Dietro quell’aria perfettina da artista completa (“mi paragonano a Lorella Cuccarini perché siamo quelle che hanno fatto un certo tipo di danza in televisione e ci ammazziamo di lavoro”), Rossella Brescia è un personaggio “vero”. Ospite nel programma di Andrea Scanzi Reputescion, giovedì scorso su La3, la conduttrice (e) ballerina ha confermato il pregiudizio tutto italiano per chi si cimenta in più campi, peraltro con puntualità.
Certo, io al suo posto non avrei accettato la conduzione di uMan Take Control e Mammoni, o il ruolo di giudice in Baila, ma la Brescia è comunque una che si è vista sbattere molte porte in faccia.
Vedi la sua ingiusta sostituzione a Colorado dopo anni di onorato servizio, per lasciar spazio a Belen Rodriguez da allora diventata sua “nemica”: una ferita rimasta aperta. Oltre a intervenire sulla famosa polemica della partecipazione al matrimonio, fatta scoppiare dalle Iene, la Brescia ha così commentato come andarono le cose a Colorado:
“Dovevano cambiare il collega che era con me. Non penso fosse una questione di rete, Tiraboschi è sempre stato dalla parte mia e di Savino. Penso sia stata un’idea venuta alla Colorado film. Non è che uno nella vita deve fare sempre le stesse cose. Mi ritrovo però con tanti messaggi d’affetto. Certo, se me lo proponessero non lo rifarei. Non si torna indietro, si va avanti nella vita. Mi sono lamentata solo in un periodo in cui gli ascolti di Colorado erano molto bassi, perché per arrivare a portarlo a quei livelli c’erano stati molto sacrifici. Eravamo partiti in terza serata, quando ci cambiavamo in stanze minuscole e non c’erano gli agi delle star che oggi sento. Era ciò che c’è di peggio. Quando poi vedo che la macchina va giù mi arrabbio per amore del programma. Io sono cresciuta con Colorado e Colorado è cresciuto con me. Sono le ex fidanzate che non guardi più”.
Zelig, però, le piacerebbe, anche se farlo dopo Colorado sarebbe per lei una forzatura:
“Non mi hanno mai chiesto di condurre Zelig, forse non sarebbe neanche giusto. E’ un programma che parla di cose che ho sempre masticato, mi sarebbe piaciuto”.
Amici, invece, dove la Brescia ricopriva la cattedra della danza classica che poi ha fatto la fortuna di Alessandra Celentano, l’ha lasciato lei per sua scelta:
“Ad Amici sono andata via io perché volevo fare altre cose. E’ stata anche lì dura, avevo un lavoro sicuro di 9 mesi. Però volevo provare altre cose. Ho parlato con la De Filippi, che è stata molto carina con me. Però è un bel ricordo. E’ una bella trasmissione, almeno fino a quando c’ero io si lavorava tantissimo, immagino anche adesso. I ragazzi lavorano tanto, studiano dalla mattina alla sera. Io ho iniziato quando ancora si chiamava Saranno famosi”.
Qualche anno fa la Brescia ammette di essere stata in pole position con Federica Panicucci (c’erano anche Tessa Gelisio ed Emanuela Folliero) per la conduzione di Mattino Cinque. Ma lei per prima non era del tutto convinta di sacrificare il suo lavoro più importante:
“Mattino Cinque l’avrei fatto, però avrei dovuto lasciare la radio. Mi dispiaceva perché ci divertiamo un sacco. Mi sarebbe dispiaciuto lasciare questo lavoro per fare Mattino Cinque. Non mi è mai stato regalato nulla, faccio provini e mi sento continuamente dire ‘le faremo sapere’. Certo, mi sarebbe piaciuto fare Mattino Cinque, perché l’intrattenimento fa bene a casa. E’ anche vero che se lavori su Mediaset devi un po’ essere a servizio di quello che piace alla gente, perché c’è l’Auditel che incombe. Che ne penso della D’Urso? Quando sei lì sei ingabbiato in un certo personaggio. La verità sta nel mezzo. Si possono trovare delle giuste vie. Cristina Parodi è molto brava secondo me, ma dal mio punto di vista preferisco sempre una della porta accanto. Mi piaceva un sacco la Cabello quando faceva il suo programma su La7. Io vorrei fare un programma in cui succedono cose reali, in cui veramente c’è da ridere”.
A proposito delle voci che la volevano in arrivo a Matrix come opinionista leggera, lei le smentisce tutte:
“Non voglio fare l’opinionista nella mia vita, mi hanno chiamato diverse volte e preferisco stare a casa e fare la casalinga. E’ chiaro che se si parla di teatro e danza, un argomento che fa parte della mia vita lavorativa, va bene. Ma andare a parlare della signora che è stata ammazzata no. Non me ne frega niente di fare l’opinionista”.
A proposito di quote rosa in tv, anche la Brescia ammette di essersi sentita discriminata una volta:
“Il mondo della televisione è un po’ maschile, anche a Colorado le stesse comiche sono pochissime. Quindi uno si deve sempre scontrare un po’ con l’altro sesso. Il fatto stesso che io non mi potessi vestire come mi pareva… Dovevi avere un vestito adatto al momento, come una minigonna… Non sempre potevi decidere tu. Questa è una cosa che mi ha fatto un po’ soffrire”.
Guai a darle dell’icona erotica:
“Per fare quella pubblicità sexy che mi ha reso famosa ci ho messo un’ora, a mezzanotte. Durante tutti i ciak che facevo vedevo tutte le facce distrutte. E’ arrivata una dell’azienda e ha detto, ‘o qua ti liberi e ti dai da fare, o non si porta a casa’. L’ho girata una volta ed è finita. Sarei curiosa di rivedere I precedenti disastrosi. Ero a Buona Domenica in quel periodo, era il 1998-1999. Mi presero subito, per la prima volta nella storia dei miei provini. Certo, sono diventata per tutti una bomba sexy, quando una poi nella vita non lo è”.
La Brescia ha, quindi, appreso il suo web feeling: 47% positivo, 20% neutro, 33% negativo. A proposito dell’alta percentuale di detrattori, ha dichiarato:
“Confondo un po’ le idee, non faccio una sola cosa. Uno dice, ‘ma questa che vuole fare?’. In realtà sono una curiosa dello spettacolo, da bambina mi è sempre piaciuto fare un po’ tutto. E’ una cosa che ho sempre pensato, quella di fare tante cose. Mi dispiace un po’, perché all’estero non è così, devi saper fare un po’ di tutto. Oppure l’altra ipotesi sarebbe quella di non dare agli altri l’immagine reale, di normalità. Il che sarebbe terribile. Magari uno pensa, ‘quella se la tira’, perché sono timida fondamentalmente. Riguardarsi per me… oddio, qualche volta l’ho fatto, lo confesso, però non lo faccio volentieri perché mi trovo 8000 difetti e do ragione a quelli del web”.
Infine, il responso del reputometro: +0,77. “Positivo ma non entusiasmante. Rossella Brescia è apprezzata dai suoi fan digitali per la bellezza, la simpatia, la preparazione nella danza. E’ considerata una brava conduttrice sia in tv che in radio. Ha abilità da twittatrice, sempre sul pezzo. Chi la critica la ritiene un po’ fredda e non sempre spontanea. Tra gli argomenti associati alla sua identità digitale recente, le polemiche recenti su Belen”.
E lei non poteva non rispondere affranta:
“Capisci? Tutta una vita a studiare accademia, senza una lira a Roma, e poi parlano di Belen. E’ questa la tristezza”.
W la sincerità di questa primadonna mancata.