SERVIZIO PUBBLICO: titolo perfetto per la tv che funziona meglio dei telefilm
Si fa per dire. Famigerata puntata di “Servizio Pubblico”, alla quale Michele Santoro, conduttore principe scrupoloso nella ricerca di ascolti, ha invitato la regista Michelle Bonev. La presenza che mi ha colpito di più è stata quella di Massimo Cacciari che ancora una volta si è scagliato contro l’insopportabilità dei toni, degli argomenti, delle cadute a picco, come senso e costrutto, di un talk show ben collaudato: con pregi e vizi, difetti a cui però non nega una assidua presenza. Un pò di cattivo ossigeno in tv fa comodo anche a un filosofo. Ciò che è accaduto ha un risvolto interessante. Un pò di storia. Anni fa la signora Michelle Bonev riesce a convincere Berlusconi e i suoi fiduciari in tv che lei stessa non è solo bella, intraprendente, vivace, ma è una vera artista venuta da lontano, degna non di respingimenti come una migrante ma di una immediata integrazione nel nostro paese, e soprattutto nel cinema e nella tv. Non solo. Intorno a Michelle comincia una danz