La7, Urbano Cairo: “Siamo in crescita, film e serie tv non rendono, Crozza sarebbe rimasto anche senza Brunetta”
Il patron di La7 parla anche dei flop Linea Gialla e La Gabbia
In una breve intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Urbano Cairo ha fatto il punto della situazione sul nuovo corso di La7, a due mesi dall’inizio della stagione televisiva. Il patron dell’emittente fino a qualche mese fa di proprietà di Telecom, ha rivendicato il fatto che “noi continuiamo a investire in maniera molto forte, pur avendo cominciato una stagione di attenzione ai conti”:
L’azienda perdeva 96 milioni l’anno, ma siamo riusciti a metter sotto controllo i costi e al contempo a mantenere i programmi di qualità: Santoro, Gruber, Mentana, Formigli, Crozza.
Per quanto riguarda i flop Linea gialla e La Gabbia, Cairo ha ammesso che “il risultato in valore assoluto non è ancora quello che vorremmo”, ma ha osservato che “malgrado questo abbiamo un incremento di ascolto importante: Sottile più 20% al martedì, Paragone più 15% al mercoledì”. Quindi, a proposito del vistoso taglio di serie tv e film, l’editore ha spiegato:
Abbiamo ridotto gli investimenti che producevano pochi ascolti e abbiamo cambiato il palinsesto in quelle parti in cui i programmi funzionavano meno pur avendo costi significativi. E i risultati di ottobre ci danno ancora più in crescita.
Infine sul rinnovo triennale di Maurizio Crozza, ‘bloccato’ da Renato Brunetta al passaggio in Rai, Cairo ha precisato che “sarebbe andata comunque così” perché “eravamo praticamente arrivati a un accordo due settimane prima che la situazione diventasse pubblica”. Infatti, stando alla versione di Cairo, i contatti con il manager del comico genovese sarebbero stati precedenti agli attacchi pubblici del capogruppo Pdl alla Camera.