Pierluigi Pardo parla di Tiki Taka a 3 minuti con…
Ascolta tre minuti di dichiarazioni di Pierluigi Pardo e poi partecipa al sondaggio. Hai apprezzato ciò che ha detto? Guarderai Tiki Taka questa sera?
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Siamo in compagnia di Pierluigi Pardo per parlare, in tre minuti, di Tiki Taka, lo show del calcio in onda ogni lunedì in seconda serata su Italia 1. Benvenuto su Tvblog Pierluigi…
Buongiorno a tutti. Mi sento come in quelle vecchie tribune elettorali … tre minuti … votate … vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio! Vado? Giusto? Parlo io. E’ un talk show. Questo è il punto di partenza. Nel senso che non si è smesso di parlare di calcio negli ultimi 20 anni in Italia. E’ vero che c’è più televisione, c’è più pay tv, ma insomma il senso della discussione nei bar, nei migliori e nei peggiori d’Italia, è rimasto. Quindi: volevamo fare un talk show, volevamo farlo con leggerezza – e credo che sia il tratto caratteristico della trasmissione – con una certa velocità nei ritmi, anche perché io mi annoio per più di un secondo quindi faccio fatica. Volevamo metterci dentro tutti, quindi questo è uno show alternativo rispetto al passato perché ci sono le figure abbastanza tradizionali come gli ex calciatori e ovviamente grandissimi ospiti – abbiamo avuto Benitez, abbiamo avuto Tevez, abbiamo avuto Montella, adesso non li voglio dire tutti altrimenti ce li scordiamo, avremo un altro grande ospite, Carlo Ancelotti – vogliamo mettere insieme tutti, quindi anche le donne.
Si discute sempre se serve la donna: non è che serve la donna, però se la donna parla di calcio ed è una bella ragazza non c’è niente di male. Io trovo pornografica la concezione della ragazza muta che lancia la pubblicità sullo sgabello con la telecamera che parte dai piedi in maniera feticista e risale fino alla faccia, ma trovo assolutamente normale avere delle belle donne, dei personaggi del mondo dello spettacolo che dicono la propria opinione. Melissa Satta da questo punto di vista è eccezionale, ma anche Cristiana Capotondi quando è venuta, grande tifosa della Roma, ci ha fatto morire dal ridere. Tutte le ospiti donne che abbiamo avuto hanno partecipato da opinioniste, da persone che hanno una opinione sul calcio, perché il calcio è questo, è passione per tutti, indipendentemente se sei ricco o se sei povero, se sei di una squadra o se sei dell’altra, se sei di sinistra o se sei di destra… Questa è un po’ un’altra novità del talk show di quest’anno, che comunque ci sono stati dei personaggi che appartengono a tutte le idee politiche, di tutti i mondi e di tutte le estrazioni … ci ha fatto particolarmente piacere che anche dei giornali che, insomma, magari non sono così legati idealisticamente ai programmi Mediaset abbiano riconosciuto questo.
Quindi sono molto orgoglioso dell’intervista a Quirico, l’inviato de La Stampa in Siria che è stato rapito per 150 giorni e che ha trovato la leggerezza di raccontare che, oltre ad aver paura di non riuscire a tornare indietro a casa, c’era anche il fatto che gli mancava correre e gli mancava di andare a vedersi le partite del Milan… C’è anche la Moviola, perché poi alla fine di quello si parla, ma l’importante secondo me è farlo con un sorriso cercando di sdrammatizzare al limite del possibile. Insomma: Tiki Taka ha vinto le selezioni all’inizio dell’anno ed è stato scelto come titolo da un tabellone che partiva dai trentaduesimi di finale. Il rischio, che c’è ancora, è che potesse diventare Chi ti caga, e invece per ora siamo ancora su Tiki Taka e mi fa molto piacere che vada avanti così… ho sforato?
Puoi ancora parlare per 20 secondi…
Allora vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio. Vota Tiki Taka! Ti aspettiamo tutti i lunedì dopo Colorado, seconda serata, Italia 1. Venite, portate gli amici, portate conforto, cacio e pepe a profusione. Vota Tiki Taka!
Perfetto Pierluigi, allora ricordiamo ai nostri lettori l’appuntamento con Tiki Taka, ogni lunedì sera in seconda serata su Italia 1. Grazie per la disponibilità.
Grazie, ciao ragazzi!
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3 minuti con… che cosa è?
La rubrica vuole essere una sorta di tribuna politica versione televisiva. L’ospite ha 3 minuti di tempo per parlare in totale libertà del programma e del proprio ruolo nel programma.
L’intervistatore ha solo il compito di introdurre l’ospite, ricordare l’appuntamento tv e, qualora l’intervistato non usasse tutto il tempo a sua disposizione, porre una o al massimo due domande in maniera neutra, senza giudizio di sorta.
Obiettivi: capire se l’intervento dell’intervistato ha un peso sulla scelta finale del lettore; capire se l’intervento dell’intervistato è stato apprezzato dal lettore.