Rai, Gubitosi interviene sulla ‘regalopoli’ diminuendo il budget dell’ufficio omaggi
Ieri l’interrogazione parlamentare di Margiotta del Pd
Oltre 500 mila euro tra orologi e penne, gemelli d’oro e d’argento, bracciali, ciotole e ovetti da gioielleria, oltre alle scatole di pregio per i preziosi doni. Tanto avrebbe speso in quattro anni e mezzo una struttura interna a Viale Mazzini che distribuiva regali ai vip.
Il caso (reso pubblico dal quotidiano Libero alcune settimane fa) nasce quando sul tavolo del direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, del presidente Tarantola, di alcuni dirigenti e consiglieri di amministrazione di Viale Mazzini arriva una lettera anonima ma dettagliata che denuncia una sorta di ‘regalopoli‘. Gubitosi la legge e chiede l’intervento degli ispettori interni dell’azienda pubblica, che avviano un’indagine a tappeto e stimano le uscite, tra il 2008 e il 2012, in oltre mezzo milione.
Gli ispettori però non riescono a individuare i destinatari dei sei orologi Jaeger-LeCoultre (18 mila 500 euro), di altri 500 orologi (per una cifra complessiva superiore ai 35000 euro), dei 92 oggetti di argenteria (18750 euro), dei 40 gemelli in oro per camicia (16800 euro), delle 20 ciotole d’argento, delle 76 penne (17800 euro) e dei 70 bracciali (19410 euro).
Ieri l’interrogazione parlamentare del senatore Salvatore Margiotta del Pd ha ricevuto da Viale Mazzini una risposta nella quale si riconoscono “criticità relative alla gestione degli omaggi e dei beni promozionali in ordine alla loro movimentazione e tracciabilità” e si annunciano “opportune azioni correttive”.
In particolare gli “adeguati provvedimenti”, in arrivo “dopo rituale procedimento disciplinare”, riguardano il “responsabile di processo”, cioè un manager operativo che avrebbe disatteso quanto afferma il codice etico aziendale per cui vige l’obbligo di “documentare con precisione l’impiego dei beni aziendali, ove necessario”. Per questo riceverà una lettera di licenziamento.
Secondo quanto si è appreso (è il quotidiano La Repubblica a raccontarlo) Gubitosi avrebbe inoltre deciso di tagliare il budget di spesa a disposizione di quello che è stato ormai ribattezzato ‘ufficio omaggi’ della Rai. Da oggi in poi – almeno queste sono le intenzioni – l’azienda pubblica comprerà solo beni indispensabili che saranno distribuiti per eventi già in programma (come il Festival di Sanremo) e comunque tutte le operazioni saranno rese più facilmente tracciabili. Gli oggetti con il logo Rai ancora in magazzino saranno in parte donati in beneficenza. In ogni caso la delibera di Gubitosi stabilisce che i dipendenti non potranno ricevere doni dal valore superiore ai 150 euro.