Una grande famiglia 2 si prende troppo sul serio: tensione esagerata e poco spazio per ogni personaggio
Una grande famiglia 2 inizia con troppa tensione, sfruttando il mistero di Edoardo più delle storyline sugli altri personaggi
L’anno scorso abbiamo conosciuto “Una grande famiglia” come un family drama italiano tra crisi, sentimenti e colpi di scena. La seconda stagione della fiction di Raiuno si è aperta tra le aspettative di un pubblico in cerca di un seguito al cliffangher che potesse dare risposte sulla scomparsa di Edoardo (Alessandro Gassman) e riaprisse le vicende dei Rengoni che tanto hanno appassionato.
Il debutto della seconda stagione, però, preferisce concentrarsi sul marito di Chiara (Stefania Rocca) e mettere un po’ da parte gli altri: una scelta dovuta alla necessità di dover spiegare per bene che fine avesse fatto in questi mesi Edoardo, e che ne motivasse il ritorno. Una volta spiegato il tutto, però, rimane ben poco.
Stupisce, infatti, vedere una delle fiction più apprezzate della scorsa stagione inciampare su una tensione esagerata, che copre tutte le altre storyline fino a diventare ripetitiva ed a tratti esasperata (con un sottofondo musicale che richiama la tensione anche quando non sarebbe necessario, provocando un effetto più da parodia che da drama vero e proprio).
Se la prima stagione di “Una grande famiglia”, infatti, trovava la sua forza nell’intreccio delle storyline dei vari personaggi, giocando con l’interazione tra i componenti della famiglia protagonista e riuscendo ad equilibrare drama e comedy, la seconda stagione debutta prendendosi un po’ troppo sul serio: si sorride poco e si cerca una tensione che dura qualche minuto.
Il cliffangher con cui si era chiusa la prima stagione aveva il potenziale per puntare su un proseguo forte e capace di fornire risposte e domande. E sì, qualche domanda resta, ma il fuoco con cui si era alimentata la curiosità tra una stagione e l’altra si spegne troppo velocemente.
Non vogliamo esprimere un giudizio negativo su “Una grande famiglia 2”: fiction di questo tipo possono avere episodi più deboli degli altri, ma di fronte ad una prima puntata di una serie tv che aveva stupito il pubblico per la profondià e la capacità di fondere più generi in uno (cosa, ricordiamolo, non facile nel nostro Paese), ci si aspettava qualcosa di più.
E così, tutte le storyline che davvero fanno di “Una grande famiglia” qualcosa di interessante (come la scelta di Chiara tra Edoardo e Raoul -Giorgio Marchesi-, che su Twitter, fosse una serie americana, ora già ci sarebbe la divisione tra #TeamEdoardo e #TeamRaoul o l’omosessualità di Nicolò -Luca Peracino-) sono messe in stand by. In attesa delle prossime puntate dove, forse, il pubblico si sarà dimenticato del mistero di Edoardo che, in fondo, non è il vero motivo per cui questa fiction si era fatta vedere.
