Home Daria Bignardi Mario Monti contro Daria Bignardi: “Scorretta a mettermi il cagnolino in braccio”. Replica: “Bau”

Mario Monti contro Daria Bignardi: “Scorretta a mettermi il cagnolino in braccio”. Replica: “Bau”

Il senatore a vita torna ad accusare la Bignardi di essere stata scorretta per averlo ‘forzato’ a tenere in braccio un cagnolino durante l’intervista a Le Invasioni barbariche in piena campagna elettorale.

pubblicato 21 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:57

In tempi di Dudù, fa clamore l’attacco che Mario Monti ieri ha riservato a Daria Bignardi. Infatti, nel corso dell’intervista realizzata da Lucia Annunziata a In Mezz’ora su Rai3, l’ex Presidente del Consiglio ha ribadito di non aver particolarmente apprezzato quanto avvenuto il 6 febbraio scorso a Le Invasioni Barbariche.

Il riferimento è al cagnolino che fu messo in braccio al senatore a vita su proposta della conduttrice, scatenando ironie e polemiche sulla rete e non solo. Il fatto, come ricorderete, avvenne in piena campagna elettorale.
Monti, dimissionario da pochi giorni da Scelta Civica, partito da egli stesso fondato a inizio anno, alla Annunziata ha detto:

Chi vi parla, perché così vuole coltivare la sua immagine chi non mi ama, é colui che in uno studio televisivo si è trovato tra le braccia, di sorpresa, poco corretta, ad opera di una sua collega – collega é dire molto – un cagnolino.

Dopo la difesa della Bignardi ad opera della Annuziata, Monti ha proseguito attaccando anche Maurizio Gasparri del Pdl che in alcune occasioni aveva ironizzato su Empy, come era stato ribattezzato il cagnolino che invece la Bignardi aveva presentato con il nome di Trozzy.

E oggi c’è un’alta autorità dello Stato che fa spesso riferimenti, nelle sue sagaci dichiarazioni, alla fine che avrà fatto il cagnolino di Monti, sarà svanito nel nulla come il centro? Quest’alta autorità dello Stato è un vicepresidente del Senato, il senatore Gasparri, lui si diverte molto.

Naturalmente, a distanza di poche ore sono giunte le repliche. Gasparri ha osservato che “il professore, stizzito dal suo fallimento politico, invece di rispondere con simpatia e verità, finito in tv dalla militante della sinistra condannata Agcom, replica con poco sagace tendenza al ridicolo”.
L’ex ministro delle Telecomunicazioni, attaccando duramente anche la Bignardi:

Da persona che rispetta gli animali vorrei evidenziare che Monti conferma quanto si era ben capito e che era alla base della mia domanda. E cioè che Daria Bignardi con quel teatrino, dice Monti a sua insaputa, ha dimostrato cinismo nell’abuso di un cane, usato come merce di propaganda. Chi ama gli animali, e non siamo pochi, ne può trarre un giudizio sul comportamento spregevole della conduttrice televisiva. Così come si può valutare criticamente Monti e il suo staff, immersi allora in fallite campagne simpatia, di cui anche un cane fu vittima. La Bignardi si rivela una specie di “Crudelia”.

Mentre l’onorevole Michela Vittoria Brambilla si dice preoccupata per la salute del bianco cucciolo che Monti aveva annunciato di aver adottato (“Non chiedo più a Monti conto dell’Italia, ma almeno mi dica che fine ha fatto Empy”), la Bignardi ha scelto l’ironia per rispondere al senatore a vita.

La conduttrice nel post (risalente ad aprile) linkato nel tweet raccontava quanto avvenne negli studi di La7 precisando che il cagnolino fu scelto dopo un casting ad hoc (in verità, fu individuato un volpino ma morì poche ore prima della diretta) e che Monti “non ne sapeva niente”. Si legge ancora:

Reagì, inaspettatamente, con un eccesso di zoofilia: decidendo di adottare il cagnetto e ribattezzandolo Empy, da empatia, quella che lo avevo accusato di non possedere. Ai miei occhi, un gesto simpatico, umano. Tranne che, quando qualcuno lo accusò di aver strumentalizzato il cane per fini elettorali, lui o il suo portavoce (io non ci ho più parlato direttamente, ma mi sono arrivati segnali antipatizzanti) andarono in agitazione come chi ha un gran codone di paglia. Ho persino sentito qualche commentatore retroscenista accusarmi in Tv di essermi prestata a un’operazione di marketing fallimentare. Qualcuno di voi mi ci vede nei panni di fiancheggiatore occulto del presidente del Consiglio, a mezzo cane?

A dirla tutta, Monti, il giorno dopo l’intervista su La7, twittò una foto in cui teneva in braccio il cagnolino. Qualche giorno dopo, però, a Otto e Mezzo attaccò la Bignardi con gli stessi argomenti esposti dalla Annunziata ieri.

E noi, ingenui, che pensavamo che il Professore potesse portare serietà nella disastrata politica italiana.

Daria BignardiLa7