Tiki Taka è il rotocalcio rivelazione di Italia1, grazie alla stoffa di Pierluigi Pardo e una Satta sempre più Canalis
Tiki Taka è il rotocalco e talk show del lunedì sera di Italia1 che fa ottimi ascolti
Alla fine il vero Lucignolo è Tiki Taka. Se Italia1 voleva un programma rivelazione, non l’ha trovato rispolverando il suo vecchio marchio giovanilista, ulteriormente snaturato dopo l’arrivo di Ruggeri e Berry (il calo di ascolti è inarrestabile). Ad avviarsi a diventare un cult, invece, è l’atipico programma calcistico che ogni lunedì conduce Pierluigi Pardo. Atipico perché, senza essere l’erede istituzionale di Controcampo, riesce a raccontare il calcio in tv in una maniera moderna e, soprattutto, “generalista” (basta tribune specialistiche in stile pay tv).
Archiviato il progetto iniziale di andare in onda la domenica, contro i diritti del posticipo de La Domenica sportiva, Pardo ha preferito la strada del rotocalcio settimanale (ieri sinanche la sigla iniziale aveva “in copertina” il caso Maradona). Ottima l’idea di approfittare del traino di Colorado al lunedì, ereditandone lo stesso pubblico (il traino fa molto, vedi Matrix che viene ammazzato da La Cortigiana). Tiki Taka ha., infatti, fatto ieri ben il 10.91% e 649.000 spettatori, persino più dell’osso duro Made in Sud (che però è partito prima), calato all’8.67% e a 786.000 spettatori.
Il merito è tutto del bravissimo Pierluigi Pardo, un giornalista sportivo di grandissima stoffa che Mediaset aveva inizialmente soffiato a Sky senza valorizzarlo. Come dimenticare l’inutile esperienza di Undici dell’anno scorso, che lo vedeva in prima serata su Italia2 senza che nessuno se ne accorgesse?
Ora, invece, Pardo ha finalmente potuto costruire un programma a misura della sua conduzione, ritmata e sagace. Tiki Taka è un marchio che coniuga approfondimento sportivo, con servizi molto curati della redazione Sport Mediaset, e un vivacissimo talk in studio dagli ospiti trasversali. Ieri sera si spaziava da Emis Killa (in promozione di album sì, ma anche voce fuori dal coro) a Cristiana Capotondi, passando per Roberto D’Agostino e Giampiero Mughini in collegamento.
Tiki Taka sembra un’ Arena nel pallone e i suoi ospiti sembrano meno legati alla marketta forzata che a Quelli che, rivelando il loro rapporto personale col calcio (da Cristiana Capotondi, milanista sfegatata che non ti aspetti, a un Antonello Venditi intervistato sulla sua Roma).
Paradossalmente, la stessa Melissa Satta ne esce meglio che in qualsiasi altro programma, nel suo ruolo di wag ospite fissa (a volte con Boateng a seguito). Pardo rimarca spesso il fatto che “la Satta di calcio ne sa”, ma ogni tanto la prende in giro, tipo ieri quando lei ha dichiarato che stasera non sarà a San Siro, preferendo guardare entrambe le partite da casa con lo schermo diviso. Pardo l’ha così canzonata:
“Ma lavori per Diretta Premium?”.
Sia chiaro, tutto questo senza l’autorevolezza di Pardo non sarebbe credibile. Va dato atto al giornalista di riuscire a mischiare con rara maestria e una strafottenza che non guasta sport e pop. Un mix perfetto per la seconda serata di Italia1, oltre che per il neo Direttore di Sport Mediaset Claudio Brachino, avvezzo all’infotainment.
Tiki Taka, Pierluigi Pardo con Melissa Satta e i suoi ospiti