Breaking Bad, il “finale alternativo” che cita Malcolm (sempre con Bryan Cranston)
Nei contenuti speciali del cofanetto della quinta ed ultima stagione di Breaking Bad c’è una clip che scherza sul finale della serie tv, raccontando che è stato un sogno di Hal, personaggio della comedy Malcolm interpretato da Bryan Cranston
Il finale di “Breaking Bad” ha convinto tutti, ed è riuscito a chiudere al meglio una delle serie tv più apprezzate degli ultimi anni. Forse, però, c’è ancora qualcosa da dire, anche solo per sdrammatizzare sul finale e tornare a parlare dello show diventato cult. Per farlo, ci voleva Bryan Cranston, interprete di Walter White, che non si è mai tirato indietro nel ricordare il personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Così, tra i contenuti extra del cofanetto della quinta ed ultima stagione di “Breaking Bad”, che uscirà in America la prossima settimana, ci sarà una clip che mostrerà un “finale alternativo” alla serie tv della Amc. Tranquilli, non è un finale che possa mettere in dubbio quello andato in onda, ma solo un modo per scherzare sulla serie e sul passato televisivo di Cranston.
Prima di diventare Walter White, infatti, l’attore è stato nel cast della comedy targata Fox, ovvero “Malcolm”, nella quale interpretava Hal, padre del protagonista, un uomo semplice ed ingenuo, molto diverso dal futuro Heisenberg. Giocando sui due personaggi, Cranston riporta sul piccolo schermo Hal, mostrando un finale di “Breaking Bad” in cui tutto ciò che è successo in cinque stagioni è stato solo frutto di un brutto sogno.
Hal si risveglia nel cuore della notte, rimproverato dalla moglie Lois (Jane Kaczmarek, anche lei torna a reinterpretare il ruolo della comedy) per aver mangiato troppe Twinkies, tipiche merendine americane. Ma Hal è ancora scosso da quanto quel sogno fosse reale. Lui era “uno spacciatore di metanfetamina”, ma Lois gli ricorda che è difficile che potesse cucinare meth, visto che non sa cucinare niente.
Hal è rimasto anche colpito dagli strani personaggi che facevano parte del sogno: “un tizio che non parlava e suonava un campanello” (Hector), “un altro che sembrava un poliziotto, un agente della Dea, penso che fosse mio fratello o qualcosa di simile, sembrava il tipo di ‘The Shield’ “ (Hank), e poi “un altro ragazzino, uno sperduto, che indossava sempre i vestiti di suo fratello maggiore, e diceva sempre ‘Ehi, b…’, la b-word, usava questa parola, diceva ‘Yo, b-word, ‘yay scienza, b-word!” (Jesse).
Anche la descrizione di Walter/Hal fa paura al personaggio:
“E poi c’ero io, ero rasato, avevo il pizzetto, indossavo un cappello nero, e l’unica cosa che aveva senso nel mio sogno è che indossavo ancora le mie mutande”.
Lois, che se la ride, ricorda ad Hal che non è nulla in confronto a quello che gli aspetta il mattino seguente:
“Se credi che questo sia un incubo, aspetta domani quando dovrai portare i ragazzi e scuola e ne arriverà un altro”.
Questo però non serve ad Hal per dimenticarsi che era sposato non con Lois ma con una “bellissima donna bionda” (Skyler). “Continua a sognare”, scherza Lois, che si rimette a dormire chiamandolo “Scarface”. Il soprannome risveglia un ricordo in Hal che, citando una scena dell’episodio pilota di “Breaking Bad”, prova ad avere un rapporto sessuale con la moglie che, però, lo rifiuta.
Lo sketch sembra concludersi così, con Hal dare la buonanotte alla moglie chiamandola Skyler. Spenta la luce, però, arriva il colpo di scena: un cappello nero sulla poltrona vicino ad Hal. Che non sia stato tutto un sogno? Ad ogni modo, il filmato è un’altra dimostrazione di come Cranston, oltre ad essere un ottimo attore, è anche consapevole di dover gran parte del suo successo a “Breaking Bad”, che omaggia senza rinchiudersi in quello snobbismo di cui sono affette, purtroppo, molte star quando finisce la serie che le ha lanciate.