Baby-squillo mania, Le Iene e Lucignolo contagiano l’infotainment. Ma la Perego ha più tatto della D’Urso
La vita in diretta, Pomeriggio Cinque e Matrix si occupano del giro di baby prostitute nella Roma bene
Tutti copiano Le Iene, sia in casa che sul fronte della concorrenza. D’altronde, in tempi di magra della cronaca nera e dell’antipolitica, l’inchiesta pruriginosa giovanilista è l’unica opzione per riempire i contenitori di infotainment del daytime.
Sia ieri che oggi Pomeriggio Cinque è stato letteralmente “drogato” dall’inchiesta sulle baby squillo della Roma bene, con una serie di servizi morbosi. Lo stile è quello ienesco, ma qui viene portato all’eccesso oltre a risultare fuori luogo per la fascia oraria.
Indulgere sui dettagli delle prestazioni sessuali (quanto costano e se prevedono solo preliminari o rapporti completi) in pieno pomeriggio, con tanto di volti schermati ma primi piani sui seni, diventa voyeuristico e strumentale.
Se a questo ci aggiungiamo il gioco di squadra con Matrix, con un’anteprima dell’intervista esclusiva a un compagno incappucciato delle baby-squillo, siamo alla frutta scandalistica. La D’Urso ci mette una delle sue tirate demagogiche:
“Una mamma che dice a una figlia, ti tolgo da scuola se non vai da prostituirti, è veramente inconcepibile”.
Addirittura è stato riciclato un servizio della trasmissione Tempi Moderni di Irene Pivetti, risalente al 2007, questo molto in stile Lucignolo, sulla prima volta che è stata anticipata a 11 anni.
Meno plateale e più equilibrata la linea con cui La vita in diretta si occupa di baby-squillo. Oggi Paola Perego ci ha tenuto a difendere la buona fede delle ragazzine, ritenendo che la vera colpa sia degli uomini adulti e vaccinati che fanno sesso con loro.
Poi ha dato voce al buon Don Rigoldi, che ha fatto un gran bell’intervento, sin troppo realistico per provenire da un prete:
“C’è il web con i pornazzi, nelle scuole non si può parlare di sessualità se no i genitori fanno le firme contro. Tanto queste qui a 11 anni cominciano a far sesso. Poi io sono un prete e ho un altro imbarazzo, adesso si sposano a 35 anni. Io posso dire a un giovane che fino a 35 anni non si fa sesso perché è peccato? Bisogna educare alla sessualità come luogo di amore, bisogna fare educazione affettiva, per una sessualità tenera e rispettosa…”.
La Perego lo ha giustamente elogiato:
“Ce ne fossero di preti come te Don Rigoldi. Troppi ce ne devono essere”.
Ci possono essere tagli diversi per parlare della stessa notizia. Va dato atto a La vita in diretta di limitarsi al dovere di cronaca e al dibattito sociologico, lasciando la copia dello stile ienesco a fini speculativi a Pomeriggio Cinque.