Home La7 Servizio Pubblico, scintille tra Santoro e Travaglio: “Difendi sempre Grillo”, “Ma lascia perdere” (VIDEO)

Servizio Pubblico, scintille tra Santoro e Travaglio: “Difendi sempre Grillo”, “Ma lascia perdere” (VIDEO)

Per ora i livelli dello scazzo si mantengono bassi. Ma ‘l’antipatia’ di Santoro nei confronti di Grillo potrebbe portare alla rottura con Travaglio ‘difensore d’ufficio’ del comico?

pubblicato 15 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:53

Non in molti si sono accorti di quanto avvenuto ieri sera nel corso della puntata di Servizio Pubblico. Michele Santoro lancia un servizio che raccoglie una parte del comizio tenuto da Beppe Grillo in Basilicata nelle scorse ore. Il leader del Movimento 5 Stelle parlando del caso Cancellieri-Ligresti, sottolinea che la gravità della situazione è rappresentata dal figlio del ministro, Piergiorgio Peluso (il quale ha lavorato in Fonsai), che si è intascato “3,6 milioni di euro per non dire le cose che ha visto”.
Rientrati in studio il conduttore corregge quanto detto dal comico affermando che Peluso in realtà ha preso quei soldi “per aver detto le cose che ha visto” e non il contrario. Interviene Marco Travaglio e ne nasce un botta e risposta clamoroso se non nei toni e nei contenuti, nel significato televisivo:

Travaglio: -“Prima li ha presi, poi ne ha detta qualcuna”.
Santoro: -“A me risulta diversamente (…) Non è che devi sempre difendere Grillo qualunque cosa dica. Ha detto una cosa imprecisa, correggiamolo, ci mette tutti nelle condizioni di essere più tranquilli”.
Travaglio: -“Ma cosa c’entra Grillo? Ma lascia perdere…”

Lo screzio in diretta si è chiuso qui ed fino ad ora non si registrano ripercussioni (Grillo dedicherà un post sul suo blog a questo episodio per ribadire il suo astio nei confronti del conduttore?). Di certo si è trattato di un civile, per quanto velenoso, scambio di vedute (nel merito della questione Fonsai ovviamente non entriamo) che però fa emergere come lo schema della dialettica verbale all’interno di Servizio Pubblico sia negli anni cambiato. Travaglio resta sempre la spalla di Santoro, il quale a sua volta valorizza il vice direttore de Il Fatto quotidiano promuovendolo sempre più al centro dello studio per coinvolgerlo in maniera più diretta nel talk. Tuttavia, le posizioni politiche (semplificando) dei due appaiono sempre più distanti, sebbene non sia un mistero che i due non abbiano mai avuto le stesse idee su molti punti (per semplificare ancora, Santoro è di sinistra, Travaglio è notoriamente di destra). In passato però, forse in maniera strumentale (unito dal nemico berlusconiano), spesso i due si ritrovavano uniti a combattere le stesse battaglie, mentre ora le diversità si sono evidentemente acuite.

La domanda finale è una: lo scazzo, per ora light, tra Santoro e Travaglio potrebbe portare a lungo termine alla rottura del sodalizio?

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