Bondi contro Brunetta per l’attacco a Fabio Fazio: “È imbarbarimento della vita civile”
Da parte del senatore Pdl arriva anche una feroce critica ai talk show, ai quali ha deciso di non prendere più parte.
In pochi avrebbero immaginato di scrivere un giorno la frase ‘Sandro Bondi difende Fabio Fazio‘. Ed invece anche tali avvenimenti impensabili diventano realtà in questa meravigliosa Italia. Il senatore Pdl, infatti, ha criticato aspramente l’attacco che il suo collega di partito, Renato Brunetta, ha reiterato nei confronti del conduttore di Che tempo che fa. In un’intervista al quotidiano La Stampa l’ex ministro ha detto:
Tutta questa vicenda dei compensi televisivi è tipicamente italiana e partecipa a un certo imbarbarimento della vita civile di cui io stesso sono stato vittima. Un imbarbarimento che consiste nel travolgere le singole persone piuttosto che affrontare la natura vera dei problemi senza pregiudizi, da ogni parte beninteso.
Bondi in particolare ha contestato il metodo piuttosto che il merito delle recenti battaglie di Brunetta, che è riuscito anche a bloccare il passaggio in Rai di Maurizio Crozza.
Nel merito della questione il poeta di Arcore (che ha assicurato che le sue parole non vanno lette all’interno della lotta intestina nel Pdl) ha detto che è auspicabile una riduzione dei compensi “assurdi e diseducativi”, ma ha precisato che l’iniziativa dovrebbe essere presa all’interno della Rai stessa e non da elementi esterni.
A proposito di tv, come mai da qualche tempo non troviamo più Bondi tra gli ospiti dei talk?
Da tempo ho fatto una scelta precisa: non partecipare più ad alcuna trasmissione di approfondimento politico. I talk show sono fra le cause principali della crescente sfiducia nella politica: sono arene di combattimenti, di scontri furiosi e di schiamazzi che hanno contribuito a far perdere qualsiasi autorevolezza alla politica.
Bondi ha mostrato ferma decisione a riguardo, sostenendo che “se un politico vuole preservare una funzione che sia rispettata deve rifiutarsi di fare il burattino o la comparsa” e affermando chiaro e tondo che “i talk mi danno un senso di ripulsa” (anche se ha detto di apprezzare Fabio Fazio, Paolo Del Debbio, Enrico Mentana e Nicola Porro). Alla fine è arrivata anche la confessione:
Quando nei talk sono stato aggressivo, dentro di me mi sono vergognato.
Quando, invece, ha messo in scena, su richiesta di Berlusconi, da ministro della Cultura, la premiazione al Festival di Venezia della tanto discussa Michelle Bonev no, a quanto pare.