Che Tempo che Fa 20 ottobre 2013, tutte le interviste: Maradona protagonista tra Napoli ed Equitalia (VIDEO)
Raffaele Fitto, Gianni Minà, Elisa, Flavio Caroli e Vito Mancuso gli ospiti di Fazio in questa domenica 20 ottobre: presenti Littizzetto e Gramellini (mentre aleggia ancora l’ombra di Brunetta…).
“O mamma mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazon? Ho visto Maradona, ho visto Maradona, uè mammà, innamorato so'”
cantava il San Paolo quasi venti anni fa vedendo Maradona in campo e immaginiamo che stasera siano stati in tanti, non solo a Napoli, a restare attaccati al televisore per seguire l’intervista di Fazio a Maradona, introdotta per di più da Gianni Minà. Una reunion che ha ‘catalizzato’ la puntata, con buona pace di chi è venuto prima, ma soprattutto dopo l’intervista ‘canonizzatrice’ al più grande giocatore di calcio di tutti i tempi (fonti ufficiali, non di Fuorigrotta, eh).
Si può dire però che il filo conduttore della puntata sia stata la passione: quella per l’arte di Flavio Caroli, che ha aperto la puntata con un rapidissimo excursus sulla rappresentazione del potere in pittura, e quella del teologo Vito Mancuso, sempre più convinto che Dio non sia Onnipotente, né perfetto.
Ecco, questa è una cosa che un tifoso del Napoli non direbbe mai di Maradona: i vicoli sono ancora pieni dei suoi altarini e le case zeppe delle sue reliquie. Maradona è e resterà l’unico Dio dell’Universo calcistico (per molti se non per tutti). E se qualcuno dovesse mai mettere in dubbio i suoi legami con l’Altissimo, ci pensa lo stesso Diego, con la sua sobria giacca, a ricordarceli. Ma Maradona in tv è sempre un evento e domani le curve d’ascolto ci riserveranno qualche sorpresa, così come qualche ‘sorpresa’ l’hanno riservata le dichiarazioni del Maradona ‘socio-politico’
“Cosa ho capito nella vita? Che gli Stati Uniti credono di comandare il mondo, ma noi non siamo tutti americani”
dice Maradona quasi a tradimento a un Fazio che si aspettava qualche chiusura a effetto sui mali della droga o sull’importanza della famiglia.
“De Laurentiis non mi vuole” dice poi a proposito di un suo possibile ritorno a Napoli da allenatore. Ma la vita all’ombra del Vesuvio per lui sarebbe davvero impossibile: ora vive a Dubai e riesce anche a fare la spesa da solo, nonostante i ‘napoletani’ sempre in agguato, ma a Napoli vivrebbe recluso.
Intanto, a proposito di ‘reclusione’ è in Italia per chiarire la sua posizione con Equitalia:
“Non sono un evasore. Non firmavo io i contratti, era Ferlaino”
è la sua linea difensiva. Ma di questo si occuperanno gli avvocati e il Fisco. Intanto, memore del sempre valido adagio napoletano ‘cca nisciun’ è fesso’, in Italia si spoglia di tutti i suoi ‘beni’ ed evita di andare in giro come la Madonna di Pompei… “Vedi Fabio, quando vengo qui mi tolgo gli orecchini, l’orologio, eh…”. E il gesto dell’ombrello rivolto a chi vuole ‘farlo fesso’ vale più di mille parole: ma per evitare di vanificare la canonizzazione, in studio passa praticamente sotto silenzio.
Con l’occhio lucido, invece, Diego ringrazia le sue figlie: è vivo grazie a loro. Di Diego Sinagra, invece, nessun cenno: seguiranno approfondimenti nei programmi del pomeriggio…
Ma non è tutto ‘pibe de oro’, come abbiamo detto. Va, infatti, ricordata anche l’intervista all’onorevole Raffaele Fitto che si riallaccia idealmente a quella con Brunetta della scorsa settimana, ma con risultati ben diversi, toni decisamente civili e contenuti politicamente rilevanti.
Ci dispiace, infine, per Elisa, esibitasi con ritardo e quando tutti ormai parlavano solo di Maradona, mentre la Littizzetto passa quasi in sordina. Mi sa che la promozione del suo ultimo film non aiuta la scrittura.
Vabbè, anche questa puntata è finita e in lontananza si sente solo un coro risuonare: “Maradona è megli’e Pelè…”
Che Tempo che Fa 20 ottobre 2013, live su TvBlog
22.51 Si finisce tardi stasera. Maradona voleva il suo tempo. Ma tanto Bollani è in studio…. A sabato prossimo.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: La Buonanotte di Gramellini su Maradona
22.47 Massimo Gramellini ricorda i suoi inizi da giornalista sportivo inviato a Napoli proprio a seguire Maradona.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: Elisa, L’anima vola
22.35 In ritardo Elisa con L’Anima Vola. Ma la sua chiacchierata con Fazio sembra ormai provenire da un’altra dimensione. Tutti pensano ancora a Maradona.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: Diego Armando Maradona “De Laurentiis non mi vuole”
Maradona a Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013
22.34 Tutto idilliaco, santino perfetto. E poi vedi la giacca, con il Crocifisso di Cimabue stampato sul retro. Piccoli segni di grande significato…
22.32 “Dico solo che io non firmavo io i contratti, ma scendevo in campo a giocare, a regalare un sorriso al pubblico. Voglio dire agli italiani che non ho mai evaso. E ai genitori dico di non mettere pressione ai bambini: non devono essere Maradona, di Maradona ce n’è già uno”.
22.30 E si vede la prima volta di Maradona a Napoli: 80.000 al San Paolo per vederlo palleggiare.
22.29 Dopo Benitez vorrebbe allenare il Napoli, “ma De Laurentiis non mi vuole”.
22.27 Minà: “Io l’ho visto sempre massacrato, ma è ancora qui”. Fazio: “Ma c’è una parte ancora bambino in una parte di te?” “No io sono in pace con me stesso: ho due figlie meravigliose e un nipotino di quattro anni che è la mia vita”.
22.27 Hai una certezza adesso nella vita? C’è qualcosa che credi di aver capito ora, alla tua età? “Sì, che gli Stati Uniti comandano il mondo, che credono di comandare il mondo, ma non siamo tutti americani”
22.25 Quando hai capito di essere Maradona? “Sempre. Ho sempre pensato che la mia fede fosse quella di giocare a calcio”.
22.23 “Io non sono mai stato un evasore. Lo dico a Equitalia, Equifrancia, a tutti. Io non ho mai firmato nulla, il contratto l’ha firmato Ferlaino e possono togliermi tutto. Molti sponsor volevano pagare il mio debito per farsi pubblicità e io penso che sia Equitalia a volersi fare pubblicità. Io non mi nascondo. Sono qui per andare fino in fondo”.
22.21 I giocatori di oggi? “Non so se sia meglio o peggio quel che vedo oggi, perché i gol li fanno nella pubblicità. Le bandiere non si cambiavano facilmente. Tanto già guadagnavamo tanto, perché tradire la gente?”.
22.19 Il suo gol del cuore: River Plate – Boca Junior, anno 1981.
22.17 Hai veri amici? “Io sono stato tradito da molti e di amici ne ho pochi: ora conto fino a 10 prima di considerarli amici”.
22.16 Mondiali in Brasile, sacrificio o opportunità? “La gente ha bisogno di più di un Campionato del Mondo o delle Olimpiadi”… vabbè.
22.15 Otto ore e un quarto a parlare con Chavez, senza un bicchier d’acqua e senza andare in bagno: “Lui era uno che parlava delle cose vere”, “Senza dubbio” dice Fazio…
22.14 “Se non hai paura a Napoli, non hai paura di giocare da nessuna altra parte. Così come se sai guidare a Napoli sai guidare in ogni parte del mondo”. Verissimo.
22.11 Ora vive a Dubai, è il rappresentante sportivo del Dubai: “Vivo tranquillo, vado al supermercato….”. Beh, a Napoli non sarebbe possibile. “Ma ci sono i napoletani, eh, te li trovi dovunque…”.
22.10 “Ma quando sei partito in quell’azione lì sapevi già come sarebbe finita? Sì”. Conosceva bene cosa avrebbero pensato gli avversari. Meraviglia.
22.09 E come si fa a non vedere il gol più bello del secolo?
22.06 “Ma 10 si nasce?”, “Io pensavo di sì, ma adesso il 10 lo porta chiunque…”. Non tutti possono essere Maradona.
22.04 Pensando alle figlie gli occhi si fanno lucidi. Di Diego Jr. invece nessuna parola.
22.03 “Io mi sono fatto male da solo, ma non ho mai portato nessuno con me a comprare la droga. Io mi nascondevo da Dalma e Giannina. E quando ero in coma, quando stavo malissimo, Dalma mi diceva ‘Non vivere per me, ma per Giannina’”, la figlia minore. E ho capito che dovevo smetterla con la droga. Sono dieci anni che è ‘pulito’, dice.
22.00 Hai mai pensato a quanta vita hai? Fazio cita ‘Antonacci’. Il 30 ottobre intanto compie 53 anni, ma in realtà se ne sente 83 per tutto quello che ha vissuto. “Il mio rimpianto è non aver visto crescere le mie due figlie”.
21.59 “Io non ho mail voluto essere l’esempio di nessuno, lo sono la madre e il padre; al massimo un po’ sul campo di calcio, ma non pensate che io mi possa mettere a ‘casa di altri'”. “Io ti guardo, so chi ti segue e so chi ti odia: perché tu vai controcorrente e dici la verità e questo mi piace di te. In Italia e in Argentina dire la verità danneggia”.
21.58 “Io non sarò mai un uomo normale: nella mia vita ho incontrato anche gente che mi ha detto che gli ho salvato la vita perché magari ha usato le sue foto come lasciapassare anche in guerra, ai check point”
21.55 Dimagrito e in forma. Standing ovation e occhio lucido per El Pibe de Oro e per Minà. Beh, insomma, proprio un santino non è: pensiamo solo al calcio e al campo.
21.50 E dopo la pubblicità il più grande giocatore di calcio mai nato. E non lo dicono (solo) i napoletani.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: Gianni Minà
21.47 Si racconta di una vecchia intervista di Minà a Cassius Clay in cui rispondeva a smozzichi, almeno per buona parte dell’intervista. Quando Minà gli chiese il perché lui rispose: “Io credevo che tu fossi il solito stronzo che vuole insegnarmi cosa devo fare e come devo vivere. Io so come devo vivere”. Lezione di giornalismo n.2.
21.44 Silenzio di tomba in studio, mentre parla Minà. “Io non faccio una cosa che non sta in piedi, io voglio di più di quello che si sa d i una persona. E non è aggredendo una persona che porti a casa l’intervista. Oggi invece molti colleghi pensano che aggredendo si ottenga qualcosa. E invece no”.
21.41 Ecco Gianni Minà, che presenta gli 11 dvd della collana Maradona, non sarò mai un uomo normale, curato proprio dallo storico giornalista Rai.
Che Tempo che Fa: Luciana Littizzetto tra Mayer e il Vaticano
21.40 Si chiude con la promozione di Italy in a Day.
21.35 La notizia farlocca: gli italiani sono sopra la media mondiale in fatto di ‘ciupa dance’. Ma durano solo due minuti: “L’amore è un apostrofo rosa tra le parole ‘già’ e ‘fatto'”. Argomento vecchio…
21.35 Campagna per il gioco dei bambini nei cortili dei palazzi.
21.27 Da Mayer al Vaticano. Dopo Mancuso la Littizzetto: si parla della nuova medaglia del Pontificato, sbagliata, con Lesus al posto di Jesus. “Hanno sbagliato il nome del titolare, del capo della baracca”, dice la Littizzetto. Beh, se anche il Vaticano cade nel refuso, siamo apposto…
21.24 Luciana Littizzetto arriva al parrucchino di Sandro Mayer solo oggi… “Ma cosa hai pensato? Perdo tanti capelli ma ne voglio ‘di più’?”
21.20 “Prendete la mia testa, non quella di Fazio”: così Luciana Littizzetto, che prende possesso dello studio.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: Raffaele Fitto
21.17 E l’intervista a Fitto (come del resto già altre interviste ad Alfano nelle scorse edizioni) dimostra che una serena e pacata discussione politica possa essere piacevole, indipendentemente dalle sigle di appartenenza. Basta essere disposti a parlare. E come era facile immaginare, Brunetta aleggia, eccome se aleggia. Pubblicità.
21.15 E Fazio rifà la domanda su Alitalia: “Il caso impone una riflessione, ma non credo che fosse una scelta sbagliata, perché sono stati messi degli imprenditori a capo della cordata”. E su chi siano ci si può rivolgere a Crozza. E aggiunge: “Certo che bisogna aprire una riflessione” e il succo è che se si devono spendere altri soldi pubblici bisogna stare molto attenti.
21.14 La Santanché ha dato del traditore a Napolitano, ma Fitto non è d’accordo: “Io porto rispetto alle istituzioni”.
21.13 Legge di stabilità: “La nostra posizione è questa: noi stiamo discutendo di un testo che non conosciamo. Se le tasse sulla casa tornano sotto mentite spoglie noi non siamo d’accordo. Dove si prendono i soldi? Riducendo gli 800 milioni di spesa pubblica”.
21.12 Vabbè, sulla giustizia la cantata è sempre la stessa: anomalia, eliminazione di forza dalla politica di Berlusconi, legittimato da milioni di italiani…
21.09 “Il voto per la decadenza in Senato si allontana. Ma secondo lei Berlusconi tornerebbe a fare la conta per far cadere il Governo?” chiede Fazio. Ma la questione torna sul voto ‘contra personam’. “Le leggi chiamate ad personam erano anche fatte per limitare alcuni poteri…”: quindi, sì ad personam ma anche per altri, mi sembra di capire…
21.08 “Il tempo è poco e va a favore di chi vuole fare giochi di potere. Io penso sia più importante mantenere la coerenza del rapporto con chi ci ha mandato in quel Palazzo. Berlusconi ha bisogno di lealtà, correttezza e coerenza proprio nei momenti di difficoltà.”
21.07 “Io sono deputato semplice e tale voglio rimanere”: exusatio non petita…
21.05 Secondo lei cosa dovrebbe fare Alfano? “Abbiamo un obbligo morale, rimetterci tutti intorno alla figura del presidente Berlusconi e guardare insieme al futuro. Io non immagino che Alfano o altri non condividano quel che sto dicendo”. Insomma, un congresso che elegga Berlusconi plenipotenziario, mi sembra di capire…
21.03 “Archiviare questi 20 anni come un Romanzo Criminale, beh, io non ci sto”.
21.02 Vabbè, in fondo sembra di sentire Alfano pre-fiducia al Governo. Ma in Fitto i termini ‘lealtà’, ‘valori’ si ripetono a loop.
21.00 Fitto non pensa a un dopo-Berlusconi. Per lui in questo momento non esiste proprio. “E’ già fallita più volte in questi anni. E anche un centro senza i voti di Berlusconi non va da nessuna parte…”
20.58 “C’è un accanimento giudiziario contro Berlusconi. E questo tema ci porta a stringerci intorno a Berlusconi per pensare al futuro. Oltre 50 procedimenti da quando è sceso in campo sono un’anomalia tutta italiana…
Ma fazio interviene, “Sì, però da casa si potrebbe obiettare che anche le leggi ad personam sono un’anomalia tutta italiana”. Quindi la palla torna al centro.
20.56 Dimessosi Monti si apre la questione di una ‘Cosa di centro’ nella quale potrebbero confluire anche ‘pezzi’ del Pdl. Quali sono le posizioni politiche tra lui e Alfano: “Secondo me c’è stato un errore di metodo per come si è espressa la fiducia al Governo. E si può far sintesi stringendosi intorno al richiamo del nostro leader”. ‘Mio leader’, ‘nostro leader’ torna con una frequenza impressionante.
20.56 Fitto non si chiude a riccio, anzi: “C’è un dibattito aperto e franco che sbaglieremmo a nascondere. Riguarda il come stare al Governo, non se stare al Governo. E poi bisogna tornare al tema dei valori e della lealtà”.
20.53 “Cerco di portare a termine il discorso iniziato la scorsa settimana”: così Fazio nell’iniziare l’intervista con Fitto. Si riferisce alla ‘dicotomia’ tra ‘lealisti/sleali’.
20.51 E dopo la pubblicità il momento della politica. Protagonista Raffaele Fitto, ‘lealista’ del PDL.
Che Tempo che Fa, Vito Mancuso: “Dio non è onnipotente”
20.40 “Perché l’Onnipotente crea il male? La tua risposta è che evidentemente non è onnipotente, soffre anch’egli il peso del male”: beh, un dio non onnipotente e imperfetto non è male per un teologo.
20.35 E a proposito di passione si parla dell’ultimo libro di Mancuso, Il Potere Passione appunto.
20.35 Si parla di Papa Francesco, portatore ‘sano’ di una teologia vicino alla gente.
20.32 “L’ultima volta che ci siamo visto era il 16 marzo, era stato appena eletto Papa Francesco e c’era con noi Don Gallo”: e parte il ricordo.
20.26 Ordine del giorno: Vito Mancuso, Fitto, Littizzetto, Minà e Maradona ed Elisa. Ma dopo la pubblicità.
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013: Caroli, arte e potere
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013 – Flavio Caroli, Arte e Potere
20.25 Il quadro più antipatico del mondo? Il ritratto di Napoleone di Ingres. Lo stesso Napoleone non lo sopportava.
20.23 E si chiude con Lucien Freud, nipote di Sigmund, che ritrae la Regina Elisabetta II, che lo ha comprato, con ‘sense of humor’.
20.12 Si procede con Cosimo de’ Medici del Pontormo, con il ritratto di Paolo III di Tiziano, con Velazquez, con la famiglia di Carlo IV di Goya. E ancora opere di Fra’ Galgario e di Bacon.
20.14 Il viaggio nella raffigurazione nel potere nell’arte pittorico parte dal Duca d’Urbino di Piero della Francesca. Sapevate il perché di quel naso così malridotto? Un palio..
20.13 Si parte con le Passioni. Stasera lezione di Flavio Caroli su Arte e Potere. E si inizia da Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin come ‘esempio’ del potere del XX secolo.
20.11 Si parte
20.08 Dopo Albano e Romina, si rivedono in tv, insieme, anche Gianni Minà e Diego Armando Maradona.
Nuovo appuntamento domenicale questa sera con Che Tempo Che Fa, che torna con Fazio, Littizzetto, Lagerback e Gramellini dalle 20.10 su Rai 3 e che seguiremo live su TvBlog fino alle 22.30.
Dopo il faccia a faccia con Renato Brunetta della settimana scorsa, Fabio Fazio punta nuovamente su un esponente del Pdl per l’intervista politica e nella fattispecie sul ‘lealista’ Raffaele Fitto, evocato la settimana scorsa con Brunetta e oggi in studio. Chissà se anche lui reagirà alla questione ‘leali/sleali’ sviando il discorso come fece il capogruppo Pdl alla Camera.
Ma non solo di politica vive la domenica sera di Rai 3, anzi: la puntata si apre con una delle affascinanti lezioni di arte di Flavio Caroli, per passare poi a un gradito ritorno, quello di Gianni Minà, che presenta una collana di 11 DVD dedicati a Maradona, in uscita con la Gazzetta dello Sport, dal titolo El Pibe de Oro Diego Armando Maradona.
Dall’omaggio al ‘dio’ del calcio, soprattutto partenopeo, alla teologia di Vito Mancuso, che presenta il suo ultimo libro, Il principio passione; il cotè musicale è soddisfatto dalla presenza di Elisa, che canta L’anima vola, primo singolo estratto dal suo ultimo cd, cui dà il nome, uscito la scorsa settimana.
Ovviamente dopo la politica tocca a Luciana Littizzetto, mentre ai saluti finali ci pensa Massimo Gramellini con la sua Buonanotte.
Appuntamento alle 20.10 per il live di Che Tempo che fa su TvBlog.
Foto | Pagina FB ufficiale del programma
Che Tempo che Fa, 20 ottobre 2013 – Flavio Caroli, Arte e Potere