo, dopo magari.. se c’è Paperissima, cambi canale.
Poi, ancora sul Pd e sul voto in giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari previsto per domani sera:
Il Pd stavolta è unito: voterà compatto per la decadenza di… Prodi.
Il comico genovese, non prima di aver ricordato la sentenza della Cassazione sul lodo Mondadori per la quale Berlusconi dovrà versare 541 milioni a De Benedetti, si è lanciato nell’imitazione di Silvio Berlusconi, immaginando i contenuti del videomessaggio che potrebbe arrivare domani. Incipit favoloso:
Cari italiani, vorrei stipulare un nuovo contratto con voi. O preferite che facciamo in nero?
Poco prima, sulla solitudine del Cavaliere, Crozza aveva detto:
È chiuso da 45 giorni a Villa San Martino. Non so se lo fa per entrare nella parte. Però, Silvio, guarda che questi giorni non te li scalano.