Pomeriggio Cinque ha l’esclusiva sulla marketta di Checco Zalone. Ma è lite con l’inviata sulla lingua italiana
Marika Dell’Acqua ha intervistato alla conferenza stampa di Sole a catinelle, Checco Zalone. Maltrattandolo
Si può avere un’esclusiva anche sulle “markette” dei film? Questo e altro se ti chiami Pomeriggio Cinque. Ora è tutto chiaro perché Checco Zalone non è più andato ospite da Mara Venier a Domenica In, perché il suo film targato Taodue e Medusa, a quanto pare, prevede solo la promozione Mediaset. Domani, alle 21.10 andrà in onda su Canale5 (per cinque minuti) lo Speciale – Checco Zalone Aspettando Sole a catinelle, per lanciare in prime time l’uscita del film.
Oggi la D’Urso ha lanciato come esclusiva un’intervista fatta a margine della conferenza stampa di Sole a catinelle dall’inviata Marika Dell’Acqua. Intervista finita a “rissa” dialettica, mandata in onda integralmente nonostante i risvolti imbarazzanti. Tutto è cominciato con Zalone che ha spiegato il titolo del film alla giornalista:
“Poi mi è venuto questo ossimoro. Si dice ossimoro?”
L’inviata lo ha contraddetto in maniera perentoria, non avendo in realtà propriamente ragione visto che l’ossimoro è un accostamento di termini antitetici e Sole a catinelle è un po’ come ghiaccio bollente:
“No, non è un ossimoro”.
Zalone, che comunque – si sa – è uno di quelli permalosi, se l’è legata al dito:
“Tecnicamente no, ma è una frase ossimorica. La sineddoche è un’altra figura retorica. E comunque la tua è una figura di merda che non sai cos’è l’ossimoro (fa una linguaccia, ndr)”.
Ecco partita una gara di permalosità tra i due. La Dell’Acqua ha, infatti, ribattuto:
“Ma dai, ripresa da Checco che non sa usare il congiuntivo”.
Zalone, a questo punto ingiustamente maltrattato, ha messo i puntini sulle i:
“Io lo so usare il congiuntivo, ragazza. Questo sembra un lavoro stupido, invece ci si sofferma tanto a fare queste cazzatine che facciamo. Alle scuole elementari ero molto bravo, anche io prendevo 10. Alle scuole medie una parabola scendente. Si dice scendente?”.
E la Dell’Acqua ha dato a questo punto inutile sfoggio di cultura:
“Discendente. E questo lo so cos’è. Un climax (ma l’ha pronunciato claimax erroneamente, ndr) discendente”.
Per non parlare del sottotesto del servizio, con la voce fuori campo della Dell’Acqua che, mentre scorrevano le immagini del film, ha dichiarato:
“E così scopriamo che lo sgrammaticato con una licenza media in tasca e tanti grilli per la testa in realtà è un attento osservatore del mondo che lo circonda. E lo condisce con un pizzico di ironia”.
Zalone uno sgrammaticato con la licenza media in tasca? Qualcuno dica alla giornalista che il finto scemo del villaggio dei film ha una laurea in Giurisprudenza. Troppo facile prendersela con chi recita la parte dell’ignorante. Mi chiedo che ne penserà il signor Valsecchi, di un trattamento simile dell’attore barese su una rete che “produce” il suo film.