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Intervista a Specchio ai conduttori di Vita in diretta. Franco Di Mare a TvBlog: Un errore? Cambiare subito la cifra del programma

Franco Di Mare a TvBlog: Pentito di aver accettato di fare Vita in diretta? Mai, neanche un attimo

di Hit
pubblicato 19 Novembre 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:57

TvBlog ospita una “Intervista a Specchio” con i conduttori del contenitore pomeridiano di Rai1 Vita in diretta. A ciascuno dei due protagonisti del pomeriggio di Rai1 rivolgeremo 10 domande comuni. Oggi ospitiamo le risposte del componente maschile della coppia, ovvero il giornalista del Tg1 Franco Di Mare, mentre domani sarà la volta di Paola Perego. Buona lettura.

Ci fai un primo bilancio di questi primi due mesi alla Vita in diretta ?

Sono stati senza dubbio due mesi ad altissimo tasso di adrenalina, per il peso della responsabilità e della sfida. Essere alla guida di una delle corazzate della flotta aziendale è indiscutibilmente un’impresa complessa ma esaltante

.

C’è qualcosa che alla vigilia ritenevi fosse uno scoglio difficile da superare e che poi si è rivelato più facile del previsto e al contrario qualcosa che strada facendo si è rivelato un punto ostico ed inaspettato nel fare Vita in diretta ?

Consideravo un’esperienza complessa quella di amalgamare caratteri, esperienze e professionalità diverse: ma quella che consideravo essere una specie di piccola impresa si è rivelata invece più semplice di quanto mi aspettassi. Di punti ostici inattesi non ne vedo, a parte uno di cui dirò più avanti…

I dirigenti Rai hanno parlato di un cambiamento di rotta nella costruzione della nuova Vita in diretta, a molti è apparso che gli argomenti trattati nel programma siano sempre i soliti. Dove c’è stato quel cambiamento di rotta, ci puoi menzionare un episodio in particolare ?

Ho grande stima professionale di Mara Venier e Marco Liorni, che hanno condotto benissimo la Vita in diretta della precedente edizione, vincendo molto spesso il confronto con il principale competitor. Credo che quando si é parlato di cambio di rotta ci si riferisse in definitiva a un tocco di sobrietà in più e un’attenzione ancora più marcata ai temi di cronaca e di attualità.

Oltre tre ore di diretta quotidiana, un impegno certamente non facile per un programma come Vita in diretta, ti sei mai pentito di aver accettato di fare questa trasmissione ?

Mai, neanche per un attimo. Se non altro adesso mi sveglio a orari umani rispetto alle levatacce a cui mi costringeva Uno Mattina…

Vita in diretta ha avuto un inizio non facile, si è perso per strada anche un capo progetto, quali sono stati gli errori commessi, se ci sono stati, alla vigilia dell’inizio della trasmissione. In sostanza quali cose scritte sulla carta a fine agosto, poi non hanno funzionato a settembre ?

Pietro Raschillà, capo progetto che ha deciso di lasciare il programma quasi un mese e mezzo fa, resta una delle migliori firme di questa azienda, sia detto senza nulla togliere a Ivano Balduini, che lo ha sostituito e che è un professionista di grandissima esperienza e analogo valore. Forse uno degli errori di quella prima fase è stato quello di immaginare un cambiamento troppo repentino della cifra stilistica del programma che, all’inizio, può aver disorientato il pubblico storico della Vita in Diretta. Un altro piccolo errore è consistito, probabilmente, nella fretta di intervenire una volta individuate le correzioni da apportare. Un approccio meno affannoso avrebbe condotto, con ogni probabilità, a risultati analogamente soddisfacenti.

La televisione generalista, soprattutto una rete come Rai1 che con la pubblicità che ospita traina un po’ tutta la Rai, deve per forza fare i conti anche con gli ascolti. L’inizio di stagione è stato molto difficile per Vita in diretta, anche per l’arrivo di una gallina dalle uova d’oro come Il Segreto su Canale5, ora ci sono alcuni segnali di ripresa. Come commenti dunque i dati di ascolto di Vita in diretta e quali sono secondo te i margini su cui il vostro programma deve lavorare su questo tema ?

Questo è stato il vero, innegabile, punto ostico della nuova stagione della fascia pomeridiana: il confronto con un inatteso gigante degli ascolti come Il Segreto. Nessuno poteva aspettarsi una cosa del genere, per questo i confronti con il passato sono scorretti e improponibili: lo scorso anno il competitor non godeva di un traino costantemente fisso al 26 per cento di share. Eppure, nonostante la presenza di un programma monstre come il Segreto, la Vita in Diretta ha trovato la chiave giusta per recuperare e – ormai sempre più frequentemente – battere il competitor, rispetto al quale sono due le chiavi che distinguono a qualificano il nostro programma: l’eleganza e la sobrietà degli spazi cosiddetti leggeri e la valenza giornalistica dei nostri spazi di approfondimento.

Vita in diretta è un esperienza che vorrai ripetere in futuro, oppure ritieni che sia come il vecchio servizio militare, una volta e basta ?

La rifarei volentieri e per rimanere nell’ambito militare, io mi sento un soldatino agli ordini dell’azienda, quindi sto alle loro decisioni.

Un pregio ed un difetto della tua partner e c’è un partner con cui vorresti lavorare in futuro ?

Paola è una formidabile professionista. Uno dei suoi indiscutibili pregi è di certo la sua precisione. Che resta anche il suo difetto più grande… Un altro partner? Non saprei: anche perché sto benissimo così…

Cosa invidi, se c’è qualcosa alla concorrenza ?

Non qualcosa, ma qualcuno: Tony Capuozzo, conduttore di Terra! Il magazine di Canale 5.

Cosa c’è nel tuo futuro ?

Al momento, le vacanze con la mia famiglia.

Grazie a Franco Di Mare per aver accettato di rispondere alle nostre 10 domande ed ora appuntamento a domani, per le risposte dell’altra metà della Vita in diretta 2013-2014, Paola Perego.